L’intervento di gastrectomia è un intervento demolitivo con ripercussioni sul piano sia fisico che psicologico, nel quale si va ad asportare parte o completamente lo stomaco. Questa tesi ha l’obbiettivo di andare ad analizzare mediante una revisione di letteratura ed interviste con domande aperte quali sianole difficoltà prevalenti dei pazienti e caregiver e quindii comportamenti più opportuni per aumentare la qualità di vita del paziente dopo l’interventoe al suo rientro a casa. MATERIALI E METODI: è stata fatta una ricercadi letteratura attraverso Pub Med, Chocrane library, Chinhal dal 2005 al 2015 ed intervistati telefonicamente i pazienti sottoposti a gastrectomia dal 2010 al 2015 per capire la loro situazione. CONCLUSIONI: La gestione dei pazienti con cancro gastrico è un argomento molto complesso da definire in quanto le molteplici differenze di stadiazione del tumore portano ad altrettanti tipi di interventi. In Italia non sono ancora previste delle linee guida nazionali per la gestione dei pazienti affetti da questa patologia. Dall’indagine telefonica eseguita sulla qualità di vita dei pazienti sottoposti a gastrectomia nei cinque anni dall’intervento è emersocome questa sia nettamente diminuita nel primo anno dall’intervento, in quanto il paziente e il suo fisico devono ancora abituarsi alla nuova situazione. Disturbi gastrointestinali improvvisi e reflusso gastroesofageo sono le complicanze più comuni in questo periodo. Negli anni successivi il paziente riesce a riprendere quasi completamente il controllo sulla sua vita, riportandola a livelli paragonabili, ma non identici a prima dell’intervento. L’alimentazione fino a due mesi dall’intervento è regolata da specifiche norme nutrizionali, successivamente subentra una dieta libera mantenendo il concetto di pasti piccoli e frequenti. Una chemioterapia adiuvante offre un aumento della sopravvivenza oltre i 5 anni dall’intervento ma diminuisce la qualità di vita di questi pazienti. Dall’analisi degli studi è emerso che i comportamenti più opportuni sono quelli di offrire una prevenzione, un’educazione all’alimentazione ed un follow up anche telefonico dopo la dimissione, in quanto quest’ultimo offre una sensazione di sicurezza e tranquillità nel paziente. Al contrario, dall’analisi delle interviste, non è emerso nessun consiglio applicabile nella pratica clinica per gli infermieri su come migliorare la qualità di vita durante la degenzain quanto i pazienti si ritengono soddisfatti dell’assistenza a loro data e, a casa non hanno trovato metodi alternativi a quelli già esistenti.

Qualità  di vita del paziente sottoposto a gastrectomia per cancro gastrico nei 5 anni dall'intervento

Pagliara, Peter
2015/2016

Abstract

L’intervento di gastrectomia è un intervento demolitivo con ripercussioni sul piano sia fisico che psicologico, nel quale si va ad asportare parte o completamente lo stomaco. Questa tesi ha l’obbiettivo di andare ad analizzare mediante una revisione di letteratura ed interviste con domande aperte quali sianole difficoltà prevalenti dei pazienti e caregiver e quindii comportamenti più opportuni per aumentare la qualità di vita del paziente dopo l’interventoe al suo rientro a casa. MATERIALI E METODI: è stata fatta una ricercadi letteratura attraverso Pub Med, Chocrane library, Chinhal dal 2005 al 2015 ed intervistati telefonicamente i pazienti sottoposti a gastrectomia dal 2010 al 2015 per capire la loro situazione. CONCLUSIONI: La gestione dei pazienti con cancro gastrico è un argomento molto complesso da definire in quanto le molteplici differenze di stadiazione del tumore portano ad altrettanti tipi di interventi. In Italia non sono ancora previste delle linee guida nazionali per la gestione dei pazienti affetti da questa patologia. Dall’indagine telefonica eseguita sulla qualità di vita dei pazienti sottoposti a gastrectomia nei cinque anni dall’intervento è emersocome questa sia nettamente diminuita nel primo anno dall’intervento, in quanto il paziente e il suo fisico devono ancora abituarsi alla nuova situazione. Disturbi gastrointestinali improvvisi e reflusso gastroesofageo sono le complicanze più comuni in questo periodo. Negli anni successivi il paziente riesce a riprendere quasi completamente il controllo sulla sua vita, riportandola a livelli paragonabili, ma non identici a prima dell’intervento. L’alimentazione fino a due mesi dall’intervento è regolata da specifiche norme nutrizionali, successivamente subentra una dieta libera mantenendo il concetto di pasti piccoli e frequenti. Una chemioterapia adiuvante offre un aumento della sopravvivenza oltre i 5 anni dall’intervento ma diminuisce la qualità di vita di questi pazienti. Dall’analisi degli studi è emerso che i comportamenti più opportuni sono quelli di offrire una prevenzione, un’educazione all’alimentazione ed un follow up anche telefonico dopo la dimissione, in quanto quest’ultimo offre una sensazione di sicurezza e tranquillità nel paziente. Al contrario, dall’analisi delle interviste, non è emerso nessun consiglio applicabile nella pratica clinica per gli infermieri su come migliorare la qualità di vita durante la degenzain quanto i pazienti si ritengono soddisfatti dell’assistenza a loro data e, a casa non hanno trovato metodi alternativi a quelli già esistenti.
2015-11-10
Gastrectomy, quality of life, gastric cancer
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/20886