Background: Il diabete mellito tipo 1 (DM1) è la malattia cronica più diffusa nella popolazione pediatrica e la sua incidenza è in aumento di circa 2.3% annuo (Siminerio et al 2014). La gestione di questa patologia è complessa e richiede competenze specifiche, sia perché investe tutte le attività della vita quotidiana, sia per la possibilità di scompenso glicometabolico, che può mettere a rischio la vita del bambino. Come affermano Patera e la Loggia (2014), “la scuola rappresenta per i bambini l’ambiente sociale per eccellenza, il luogo in cui costruiscono se stessi al di fuori della famiglia. La scuola diventa, quindi, un luogo fondamentale per assicurare al bambino un buon equilibrio psichico e una buona qualità di vita”. Attualmente in Italia vi sono numerose criticità nel rapporto scuola-diabete. I punti di maggior criticità, come evidenziato dal progetto Alba nel 2008, comprendono: a) la somministrazione di insulina a scuola; b) l’intervento del personale scolastico in caso di emergenza ipoglicemica con necessità di somministrazione del Glucagone (farmaco salvavita, non differibile, la cui somministrazione viene affidata anche a personale non sanitario); c) la formazione del personale scolastico. Obiettivi: Lo scopo di questa tesi è stato implementare le conoscenze di base sulla patologia degli insegnanti di una scuola primaria, così da renderli più competenti nella gestione delle necessità quotidiane di un bambino con DM1 a scuola. Migliorando la conoscenza e la gestione dell’alunno con DM1 si possono prevenire molti eventi potenzialmente pericolosi per la salute del bambino, quali, ad esempio, gli squilibri ipoglicemici. Materiali e Metodi: L’intervento si è tenuto in una scuola primaria ed è stato indirizzato a l’intero corpo docente (15 insegnanti). La strutturazione dell’intervento si è basata su una analisi preliminare dei bisogni formativi (T0), attraverso la somministrazione di un questionario di valutazione delle conoscenze. Il questionario è stato costruito adattando il questionario validato GISED 2001 (Vespasiani et al 2002) ed è suddiviso in aree tematiche. L’intervento formativo è stato attuato durante un incontro pomeridiano di due ore. Nozioni teoriche essenziali sul diabete (fisiopatologia), sul controllo glicemico, sulla terapia, sullo stile di vita (alimentazione e attività fisica), sugli squilibri glicemici e sul comportamento da adottare a scuola, sono state alternate a momenti di simulazione pratica per poter coinvolgere gli insegnanti e rafforzare le informazioni trasmesse. Il cambiamento nelle conoscenze degli insegnanti è stato verificato somministrando nuovamente il questionario nell’immediato post intervento (T1) e a distanza di tre mesi (T2). L’elaborazione dei dati si è basata sull’analisi dei risultati calcolati in percentuale. L’analisi della varianza ha permesso di verificare la significatività statistica dell’intervento attuato. Risultati e conclusioni: L’analisi dei risultati ha mostrato un miglioramento delle conoscenze degli insegnanti in tutti gli ambiti indagati dal questionario. Migliorando la competenza degli insegnanti si riduce il rischio di complicanze a cui il bambino può andare incontro e aumentando le conoscenze si abbattono i pregiudizi che possono portare a privilegi o svantaggi per il bambino con DM1 e che possono influire sul suo vissuto scolastico. La prevenzione e l’educazione terapeutica sono ambiti d’azione propri dell’infermiere, che può sviluppare le sue capacità anche in contesti diversi rispetto alle tradizionali strutture ospedaliere.

Il bambino diabetico a scuola: esperienza di un intervento formativo agli insegnanti di una scuola primaria

Dalla Gassa, Laura
2015/2016

Abstract

Background: Il diabete mellito tipo 1 (DM1) è la malattia cronica più diffusa nella popolazione pediatrica e la sua incidenza è in aumento di circa 2.3% annuo (Siminerio et al 2014). La gestione di questa patologia è complessa e richiede competenze specifiche, sia perché investe tutte le attività della vita quotidiana, sia per la possibilità di scompenso glicometabolico, che può mettere a rischio la vita del bambino. Come affermano Patera e la Loggia (2014), “la scuola rappresenta per i bambini l’ambiente sociale per eccellenza, il luogo in cui costruiscono se stessi al di fuori della famiglia. La scuola diventa, quindi, un luogo fondamentale per assicurare al bambino un buon equilibrio psichico e una buona qualità di vita”. Attualmente in Italia vi sono numerose criticità nel rapporto scuola-diabete. I punti di maggior criticità, come evidenziato dal progetto Alba nel 2008, comprendono: a) la somministrazione di insulina a scuola; b) l’intervento del personale scolastico in caso di emergenza ipoglicemica con necessità di somministrazione del Glucagone (farmaco salvavita, non differibile, la cui somministrazione viene affidata anche a personale non sanitario); c) la formazione del personale scolastico. Obiettivi: Lo scopo di questa tesi è stato implementare le conoscenze di base sulla patologia degli insegnanti di una scuola primaria, così da renderli più competenti nella gestione delle necessità quotidiane di un bambino con DM1 a scuola. Migliorando la conoscenza e la gestione dell’alunno con DM1 si possono prevenire molti eventi potenzialmente pericolosi per la salute del bambino, quali, ad esempio, gli squilibri ipoglicemici. Materiali e Metodi: L’intervento si è tenuto in una scuola primaria ed è stato indirizzato a l’intero corpo docente (15 insegnanti). La strutturazione dell’intervento si è basata su una analisi preliminare dei bisogni formativi (T0), attraverso la somministrazione di un questionario di valutazione delle conoscenze. Il questionario è stato costruito adattando il questionario validato GISED 2001 (Vespasiani et al 2002) ed è suddiviso in aree tematiche. L’intervento formativo è stato attuato durante un incontro pomeridiano di due ore. Nozioni teoriche essenziali sul diabete (fisiopatologia), sul controllo glicemico, sulla terapia, sullo stile di vita (alimentazione e attività fisica), sugli squilibri glicemici e sul comportamento da adottare a scuola, sono state alternate a momenti di simulazione pratica per poter coinvolgere gli insegnanti e rafforzare le informazioni trasmesse. Il cambiamento nelle conoscenze degli insegnanti è stato verificato somministrando nuovamente il questionario nell’immediato post intervento (T1) e a distanza di tre mesi (T2). L’elaborazione dei dati si è basata sull’analisi dei risultati calcolati in percentuale. L’analisi della varianza ha permesso di verificare la significatività statistica dell’intervento attuato. Risultati e conclusioni: L’analisi dei risultati ha mostrato un miglioramento delle conoscenze degli insegnanti in tutti gli ambiti indagati dal questionario. Migliorando la competenza degli insegnanti si riduce il rischio di complicanze a cui il bambino può andare incontro e aumentando le conoscenze si abbattono i pregiudizi che possono portare a privilegi o svantaggi per il bambino con DM1 e che possono influire sul suo vissuto scolastico. La prevenzione e l’educazione terapeutica sono ambiti d’azione propri dell’infermiere, che può sviluppare le sue capacità anche in contesti diversi rispetto alle tradizionali strutture ospedaliere.
2015-11-04
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20741