L’astigmatismo, come la miopia e l’ipermetropia, può essere soggetto a variazioni riguardanti l’entità e l’orientamento del difetto refrattivo. Nella presente tesi vengono illustrati, per l’appunto, gli studi che analizzano i possibili fattori e meccanismi che conducono a tale fenomeno. Si è rilevato infatti, che gli elementi maggiormente implicati, in tale fenomeno, siano: in parte riconducibili alla componente prettamente accomodativa, in parte dovuti ad altre cause. Nel primo caso, il cambiamento avviene durante il processo accomodativo, a causa della differente trazione del cristallino lungo i propri meridiani. Le altre variabili analizzate, riguardano, invece: la pressione che la palpebra esercita sulla superfice corneale, la trazione dei muscoli extraoculari durante la convergenza, la ciclotorsione durante la visione prossimale, l’astigmatismo accomodativo indotto dalla correzione cilindrica, per lontano, usata per vicino e le fluttuazioni dell’IOP. Se, per quanto riguarda quest’ultimo caso, non vi sono evidenze scientifiche che testimonino un’effettiva relazione tra aumento o diminuzione della pressione intraoculare e cambiamento a livello di refrazione astigmatica, per gli altri fattori vi sono ipotesi e risultati contrastanti o differenti tra loro. In ogni caso, dalla presente tesi emerge come sia fondamentale tenere in considerazione, durante l’esame visivo e successivamente per la scelta della correzione più adeguata, la possibilità che anche la componente astigmatica possa subire delle variazioni, soprattutto per quanto riguarda la visione prossimale.
Analisi bibliografica sulla variabilità dell'astigmatismo in funzione di fattori accomodativi e non accomodativi
Dal Lago, Valentina
2020/2021
Abstract
L’astigmatismo, come la miopia e l’ipermetropia, può essere soggetto a variazioni riguardanti l’entità e l’orientamento del difetto refrattivo. Nella presente tesi vengono illustrati, per l’appunto, gli studi che analizzano i possibili fattori e meccanismi che conducono a tale fenomeno. Si è rilevato infatti, che gli elementi maggiormente implicati, in tale fenomeno, siano: in parte riconducibili alla componente prettamente accomodativa, in parte dovuti ad altre cause. Nel primo caso, il cambiamento avviene durante il processo accomodativo, a causa della differente trazione del cristallino lungo i propri meridiani. Le altre variabili analizzate, riguardano, invece: la pressione che la palpebra esercita sulla superfice corneale, la trazione dei muscoli extraoculari durante la convergenza, la ciclotorsione durante la visione prossimale, l’astigmatismo accomodativo indotto dalla correzione cilindrica, per lontano, usata per vicino e le fluttuazioni dell’IOP. Se, per quanto riguarda quest’ultimo caso, non vi sono evidenze scientifiche che testimonino un’effettiva relazione tra aumento o diminuzione della pressione intraoculare e cambiamento a livello di refrazione astigmatica, per gli altri fattori vi sono ipotesi e risultati contrastanti o differenti tra loro. In ogni caso, dalla presente tesi emerge come sia fondamentale tenere in considerazione, durante l’esame visivo e successivamente per la scelta della correzione più adeguata, la possibilità che anche la componente astigmatica possa subire delle variazioni, soprattutto per quanto riguarda la visione prossimale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/22684