Il sovraffollamento degli ambulatori di Pronto Soccorso è una tematica al cento del dibattito sanitario odierno. Per farvi fronte si necessita la sperimentazione e l’implementazione di nuovi modelli organizzativi adatti allo scopo. Fra questi c’è il Fast-Track un’insieme di protocolli mirati all’individuazione al Triage di quadri di evidente competenza mono-specialistica. Lo scopo consiste nell’indirizzare l’utente nel percorso clinico-assistenziale specialistico di cui ha bisogno senza la necessità della visita da parte del medico di Pronto Soccorso. In tal modo l’utente accede direttamente all’iter diagnostico-terapeutico necessario, eliminando così il tempo di attesa per la visita. Sulla base dei dati registrati nell’U. O. C. di Pronto Soccorso dell’azienda ULSS 7, si è svolto uno studio mirato a rilevare l’influenza dei protocolli di Fast-Track sui tempi di permanenza in Pronto Soccorso in una fascia d’utenza codificata come bassa priorità d’urgenza. Sono stati analizzati cinque protocolli Fast-Track specialistici e un protocollo Fast-Track per l’indirizzo di Codici Bianchi all’ambulatorio a gestione di un Medico di Medicina Generale. Si rileva dunque con un intervallo di confidenza del 95%, un tempo di permanenza medio di 122 minuti per gli accessi che eseguono la vista al Pronto Soccorso, un tempo di permanenza medio di 99 minuti (p<0,05) per i protocolli Fast-Track specialistici e un tempo di permanenza medio di 73 minuti (p<0,05) per il protocollo Fast-Track diretto al Medico di Medicina Generale. I protocolli di Fast-Track attualmente in uso nel Pronto Soccorso dell’ULSS 7, si rivelano quindi efficaci per ridurre i tempi di permanenza in Pronto Soccorso di utenti caratterizzati da una bassa priorità d’urgenza e da una bassa complessità assistenziale.
Percorsi brevi: il fast-track nel pronto soccorso dell'ulss 7.
Cisotto, Lorenzo
2015/2016
Abstract
Il sovraffollamento degli ambulatori di Pronto Soccorso è una tematica al cento del dibattito sanitario odierno. Per farvi fronte si necessita la sperimentazione e l’implementazione di nuovi modelli organizzativi adatti allo scopo. Fra questi c’è il Fast-Track un’insieme di protocolli mirati all’individuazione al Triage di quadri di evidente competenza mono-specialistica. Lo scopo consiste nell’indirizzare l’utente nel percorso clinico-assistenziale specialistico di cui ha bisogno senza la necessità della visita da parte del medico di Pronto Soccorso. In tal modo l’utente accede direttamente all’iter diagnostico-terapeutico necessario, eliminando così il tempo di attesa per la visita. Sulla base dei dati registrati nell’U. O. C. di Pronto Soccorso dell’azienda ULSS 7, si è svolto uno studio mirato a rilevare l’influenza dei protocolli di Fast-Track sui tempi di permanenza in Pronto Soccorso in una fascia d’utenza codificata come bassa priorità d’urgenza. Sono stati analizzati cinque protocolli Fast-Track specialistici e un protocollo Fast-Track per l’indirizzo di Codici Bianchi all’ambulatorio a gestione di un Medico di Medicina Generale. Si rileva dunque con un intervallo di confidenza del 95%, un tempo di permanenza medio di 122 minuti per gli accessi che eseguono la vista al Pronto Soccorso, un tempo di permanenza medio di 99 minuti (p<0,05) per i protocolli Fast-Track specialistici e un tempo di permanenza medio di 73 minuti (p<0,05) per il protocollo Fast-Track diretto al Medico di Medicina Generale. I protocolli di Fast-Track attualmente in uso nel Pronto Soccorso dell’ULSS 7, si rivelano quindi efficaci per ridurre i tempi di permanenza in Pronto Soccorso di utenti caratterizzati da una bassa priorità d’urgenza e da una bassa complessità assistenziale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/20725