Nel corso degli ultimi decenni si è potuto assistere all'estesa diffusione di strumenti di comunicazione che sfruttano il World Wide Web, ovvero la rete di connessioni mondiale. Questi mezzi di comunicazione sono definiti, in maniera generica, con il termine di Social Media, includendo così tutte le piattaforme che permettono lo scambio di informazioni online, dando la possibilità a tutte le persone che posseggono una connessione ad Internet di comunicare in modi diversi. Tra gli esempi di Social Media vanno collocati i Social Networks, delle finestre mediatiche che sfruttano il mondo online per raccontare le esperienze delle persone attraverso la pubblicazione di foto, video, immagini o frasi, fornendo anche una serie di dati sensibili, relativi a chi decide di condividere in questa realtà di "amicizie virtuali" la sua vita quotidiana. È dimostrato che il World Wide Web e i Social Media possono costituire una finestra di elevata utilità anche nel contesto sanitario, in quanto, se correttamente certificati, posso essere considerati fonti ottimali per l'educazione della comunità, per la promozione della salute, la prevenzione delle malattie, la gestione di problematiche sanitarie da parte dei pazienti o dei caregivers, costituendo, così, il veicolo per l'evoluzione digitale delle professioni sanitarie. L'immissione di dati nel mondo online e la loro successiva acquisizione deve essere, però, sottoposta ad un accurato controllo sia nel caso in cui le informazioni pubblicate riguardino una propria esperienza, sia nell'eventualità che questa riguardi un fatto che interessa anche altre persone o, in particolare, se prende in considerazione aspetti legati all'ambiente di lavoro. Quanto affermato può rappresentare una problematica anche nel mondo assistenziale, per l'immissione di dati relativi a quanto svolto quotidianamente nel corso dell'orario di lavoro e per la diffusione di informazioni che possono coinvolgere, sia in modo esplicito che implicito, colleghi e pazienti presi in carico, in discordanza con le norme di legge e le regole etico - deontologiche proprie della professione infermieristica. Lo scopo di questa tesi è di verificare se e in quale misura l'utilizzo dei Social Media determini una violazione del diritto di riservatezza e di privacy della persona assistita e del rapporto di fiducia infermiere e paziente. Inoltre, questo elaborato va ad analizzare, per mezzo di una revisione bibliografica, l'esistenza in letteratura di raccomandazioni sull'utilizzo di tali strumenti nel campo infermieristico e riportarne i contenuti, per poter sfruttare a pieno le potenzialità, tenendo in considerazione le norme legislative vigenti in Italia e le regolamentazioni etico - deontologiche della professione. In particolare, si pone maggiore attenzione sull'aspetto relativo al rispetto della privacy e della riservatezza dei pazienti che l'infermiere prende in carico sulla base di una relazione di fiducia che potrebbe rischiare di essere compromessa da un'associazione errata tra le notizie personali in questione e i Social Networks. Infine, l'elaborato va ad indagare se le raccomandazioni indicate in letteratura risultano essere seguite nella realtà virtuale dei Social Network, effettuando una ricerca in Facebook ( il Social Network, al momento, più diffuso in Italia), portando degli esempi di immagini e frasi, inserite online, visibili pubblicamente e per questo liberamente acquisite e da tali pubblicazioni, rintracciando le inadempienze in confronto con ciò che è emerso nelle raccomandazioni riportate dalle fonti di letteratura analizzate.

Tutela della riservatezza e del rapporto di fiducia tra infermiere e pazienti nell'era dei social media

Franco, Elisa
2015/2016

Abstract

Nel corso degli ultimi decenni si è potuto assistere all'estesa diffusione di strumenti di comunicazione che sfruttano il World Wide Web, ovvero la rete di connessioni mondiale. Questi mezzi di comunicazione sono definiti, in maniera generica, con il termine di Social Media, includendo così tutte le piattaforme che permettono lo scambio di informazioni online, dando la possibilità a tutte le persone che posseggono una connessione ad Internet di comunicare in modi diversi. Tra gli esempi di Social Media vanno collocati i Social Networks, delle finestre mediatiche che sfruttano il mondo online per raccontare le esperienze delle persone attraverso la pubblicazione di foto, video, immagini o frasi, fornendo anche una serie di dati sensibili, relativi a chi decide di condividere in questa realtà di "amicizie virtuali" la sua vita quotidiana. È dimostrato che il World Wide Web e i Social Media possono costituire una finestra di elevata utilità anche nel contesto sanitario, in quanto, se correttamente certificati, posso essere considerati fonti ottimali per l'educazione della comunità, per la promozione della salute, la prevenzione delle malattie, la gestione di problematiche sanitarie da parte dei pazienti o dei caregivers, costituendo, così, il veicolo per l'evoluzione digitale delle professioni sanitarie. L'immissione di dati nel mondo online e la loro successiva acquisizione deve essere, però, sottoposta ad un accurato controllo sia nel caso in cui le informazioni pubblicate riguardino una propria esperienza, sia nell'eventualità che questa riguardi un fatto che interessa anche altre persone o, in particolare, se prende in considerazione aspetti legati all'ambiente di lavoro. Quanto affermato può rappresentare una problematica anche nel mondo assistenziale, per l'immissione di dati relativi a quanto svolto quotidianamente nel corso dell'orario di lavoro e per la diffusione di informazioni che possono coinvolgere, sia in modo esplicito che implicito, colleghi e pazienti presi in carico, in discordanza con le norme di legge e le regole etico - deontologiche proprie della professione infermieristica. Lo scopo di questa tesi è di verificare se e in quale misura l'utilizzo dei Social Media determini una violazione del diritto di riservatezza e di privacy della persona assistita e del rapporto di fiducia infermiere e paziente. Inoltre, questo elaborato va ad analizzare, per mezzo di una revisione bibliografica, l'esistenza in letteratura di raccomandazioni sull'utilizzo di tali strumenti nel campo infermieristico e riportarne i contenuti, per poter sfruttare a pieno le potenzialità, tenendo in considerazione le norme legislative vigenti in Italia e le regolamentazioni etico - deontologiche della professione. In particolare, si pone maggiore attenzione sull'aspetto relativo al rispetto della privacy e della riservatezza dei pazienti che l'infermiere prende in carico sulla base di una relazione di fiducia che potrebbe rischiare di essere compromessa da un'associazione errata tra le notizie personali in questione e i Social Networks. Infine, l'elaborato va ad indagare se le raccomandazioni indicate in letteratura risultano essere seguite nella realtà virtuale dei Social Network, effettuando una ricerca in Facebook ( il Social Network, al momento, più diffuso in Italia), portando degli esempi di immagini e frasi, inserite online, visibili pubblicamente e per questo liberamente acquisite e da tali pubblicazioni, rintracciando le inadempienze in confronto con ciò che è emerso nelle raccomandazioni riportate dalle fonti di letteratura analizzate.
2015-11-15
Nursing, Social Media, Social Network, privacy, confidentiality, ethical issue
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20774