Introduzione: L’igiene è una delle attività infermieristiche principali che viene garantita ad ogni persona presente nei vari reparti di degenza. Da sempre rappresenta uno dei fondamentali bisogni di base dell’uomo ed ha il fine di mantenere il benessere psico-fisico della persona. L’esperienza osservazionale si è condotta nelle Unità Operative di Geriatria e Terzo Piano Ala Sud-Polo Chirurgico poiché queste due Unità Operative presentano una tipologia di pazienti simili per la frequente condizione di allettamento a seguito dello stato di malattia, deficit motorio e/o intervento chirurgico. L’obiettivo di questo studio osservazionale è di confrontare due diverse modalità di igiene del paziente rispetto ad alcuni item, benessere del paziente, stato della cute al termine dell’igiene, pratica clinico-assistenziale e soddisfazione degli infermieri. Il campione totale dello studio è di 117 pazienti, su cui si sono condotte 234 osservazioni. Materiali e metodi: Lo studio condotto è di tipo osservazionale, con osservazione diretta e registrazione dei dati in una griglia appositamente elaborata. I due metodi a confronto sono il metodo A “tradizionale”, che prevede l’utilizzo di acqua, detergente saponoso, teli, caraffa e padella per l’igiene del paziente e il metodo B, in cui vengono utilizzati ausili quali la spugnetta e la manopola pre-saponata monouso per eseguire l’igiene. Tutti i 117 pazienti hanno ricevuto il trattamento con metodo A e con metodo B, da cui 234 osservazioni. Risultati: A conferma di quanto riportato in letteratura, il metodo B risulta più adeguato per una corretta igiene del paziente rispetto al metodo A per diversi aspetti: la cute appare maggiormente detersa, asciutta e senza tracce di detergente, i pazienti risultano provare maggior benessere al termine dell’igiene, vi è una migliore pratica clinico-assistenziale, un’ottimizzazione del tempo dedicato all’igiene ed infine l’equipe assistenziale risulta più soddisfatta dopo l’utilizzo degli ausili monouso. Conclusioni: L’utilizzo della nuova modalità di igiene risulta adeguata per promuovere i migliori esiti sull’assistito. Lo studio ha fornito un valido punto di partenza per la promozione all’attività di igiene del paziente con l’utilizzo di ausili monouso e per l’implementazione della pratica assistenziale innovativa per tutti i pazienti che presentano le caratteristiche di parziale/totale dipendenza nelle cure igieniche.

Le cure igieniche nella persona non autosufficiente, quali ausili disponibili. Revisione bibliografica ed esperienza osservazionale nell'azienda ulss 7

Oliana, Martina
2015/2016

Abstract

Introduzione: L’igiene è una delle attività infermieristiche principali che viene garantita ad ogni persona presente nei vari reparti di degenza. Da sempre rappresenta uno dei fondamentali bisogni di base dell’uomo ed ha il fine di mantenere il benessere psico-fisico della persona. L’esperienza osservazionale si è condotta nelle Unità Operative di Geriatria e Terzo Piano Ala Sud-Polo Chirurgico poiché queste due Unità Operative presentano una tipologia di pazienti simili per la frequente condizione di allettamento a seguito dello stato di malattia, deficit motorio e/o intervento chirurgico. L’obiettivo di questo studio osservazionale è di confrontare due diverse modalità di igiene del paziente rispetto ad alcuni item, benessere del paziente, stato della cute al termine dell’igiene, pratica clinico-assistenziale e soddisfazione degli infermieri. Il campione totale dello studio è di 117 pazienti, su cui si sono condotte 234 osservazioni. Materiali e metodi: Lo studio condotto è di tipo osservazionale, con osservazione diretta e registrazione dei dati in una griglia appositamente elaborata. I due metodi a confronto sono il metodo A “tradizionale”, che prevede l’utilizzo di acqua, detergente saponoso, teli, caraffa e padella per l’igiene del paziente e il metodo B, in cui vengono utilizzati ausili quali la spugnetta e la manopola pre-saponata monouso per eseguire l’igiene. Tutti i 117 pazienti hanno ricevuto il trattamento con metodo A e con metodo B, da cui 234 osservazioni. Risultati: A conferma di quanto riportato in letteratura, il metodo B risulta più adeguato per una corretta igiene del paziente rispetto al metodo A per diversi aspetti: la cute appare maggiormente detersa, asciutta e senza tracce di detergente, i pazienti risultano provare maggior benessere al termine dell’igiene, vi è una migliore pratica clinico-assistenziale, un’ottimizzazione del tempo dedicato all’igiene ed infine l’equipe assistenziale risulta più soddisfatta dopo l’utilizzo degli ausili monouso. Conclusioni: L’utilizzo della nuova modalità di igiene risulta adeguata per promuovere i migliori esiti sull’assistito. Lo studio ha fornito un valido punto di partenza per la promozione all’attività di igiene del paziente con l’utilizzo di ausili monouso e per l’implementazione della pratica assistenziale innovativa per tutti i pazienti che presentano le caratteristiche di parziale/totale dipendenza nelle cure igieniche.
2015-11-11
hygiene patient, skin care, nosocomial infections, bed bath, nurse’s role
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20875