OBIETTIVO Questo studio ha come obiettivo quello di indagare la prevalenza di atteggiamenti posturali, legati alla visione, in un gruppo di videoterminalisti e metterle in relazione con la percezione di benessere dei lavoratori stessi. Questo perché il compito dell’optometrista non è solo quello di fornire una soluzione ottica compensativa ma anche quello di offrire le migliori soluzioni per svolgere i diversi compiti nella vita quotidiana salvaguardando la visione, promuovendo uno stile di vita che permetta di lavorare in modo più sicuro ed efficiente. Altro obiettivo è quello di verificare se, anche in questo gruppo di videoterminalisti, la tipologia di lavoro, l’età e il sesso incidono sulla patologia di occhio secco. MATERIALI E METODI Si è studiato un gruppo di 56 lavoratori videoterminalisti a cui è stato inizialmente somministrato un questionario dove si richiedevano le caratteristiche del posto di lavoro. Nello stesso questionario venivano inoltre indagati vari sintomi visivi e muscolo scheletrici lamentati dai lavoratori durante la loro attività lavorativa. Si sono somministrati due questionari sull’occhio secco per valutare se età e sesso incidono sulla severità della patologia. Per verificare se anche il tipo di lavoro possa incidere sulla patologia, si sono confrontati i risultati ottenuti dai questionari sull’occhio secco del gruppo di videoterminalisti con quelli di un gruppo controllo composto da soggetti che utilizzano il videoterminale meno di 20 ore a settimana. Sono stati infine effettuati dei test specifici, su 59 lavoratori videoterminalisti, mediante l’utilizzo di un metro, di un ottotipo prossimale e di uno stereotest. Si sono effettuati test sulla dominanza manuale e oculare, rapporto tra distanza di Harmon, Revip e di lavoro, relazione tra altezza dell’asse visivo e del monitor, acuità visiva prossimale (a distanza Revip e di lavoro) e stereopsi. Sono test eseguiti per verificare se gli stessi lavoratori sfruttano o meno alcuni accorgimenti che potrebbero aiutarli durante la loro attività lavorativa. RISULTATI I dati corrispondenti agli standard del D.Lgs. 81/08 rilevati, per quanto riguarda il luogo e le condizioni di lavoro, mostrano che il 53,6% dei soggetti studiati è dotato di un adeguata disposizione dell’illuminazione, l’83,9% dei soggetti è dotato di un piano di lavoro non riflettente e la quasi totalità dei soggetti è dotata di un sedile di lavoro con le adeguate caratteristiche. I dati non corrispondenti agli standard del D.Lgs. 81/08 rilevati, mostrano invece che solo il 55,4% dei soggetti può modificare l’altezza del monitor e più del 90% dei soggetti non utilizza un leggio o un poggiapiedi. Riguardo la patologia di occhio secco, da questo studio emerge un aumento della percentuale di DED nei videoterminalisti rispetto ai non e si riscontra una percentuale maggiore di DED nelle femmine rispetto ai maschi. L’analisi sulla relazione tra DED ed età mostra un aumento della percentuale di occhio secco all’aumentare dell’età nel DED marginale e nel DED moderato, una diminuzione della percentuale nel DED lieve e un iniziale aumento e finale diminuzione nel DED severo. Per quanto riguarda infine i test effettuati sui lavoratori videoterminalisti, i dati più interessanti mostrano una corretta distanza di lavoro (nel 62,7% dei soggetti), un’inadeguata altezza dello schermo rispetto all’asse visivo (nel 72,9%), una distanza Revip non corrispondente a quella di Harmon (nel 79,7% dei soggetti) e un peggioramento di acuità visiva alla distanza di lavoro rispetto alla distanza Revip (nel 59,3% dei soggetti). CONCLUSIONE Da questo studio si può dedurre che, nella maggioranza dei casi, i lavoratori sono dotati di postazioni di lavoro adeguate, con una buona disposizione dell’illuminazione, un adeguato piano e sedile di lavoro. Emergono anche degli aspetti da migliorare, come l’altezza del monitor e l’utilizzo di oggetti, quali leggii e poggiapiedi, per diminuire la possibilità di accusare sintomi visivi muscolo scheletrici. I sintomi accusati sono diversi ma tra i più frequenti si riscontrano: stanchezza visiva, bruciore agli occhi e occhio secco (per quanto riguarda i sintomi visivi) oltre a sintomi alla colonna cervicale, dorsale e a livello di articolazione di spalla e polso (per quanto riguarda i sintomi muscolo scheletrici). Questa sintomatologia si potrebbe anche attribuire a una eventuale fragilità della visione binoculare ma, in questo studio, non si sono potuti effettuare i test per verificare tale ipotesi. Dall’analisi della patologia di occhio secco, quello che emerge è che i dati riscontrati in questo studio sono pressoché paragonabili a quelli presenti nella letteratura scientifica. Dai test effettuati sui lavoratori videoterminalisti, si può affermare infine che ci sono delle situazioni lavorative adeguate (come la distanza di lavoro), mentre altre sono da migliorare (come l’altezza del monitor, la distanza Revip e l’acuità visiva alla distanza di lavoro).

