Lo scopo di tale elaborato è quello di indagare la disparità di fissazione, la foria associata e l’eventuale correzione prismatica. Sono stati introdotti i concetti fondamentali della disparità di fissazione, confrontando le varie ipotesi sulla sua natura; esistono, tuttavia, due diversi approcci per la sua analisi e la sua gestione clinica. L’approccio motorio, utilizzato in America, si concentra sulla domanda di vergenza forzata data dai prismi e il conseguente cambiamento della disparità di fissazione. L’approccio sensoriale, utilizzato in Europa, pone l’attenzione sull’adattamento sensoriale del sistema binoculare quando è presente una disparità di fissazione. Successivamente, vengono analizzati i metodi di indagine oggettivi e soggettivi che comprendono: tracker-oculare, Disparometro di Sheedy, Saladin Card e Wesson Card. Viene introdotta la differenza tra foria dissociata e foria associata (cioè la minima quantità prismatica che porta la disparità di fissazione a zero). Dopo una breve introduzione dei test utilizzati per la foria dissociata, sono stati analizzati e confrontati il Mallet Unit Fixation Disparity Test e il metodo MKH di Haase per la foria associata. Le varie indicazioni sulla correzione prismatica analizzate sono d’accordo nel definire la foria associata e il Self Selected Prism come i migliori indicatori; tuttavia non esiste ancora un iter preciso nella clinica optometrica. Questa tesi si presenta come una review scientifica. I diversi articoli presentati nella letteratura scientifica e nelle banche di dati scientifici online sono stati analizzati e sintetizzati, e i risultati sono stati riportati nello scritto. Parole chiave: foria associata, prismi, visione binoculare, disparità di fissazione
Disparità di fissazione e correzione prismatica della foria associata Fixation disparity and associated phoriaâ s prismatic correction
Gallo, Elena
2020/2021
Abstract
Lo scopo di tale elaborato è quello di indagare la disparità di fissazione, la foria associata e l’eventuale correzione prismatica. Sono stati introdotti i concetti fondamentali della disparità di fissazione, confrontando le varie ipotesi sulla sua natura; esistono, tuttavia, due diversi approcci per la sua analisi e la sua gestione clinica. L’approccio motorio, utilizzato in America, si concentra sulla domanda di vergenza forzata data dai prismi e il conseguente cambiamento della disparità di fissazione. L’approccio sensoriale, utilizzato in Europa, pone l’attenzione sull’adattamento sensoriale del sistema binoculare quando è presente una disparità di fissazione. Successivamente, vengono analizzati i metodi di indagine oggettivi e soggettivi che comprendono: tracker-oculare, Disparometro di Sheedy, Saladin Card e Wesson Card. Viene introdotta la differenza tra foria dissociata e foria associata (cioè la minima quantità prismatica che porta la disparità di fissazione a zero). Dopo una breve introduzione dei test utilizzati per la foria dissociata, sono stati analizzati e confrontati il Mallet Unit Fixation Disparity Test e il metodo MKH di Haase per la foria associata. Le varie indicazioni sulla correzione prismatica analizzate sono d’accordo nel definire la foria associata e il Self Selected Prism come i migliori indicatori; tuttavia non esiste ancora un iter preciso nella clinica optometrica. Questa tesi si presenta come una review scientifica. I diversi articoli presentati nella letteratura scientifica e nelle banche di dati scientifici online sono stati analizzati e sintetizzati, e i risultati sono stati riportati nello scritto. Parole chiave: foria associata, prismi, visione binoculare, disparità di fissazioneFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/22517