I disturbi del comportamento alimentare (D.C.A) nel contesto in cui viviamo stanno aumentando in maniera drastica, numerose ricerche identificano la classe adolescenziale come la fascia a rischio di insorgenza di queste problematiche; un ambiente come la scuola, può diventare un prezioso punto di inizio per eseguire iniziative di prevenzione attraverso strumenti validati e di promozione della salute. L'infermiere tra le varie figure professionali a contatto con l'adolescente assume un importante ruolo nella lotta contro i disturbi alimentari. INDAGINE L' obiettivo dello studio è quello di indagare il fenomeno anoressia nervosa in particolare per quanto concerne la possibilità di individuare le persone che presentano un modello alimentare a rischio. È stata eseguita una revisione della bibliografia presente in letteratura che ha permesso di identificare il questionario EDI come strumento valido per lo studio, la versione utilizzata per la ricerca è composta da 64 item raggruppati in 8 sottoscale che identificano atteggiamenti e comportamenti che se presenti aumentano il rischio di insorgenza del disturbo alimentare. Il campione selezionato è stato quello degli studenti delle 4^classi degli istituti superiori di due scuole del Feltrino. Il campione è stato scelto per le sue caratteristiche di omogeneità per quanto riguarda sesso, età e cultura. Numerose revisioni mettono in evidenza l'ambiente scolastico come setting ideale dove eseguire iniziative di prevenzione e promozione della salute. I questionari somministrati in totale sono stati 184. RISULTATI Dallo studio delle diverse sottoscale si è potuto quantificare il numero dei soggetti che manifestano la predisposizione a certi atteggiamenti e comportamenti considerati a rischio. È giusto ricordare che il questionario utilizzato non è utilizzato come strumento di screening ma per identificare la presenza di alcuni comportamenti e atteggiamenti; per esempio un alto punteggio alla sottoscale “desiderio di magrezza”è considerato un fattore di rischio per lo sviluppo del disturbo alimentare. Premettendo che il campione utilizzato per lo studio era costituito da ragazzi e ragazze appartenenti a indirizzi scolastici ad orientamento diverso, si è potuto appurare dall'analisi dei dati raccolti che non vi è una scuola più a rischio di un altra, non è quindi una questione di corso di studi ma bensì si è notato che è il sesso a porre la differenza. Le femmine sono generalmente più predisposte ad assumere atteggiamenti considerati a rischio per l'insorgenza del disturbo alimentare. Dall'indagine è emerso che per quanto riguarda la sottoscala “desiderio di magrezza” 13 soggetti potevano essere considerati a rischio. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI La scuola è il luogo in cui gli adolescenti imparano, si mettono in discussione, sperimentano e si confrontano con i propri compagni, ma anche con sé stessi. Emozioni e corpo spesso formano un tutt'uno che non sempre però è semplice da conciliare. I disturbi alimentari in quest'epoca rappresentano un problema che non si può trascurare. Strumenti validati possono aiutare a rilevare la presenza di alcuni atteggiamenti e comportamenti definiti a rischio per l'insorgenza dei problemi alimentari. Sarebbe opportuno oltre a ricercare la presenza del rischio già nell'ambiente scolastico, sfruttare quest'ultimo come arma di forza dove poter proporre iniziative di promozione della salute che implementino lo sviluppo di Life Skills. Secondo la definizione fornita dalla WHO (Divisione della salute mentale), i “life skills sono abilità/capacità che ci permettono di acquisire un comportamento versatile e positivo, grazie al quale possiamo affrontare efficacemente le richieste e le sfide della vita quotidiana”. La promozione di stili di vita sani, educazione alla salute e la prevenzione delle malattie sono concetti importanti per l'assistenza infermieristica. L'infermiere non è solo ospedale, ma molto di più; le nuove prospettive e scenari che aprono la strada all'infermiere di famiglia e di comunità, permettono di intravedere una collaborazione interdisciplinare, dove si possa combattere per prevenire i disturbi alimentari.