Visione e postura al videoterminale

Segantini, Elena
2020/2021

Abstract

OBIETTIVO Questo studio ha come obiettivo quello di indagare la prevalenza di atteggiamenti posturali, legati alla visione, in un gruppo di videoterminalisti e metterle in relazione con la percezione di benessere dei lavoratori stessi. Questo perché il compito dell’optometrista non è solo quello di fornire una soluzione ottica compensativa ma anche quello di offrire le migliori soluzioni per svolgere i diversi compiti nella vita quotidiana salvaguardando la visione, promuovendo uno stile di vita che permetta di lavorare in modo più sicuro ed efficiente. Altro obiettivo è quello di verificare se, anche in questo gruppo di videoterminalisti, la tipologia di lavoro, l’età e il sesso incidono sulla patologia di occhio secco. MATERIALI E METODI Si è studiato un gruppo di 56 lavoratori videoterminalisti a cui è stato inizialmente somministrato un questionario dove si richiedevano le caratteristiche del posto di lavoro. Nello stesso questionario venivano inoltre indagati vari sintomi visivi e muscolo scheletrici lamentati dai lavoratori durante la loro attività lavorativa. Si sono somministrati due questionari sull’occhio secco per valutare se età e sesso incidono sulla severità della patologia. Per verificare se anche il tipo di lavoro possa incidere sulla patologia, si sono confrontati i risultati ottenuti dai questionari sull’occhio secco del gruppo di videoterminalisti con quelli di un gruppo controllo composto da soggetti che utilizzano il videoterminale meno di 20 ore a settimana. Sono stati infine effettuati dei test specifici, su 59 lavoratori videoterminalisti, mediante l’utilizzo di un metro, di un ottotipo prossimale e di uno stereotest. Si sono effettuati test sulla dominanza manuale e oculare, rapporto tra distanza di Harmon, Revip e di lavoro, relazione tra altezza dell’asse visivo e del monitor, acuità visiva prossimale (a distanza Revip e di lavoro) e stereopsi. Sono test eseguiti per verificare se gli stessi lavoratori sfruttano o meno alcuni accorgimenti che potrebbero aiutarli durante la loro attività lavorativa. RISULTATI I dati corrispondenti agli standard del D.Lgs. 81/08 rilevati, per quanto riguarda il luogo e le condizioni di lavoro, mostrano che il 53,6% dei soggetti studiati è dotato di un adeguata disposizione dell’illuminazione, l’83,9% dei soggetti è dotato di un piano di lavoro non riflettente e la quasi totalità dei soggetti è dotata di un sedile di lavoro con le adeguate caratteristiche. I dati non corrispondenti agli standard del D.Lgs. 81/08 rilevati, mostrano invece che solo il 55,4% dei soggetti può modificare l’altezza del monitor e più del 90% dei soggetti non utilizza un leggio o un poggiapiedi. Riguardo la patologia di occhio secco, da questo studio emerge un aumento della percentuale di DED nei videoterminalisti rispetto ai non e si riscontra una percentuale maggiore di DED nelle femmine rispetto ai maschi. L’analisi sulla relazione tra DED ed età mostra un aumento della percentuale di occhio secco all’aumentare dell’età nel DED marginale e nel DED moderato, una diminuzione della percentuale nel DED lieve e un iniziale aumento e finale diminuzione nel DED severo. Per quanto riguarda infine i test effettuati sui lavoratori videoterminalisti, i dati più interessanti mostrano una corretta distanza di lavoro (nel 62,7% dei soggetti), un’inadeguata altezza dello schermo rispetto all’asse visivo (nel 72,9%), una distanza Revip non corrispondente a quella di Harmon (nel 79,7% dei soggetti) e un peggioramento di acuità visiva alla distanza di lavoro rispetto alla distanza Revip (nel 59,3% dei soggetti). CONCLUSIONE Da questo studio si può dedurre che, nella maggioranza dei casi, i lavoratori sono dotati di postazioni di lavoro adeguate, con una buona disposizione dell’illuminazione, un adeguato piano e sedile di lavoro. Emergono anche degli aspetti da migliorare, come l’altezza del monitor e l’utilizzo di oggetti, quali leggii e poggiapiedi, per diminuire la possibilità di accusare sintomi visivi muscolo scheletrici. I sintomi accusati sono diversi ma tra i più frequenti si riscontrano: stanchezza visiva, bruciore agli occhi e occhio secco (per quanto riguarda i sintomi visivi) oltre a sintomi alla colonna cervicale, dorsale e a livello di articolazione di spalla e polso (per quanto riguarda i sintomi muscolo scheletrici). Questa sintomatologia si potrebbe anche attribuire a una eventuale fragilità della visione binoculare ma, in questo studio, non si sono potuti effettuare i test per verificare tale ipotesi. Dall’analisi della patologia di occhio secco, quello che emerge è che i dati riscontrati in questo studio sono pressoché paragonabili a quelli presenti nella letteratura scientifica. Dai test effettuati sui lavoratori videoterminalisti, si può affermare infine che ci sono delle situazioni lavorative adeguate (come la distanza di lavoro), mentre altre sono da migliorare (come l’altezza del monitor, la distanza Revip e l’acuità visiva alla distanza di lavoro).
2020-04-02
87
- Videoterminalisti - Processo visivo - Ergonomia - Occhio secco
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/21089