RIASSUNTO Introduzione: La Terapia Intensiva è una realtà critica per il paziente ricoverato e per i suoi familiari. La maggior parte dei familiari può sperimentare stati di disagio psicologico come ansia, depressione e disturbi del sonno che possono compromettere la qualità della loro vita e la capacità di assistere il proprio caro ricoverato. Gli infermieri possono agire da facilitatori per la riduzione dell’insorgenza di queste problematiche, comprendendo i bisogni dei familiari dei pazienti ricoverati e supportandoli. Obiettivo: Indagare quanto viene attuato nelle realtà locali per rispondere alle esigenze dei familiari dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva e valutare se, secondo gli infermieri intervistati, alcune raccomandazioni proposte potrebbero essere efficaci o meno nel sostenere i familiari e ridurre il rischio di incorrere in possibili problematiche psicopatologiche dovute allo stress di avere un familiare ricoverato in Rianimazione. Metodi: È stata svolta un’indagine di tipo descrittivo-osservazionale nelle Rianimazioni dell’Ulss 19 di Adria e dell’Ulss 12 di Mestre. È stato creato appositamente un questionario, realizzato utilizzando uno “strumento per il miglioramento della qualità assistenziale” ideato nel 2006 da Cesar D. e Picogna M. nel contesto di alcune Rianimazioni friulane. Conclusioni: Anche se, nell’opinione infermieristica, appare efficace e di possibile attuazione quasi la totalità delle raccomandazioni proposte nell’indagine, sono ancora molti gli obiettivi da raggiungere in questo campo dell’assistenza in area critica, in particolare, riuscire, all’interno di un’autentica relazione terapeutica, ad “aprire la porta ai bisogni dei familiari dei pazienti”
Non aprite quella porta: indagine osservazionale Dell'attenzione ai bisogni dei familiari nelle Terapie Intensive Dell'ulss 19 di Adria e dell'ulss 12 di Mestre
Barella, Sara
2015/2016
Abstract
RIASSUNTO Introduzione: La Terapia Intensiva è una realtà critica per il paziente ricoverato e per i suoi familiari. La maggior parte dei familiari può sperimentare stati di disagio psicologico come ansia, depressione e disturbi del sonno che possono compromettere la qualità della loro vita e la capacità di assistere il proprio caro ricoverato. Gli infermieri possono agire da facilitatori per la riduzione dell’insorgenza di queste problematiche, comprendendo i bisogni dei familiari dei pazienti ricoverati e supportandoli. Obiettivo: Indagare quanto viene attuato nelle realtà locali per rispondere alle esigenze dei familiari dei pazienti ricoverati in Terapia Intensiva e valutare se, secondo gli infermieri intervistati, alcune raccomandazioni proposte potrebbero essere efficaci o meno nel sostenere i familiari e ridurre il rischio di incorrere in possibili problematiche psicopatologiche dovute allo stress di avere un familiare ricoverato in Rianimazione. Metodi: È stata svolta un’indagine di tipo descrittivo-osservazionale nelle Rianimazioni dell’Ulss 19 di Adria e dell’Ulss 12 di Mestre. È stato creato appositamente un questionario, realizzato utilizzando uno “strumento per il miglioramento della qualità assistenziale” ideato nel 2006 da Cesar D. e Picogna M. nel contesto di alcune Rianimazioni friulane. Conclusioni: Anche se, nell’opinione infermieristica, appare efficace e di possibile attuazione quasi la totalità delle raccomandazioni proposte nell’indagine, sono ancora molti gli obiettivi da raggiungere in questo campo dell’assistenza in area critica, in particolare, riuscire, all’interno di un’autentica relazione terapeutica, ad “aprire la porta ai bisogni dei familiari dei pazienti”File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
barella.sara.1052681.pdf
accesso aperto
Dimensione
3.94 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.94 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/20666