Background: In ambito sanitario la comunicazione è il processo attraverso il quale le informazioni vengono scambiate in modo chiaro ed accurato tra i componenti del team ed è fondamentale per la sicurezza del paziente e la continuità delle cure. Secondo una recente revisione della Joint Commission sull’analisi delle cause più frequenti alla base degli eventi sentinella segnalati negli Stati Uniti risulta che esse sono riconducibili ad un problema di comunicazione. Il momento della consegna infermieristica diventa quindi particolarmente vulnerabile, ed è compito dell’infermiere garantire che avvenga in modo efficace ed efficiente, riducendo al minimo il rischio di errore. Scopo dello studio: lo scopo è quello di esplorare il livello di percezione che gli infermieri hanno rispetto al rischio clinico correlato al passaggio delle consegne a fine turno e quello di capire se il personale sia o meno soddisfatto delle modalità con cui queste avvengono indagandone i possibili motivi e di conseguenza far emergere i punti su cui poter agire per diminuire il rischio di errori e quindi incrementare la sicurezza del paziente. Materiali e metodi: Per raggiungere gli obiettivi del mio studio è stato somministrato un questionario (composto da 7 domande a risposta aperta e chiusa) ad un campione di 51 infermieri afferenti alle Unità operative di Medicina e Chirurgia dell’Azienda ospedaliera di Padova. Non avendo reperito in letteratura strumenti utilizzabili e adattabili all’indagine in oggetto, il questionario somministrato è stato costruito ad hoc. Risultati: Lo studio ha coinvolto 21 infermieri, dunque solo il 41% del campione ha aderito allo studio. Le consegne infermieristiche all’interno di questi reparti avviene con modalità sia scritta che orale. Per il 76% dei soggetti indagati la consegna infermieristica è fonte di errori derivati prevalentemente da dimenticanze (28%) ed il 57% ha sperimentato almeno un errore derivato dalle consegne, di questi una buona fetta (33%) è rappresentata dallo scambio del paziente e dalla mancata esecuzione delle prescrizioni strumentali e/o farmacologiche. Per evitare il ripresentarsi degli errori sono state introdotte delle strategie quali, ad esempio, la consegna strutturata, il diario integrato con i medici e l’associazione di nome e cognome del paziente al numero durante la consegna verbale. Gli infermieri comunque sostengono di essere insoddisfatti della modalità in cui avvengono le consegne per il 62%. Alcune delle motivazioni sono le eccessive interruzioni (48%), l’insufficiente scambio di informazioni (14%) e la trasmissione di dati inutili o non pertinenti. Conclusioni: Dallo studio emerge che una buona percentuale dei partecipanti è consapevole dei rischi insiti alla consegna infermieristica, inoltre ciò è confermato dal fatto che essi stessi ne hanno avuto esperienza nella pratica clinica. Sebbene siano state implementate delle strategie per evitare il ripresentarsi di alcuni errori, l’insoddisfazione da parte degli infermieri permane, per differenti motivi. Quelli che spiccano maggiormente sono le eccessive interruzioni e l’insufficiente scambio di informazioni e/o la dimenticanza di dati importanti, ed è proprio su questi aspetti che si potrebbe andare ad agire per ridurre il rischio di errore ed incrementare la sicurezza dei pazienti.

Una comunicazione efficace come chiave per la sicurezza del paziente: Indagine conoscitiva sulla correlazione tra consegna infermieristica ed errore

Baban, Ioana Madalina
2015/2016

Abstract

Background: In ambito sanitario la comunicazione è il processo attraverso il quale le informazioni vengono scambiate in modo chiaro ed accurato tra i componenti del team ed è fondamentale per la sicurezza del paziente e la continuità delle cure. Secondo una recente revisione della Joint Commission sull’analisi delle cause più frequenti alla base degli eventi sentinella segnalati negli Stati Uniti risulta che esse sono riconducibili ad un problema di comunicazione. Il momento della consegna infermieristica diventa quindi particolarmente vulnerabile, ed è compito dell’infermiere garantire che avvenga in modo efficace ed efficiente, riducendo al minimo il rischio di errore. Scopo dello studio: lo scopo è quello di esplorare il livello di percezione che gli infermieri hanno rispetto al rischio clinico correlato al passaggio delle consegne a fine turno e quello di capire se il personale sia o meno soddisfatto delle modalità con cui queste avvengono indagandone i possibili motivi e di conseguenza far emergere i punti su cui poter agire per diminuire il rischio di errori e quindi incrementare la sicurezza del paziente. Materiali e metodi: Per raggiungere gli obiettivi del mio studio è stato somministrato un questionario (composto da 7 domande a risposta aperta e chiusa) ad un campione di 51 infermieri afferenti alle Unità operative di Medicina e Chirurgia dell’Azienda ospedaliera di Padova. Non avendo reperito in letteratura strumenti utilizzabili e adattabili all’indagine in oggetto, il questionario somministrato è stato costruito ad hoc. Risultati: Lo studio ha coinvolto 21 infermieri, dunque solo il 41% del campione ha aderito allo studio. Le consegne infermieristiche all’interno di questi reparti avviene con modalità sia scritta che orale. Per il 76% dei soggetti indagati la consegna infermieristica è fonte di errori derivati prevalentemente da dimenticanze (28%) ed il 57% ha sperimentato almeno un errore derivato dalle consegne, di questi una buona fetta (33%) è rappresentata dallo scambio del paziente e dalla mancata esecuzione delle prescrizioni strumentali e/o farmacologiche. Per evitare il ripresentarsi degli errori sono state introdotte delle strategie quali, ad esempio, la consegna strutturata, il diario integrato con i medici e l’associazione di nome e cognome del paziente al numero durante la consegna verbale. Gli infermieri comunque sostengono di essere insoddisfatti della modalità in cui avvengono le consegne per il 62%. Alcune delle motivazioni sono le eccessive interruzioni (48%), l’insufficiente scambio di informazioni (14%) e la trasmissione di dati inutili o non pertinenti. Conclusioni: Dallo studio emerge che una buona percentuale dei partecipanti è consapevole dei rischi insiti alla consegna infermieristica, inoltre ciò è confermato dal fatto che essi stessi ne hanno avuto esperienza nella pratica clinica. Sebbene siano state implementate delle strategie per evitare il ripresentarsi di alcuni errori, l’insoddisfazione da parte degli infermieri permane, per differenti motivi. Quelli che spiccano maggiormente sono le eccessive interruzioni e l’insufficiente scambio di informazioni e/o la dimenticanza di dati importanti, ed è proprio su questi aspetti che si potrebbe andare ad agire per ridurre il rischio di errore ed incrementare la sicurezza dei pazienti.
2015-12-14
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20657