Background: il sonno è uno stato comportamentale che non è statico, bensì mutevole ed è caratterizzato dall'interazione di strutture del sistema nervoso centrale e autonomo che determinano isolamento percettivo e la diminuzione della reazione agli stimoli esterni. Il ritmo sonno veglia appartiene alla categoria dei cicli circadiani ed è caratterizzato da diverse fasi: la veglia, il sonno REM e non REM. I pazienti post operati subiscono, a causa dell’intervento chirurgico, un’alterazione di tale ritmo. Anche se il sonno non è considerato alla pari di un parametro vitale, incide profondamente sulla condizione del paziente dopo l'operazione. La letteratura evidenzia che gli interventi infermieristici oltre che farmacologici possono aumentare sicuramente la qualità e la quantità del sonno. Obiettivi: l’obiettivo dello studio è stato quello di comprendere se esistono nei pazienti sottoposti ad intervento cardiochirurgico differenze nel ritmo sonno/veglia tra il domicilio e il post-operatorio ed individuare quali siano i principali fattori che disturbano il sonno con lo scopo di identificare delle strategie per migliorare il sonno durante la degenza. Metodi: lo studio osservazionale ha coinvolto una parte dei pazienti sottoposti ad intervento cardiochirurgico nell'Unità Operativa di Cardiochirurgia dell'Ospedale di Treviso nel periodo giugno-settembre 2015. Sono stati inclusi i pazienti post operati, usciti dalla terapia intensiva e degenti in Unità Operativa. A ogni paziente è stato proposto un questionario con 13 domande a scelta multipla che ha permesso di indagare i disturbi del sonno percepiti dalla 2° alla 5° giornata di degenza. Risultati: i pazienti coinvolti sono stati 80. La maggior parte di essi ha riferito una scarsa qualità del sonno dopo l'intervento chirurgico,il 37,5% impiega più di un'ora a prendere sonno, il 39% si sveglia 2-3 volte nell'arco della notte e il 54% ha dichiarato di non essere riposato al risveglio la mattina seguente. Il fattore che ha inciso di più sulla qualità del sonno è stata la posizione (38%). In percentuali più ridotte sono presenti fattori più comuni legati all'ambiente (6%), agli altri pazienti e i sogni strani (5%), agli interventi infermieristici (4%), ai rumori, aria condizionata, silenzio, tosse (2,5%), al dolore e alle luci (1%). Conclusioni: il ritmo sonno veglia subisce dei cambiamenti già a partire dalla settimana prima di entrare in Unità Operativa e peggiora gradualmente dopo che il paziente è stato operato. E’ fondamentale implementare un sistema di monitoraggio e gestione dei disturbi del sonno in quanto è possibile limitare questo tipo di disturbi nei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico ponendo attenzione all’ambiente (luci, rumori, interventi infermieristici, la presenza di altri pazienti) e proponendo interventi specifici sulla postura e sul respiro.
Studio osservazionale sui disturbi del ritmo sonno/veglia nel paziente cardiochirurgico post-operato
Dalle Vedove, Cristina
2015/2016
Abstract
Background: il sonno è uno stato comportamentale che non è statico, bensì mutevole ed è caratterizzato dall'interazione di strutture del sistema nervoso centrale e autonomo che determinano isolamento percettivo e la diminuzione della reazione agli stimoli esterni. Il ritmo sonno veglia appartiene alla categoria dei cicli circadiani ed è caratterizzato da diverse fasi: la veglia, il sonno REM e non REM. I pazienti post operati subiscono, a causa dell’intervento chirurgico, un’alterazione di tale ritmo. Anche se il sonno non è considerato alla pari di un parametro vitale, incide profondamente sulla condizione del paziente dopo l'operazione. La letteratura evidenzia che gli interventi infermieristici oltre che farmacologici possono aumentare sicuramente la qualità e la quantità del sonno. Obiettivi: l’obiettivo dello studio è stato quello di comprendere se esistono nei pazienti sottoposti ad intervento cardiochirurgico differenze nel ritmo sonno/veglia tra il domicilio e il post-operatorio ed individuare quali siano i principali fattori che disturbano il sonno con lo scopo di identificare delle strategie per migliorare il sonno durante la degenza. Metodi: lo studio osservazionale ha coinvolto una parte dei pazienti sottoposti ad intervento cardiochirurgico nell'Unità Operativa di Cardiochirurgia dell'Ospedale di Treviso nel periodo giugno-settembre 2015. Sono stati inclusi i pazienti post operati, usciti dalla terapia intensiva e degenti in Unità Operativa. A ogni paziente è stato proposto un questionario con 13 domande a scelta multipla che ha permesso di indagare i disturbi del sonno percepiti dalla 2° alla 5° giornata di degenza. Risultati: i pazienti coinvolti sono stati 80. La maggior parte di essi ha riferito una scarsa qualità del sonno dopo l'intervento chirurgico,il 37,5% impiega più di un'ora a prendere sonno, il 39% si sveglia 2-3 volte nell'arco della notte e il 54% ha dichiarato di non essere riposato al risveglio la mattina seguente. Il fattore che ha inciso di più sulla qualità del sonno è stata la posizione (38%). In percentuali più ridotte sono presenti fattori più comuni legati all'ambiente (6%), agli altri pazienti e i sogni strani (5%), agli interventi infermieristici (4%), ai rumori, aria condizionata, silenzio, tosse (2,5%), al dolore e alle luci (1%). Conclusioni: il ritmo sonno veglia subisce dei cambiamenti già a partire dalla settimana prima di entrare in Unità Operativa e peggiora gradualmente dopo che il paziente è stato operato. E’ fondamentale implementare un sistema di monitoraggio e gestione dei disturbi del sonno in quanto è possibile limitare questo tipo di disturbi nei pazienti sottoposti ad intervento chirurgico ponendo attenzione all’ambiente (luci, rumori, interventi infermieristici, la presenza di altri pazienti) e proponendo interventi specifici sulla postura e sul respiro.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/20745