I disturbi del comportamento alimentare negli adolescenti. indagine sul fenomeno anoressia nervosa ed analisi degli ambiti di intervento infermieristico nella promozione della salute

Tacca, Martina
2015/2016

Abstract

I disturbi del comportamento alimentare (D.C.A) nel contesto in cui viviamo stanno aumentando in maniera drastica, numerose ricerche identificano la classe adolescenziale come la fascia a rischio di insorgenza di queste problematiche; un ambiente come la scuola, può diventare un prezioso punto di inizio per eseguire iniziative di prevenzione attraverso strumenti validati e di promozione della salute. L'infermiere tra le varie figure professionali a contatto con l'adolescente assume un importante ruolo nella lotta contro i disturbi alimentari. INDAGINE L' obiettivo dello studio è quello di indagare il fenomeno anoressia nervosa in particolare per quanto concerne la possibilità di individuare le persone che presentano un modello alimentare a rischio. È stata eseguita una revisione della bibliografia presente in letteratura che ha permesso di identificare il questionario EDI come strumento valido per lo studio, la versione utilizzata per la ricerca è composta da 64 item raggruppati in 8 sottoscale che identificano atteggiamenti e comportamenti che se presenti aumentano il rischio di insorgenza del disturbo alimentare. Il campione selezionato è stato quello degli studenti delle 4^classi degli istituti superiori di due scuole del Feltrino. Il campione è stato scelto per le sue caratteristiche di omogeneità per quanto riguarda sesso, età e cultura. Numerose revisioni mettono in evidenza l'ambiente scolastico come setting ideale dove eseguire iniziative di prevenzione e promozione della salute. I questionari somministrati in totale sono stati 184. RISULTATI Dallo studio delle diverse sottoscale si è potuto quantificare il numero dei soggetti che manifestano la predisposizione a certi atteggiamenti e comportamenti considerati a rischio. È giusto ricordare che il questionario utilizzato non è utilizzato come strumento di screening ma per identificare la presenza di alcuni comportamenti e atteggiamenti; per esempio un alto punteggio alla sottoscale “desiderio di magrezza”è considerato un fattore di rischio per lo sviluppo del disturbo alimentare. Premettendo che il campione utilizzato per lo studio era costituito da ragazzi e ragazze appartenenti a indirizzi scolastici ad orientamento diverso, si è potuto appurare dall'analisi dei dati raccolti che non vi è una scuola più a rischio di un altra, non è quindi una questione di corso di studi ma bensì si è notato che è il sesso a porre la differenza. Le femmine sono generalmente più predisposte ad assumere atteggiamenti considerati a rischio per l'insorgenza del disturbo alimentare. Dall'indagine è emerso che per quanto riguarda la sottoscala “desiderio di magrezza” 13 soggetti potevano essere considerati a rischio. DISCUSSIONE E CONCLUSIONI La scuola è il luogo in cui gli adolescenti imparano, si mettono in discussione, sperimentano e si confrontano con i propri compagni, ma anche con sé stessi. Emozioni e corpo spesso formano un tutt'uno che non sempre però è semplice da conciliare. I disturbi alimentari in quest'epoca rappresentano un problema che non si può trascurare. Strumenti validati possono aiutare a rilevare la presenza di alcuni atteggiamenti e comportamenti definiti a rischio per l'insorgenza dei problemi alimentari. Sarebbe opportuno oltre a ricercare la presenza del rischio già nell'ambiente scolastico, sfruttare quest'ultimo come arma di forza dove poter proporre iniziative di promozione della salute che implementino lo sviluppo di Life Skills. Secondo la definizione fornita dalla WHO (Divisione della salute mentale), i “life skills sono abilità/capacità che ci permettono di acquisire un comportamento versatile e positivo, grazie al quale possiamo affrontare efficacemente le richieste e le sfide della vita quotidiana”. La promozione di stili di vita sani, educazione alla salute e la prevenzione delle malattie sono concetti importanti per l'assistenza infermieristica. L'infermiere non è solo ospedale, ma molto di più; le nuove prospettive e scenari che aprono la strada all'infermiere di famiglia e di comunità, permettono di intravedere una collaborazione interdisciplinare, dove si possa combattere per prevenire i disturbi alimentari.
2015-11-11
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20388