Introduzione - Ogni individuo, durante la sua esistenza, si trova di fronte a situazioni, siano esse volute o non, che lo portano ad attuare delle scelte, e sono proprio le azioni che compiamo ogni giorno ad essere legate a motivazioni intrinseche ad ognuno di noi. Le motivazioni da sole non bastano a chiarire il motivo per il quale scegliamo di rimanere in un luogo di lavoro per tutta la vita. Un criterio indispensabile è quello della soddisfazione lavorativa, dato che motivazione e soddisfazione sono due termini che vanno di pari passo e che andrebbero analizzati insieme. Obiettivo – ricercare in letteratura ed analizzare, sotto l’aspetto clinico e psicologico, gli strumenti che si possono utilizzare per incrementare la spinta motivazionale nei professionisti sanitari. Materiali e metodi – è stata effettuata una ricerca nella letteratura scientifica degli ultimi cinque anni utilizzando la banca dati Medline. Sono stati selezionati 13 articoli corrispondenti ai criteri di selezione. Risultati – dei 13 articoli selezionati, due sono systematic reviews, sei sono RCT, tre cross sectional research, un cohort study ed un qualitative study. Nei limiti degli studi si accenna sempre al fatto che andrebbe eseguita ulteriore ricerca sull’argomento della motivazione lavorativa negli infermieri. Data la vastità dell’argomento e le numerose variabili che entrano in gioco, si afferma che la spinta motivazionale è una costante fondamentale per qualsiasi lavoratore, in particolare per la professione infermieristica che esercita il suo mandato direttamente a contatto con la persona degente. Un aiuto importante viene dal coordinatore infermieristico, figura che riveste un ruolo principale nel coordinare e valutare coloro che sono il punto cardine di ogni struttura sanitaria, cioè il “team infermieristico”. Conclusioni – la revisione dimostra come siano diversi gli ambiti motivazionali che si possono adottare sia da parte del coordinatore che individualmente. È necessario l’aspetto motivazionale per evitare una assistenza al malato di bassa qualità, oltre che per evitare il sopraggiungere di fenomeni negativi nei lavoratori come il burnout o il turnover.

La spinta motivazionale negli infermieri: una revisione di letteratura

Nalin, Filippo
2015/2016

Abstract

Introduzione - Ogni individuo, durante la sua esistenza, si trova di fronte a situazioni, siano esse volute o non, che lo portano ad attuare delle scelte, e sono proprio le azioni che compiamo ogni giorno ad essere legate a motivazioni intrinseche ad ognuno di noi. Le motivazioni da sole non bastano a chiarire il motivo per il quale scegliamo di rimanere in un luogo di lavoro per tutta la vita. Un criterio indispensabile è quello della soddisfazione lavorativa, dato che motivazione e soddisfazione sono due termini che vanno di pari passo e che andrebbero analizzati insieme. Obiettivo – ricercare in letteratura ed analizzare, sotto l’aspetto clinico e psicologico, gli strumenti che si possono utilizzare per incrementare la spinta motivazionale nei professionisti sanitari. Materiali e metodi – è stata effettuata una ricerca nella letteratura scientifica degli ultimi cinque anni utilizzando la banca dati Medline. Sono stati selezionati 13 articoli corrispondenti ai criteri di selezione. Risultati – dei 13 articoli selezionati, due sono systematic reviews, sei sono RCT, tre cross sectional research, un cohort study ed un qualitative study. Nei limiti degli studi si accenna sempre al fatto che andrebbe eseguita ulteriore ricerca sull’argomento della motivazione lavorativa negli infermieri. Data la vastità dell’argomento e le numerose variabili che entrano in gioco, si afferma che la spinta motivazionale è una costante fondamentale per qualsiasi lavoratore, in particolare per la professione infermieristica che esercita il suo mandato direttamente a contatto con la persona degente. Un aiuto importante viene dal coordinatore infermieristico, figura che riveste un ruolo principale nel coordinare e valutare coloro che sono il punto cardine di ogni struttura sanitaria, cioè il “team infermieristico”. Conclusioni – la revisione dimostra come siano diversi gli ambiti motivazionali che si possono adottare sia da parte del coordinatore che individualmente. È necessario l’aspetto motivazionale per evitare una assistenza al malato di bassa qualità, oltre che per evitare il sopraggiungere di fenomeni negativi nei lavoratori come il burnout o il turnover.
2015-11-10
job satisfaction , nursing, nurse, motivational instruments, jo performance, work environment, quality of health, nurse manager, leadership
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20871