Negli ultimi anni le attrezzature informatiche hanno subito un forte sviluppo sia in ambito lavorativo che nella vita quotidiana, recando anche delle modifiche riguardo alle postazioni di lavoro al videoterminale, quest’ultimo ormai diventato uno strumento comunemente usato sul posto di lavoro, senza l’ausilio del quale molte attività non potrebbero neanche esistere. Oggi gli utenti utilizzano molto più spesso apparecchiature elettroniche come computer, smartphones e tablet, utilizzati in ogni dove. Deve dedursi però, che frequentemente i lavoratori videoterminali sono sottoposti a malesseri quali mal di testa, secchezza oculare, lacrimazione, nervosismo, stress e quanto altro, dovuto maggiormente alla loro postazione di lavoro non adeguata, causando in tal senso, nel corso della giornata, una minor tolleranza da parte del lavoratore in quanto va a trovarsi in una posizione di disagio. Purtroppo, le leggi e le direttive ministeriali richiedono un lungo processo di approvazione, mentre la tecnologia immette sul mercato, molto più rapidamente, dispositivi all'avanguardia. Il videoterminalista, secondo il d.lgs. 81/2008 in attuazione all’articolo 1 della legge 123/2007, è il lavoratore che fa uso di videoterminali, ovvero di attrezzature munite di schermi alfanumerici e grafici, per o più di venti ore la settimana; non c'è alcun dubbio quindi che, al giorno d'oggi, i lavoratori videoterminalisti risentano più di tutti gli altri operatori di videoterminale (VDT) delle problematiche lavoro/correlate, per la precisione dei disturbi visivi, oculari e muscoloscheletrici. Per quanto riguarda i problemi oculari, è stato riscontrato, nel corso di numerosi studi, che il problema principale collegato ad una esposizione prolungata al VDT sia l'occhio secco. Questo elaborato introduce le nozioni base dell'apparato lacrimale per arrivare alla definizione generale di DED (Dry Eye Disease), elaborata dal Comitato del National Eye Institute (NEI), al Industry Dry Eye Workshop (DEWS), e alla sua successiva classificazione. Data la grande varietà di segni e sintomi caratterizzanti la patologia in questione, non c'è un vero e proprio protocollo da seguire per effettuare una precisa diagnosi, vengono sommati i risultati di vari test; verranno spiegati quindi, i test lacrimali principali utilizzati nella pratica clinica assieme ai questionari di screening, utilizzabili anch'essi nella diagnosi di occhio secco. I disagi lamentati quindi, possono essere diminuiti principalmente, grazie ad una corretta ergonomia delle postazioni lavorative. Saranno trattati in questo elaborato inoltre, le caratteristiche principali del videoterminalista e della Computer Vision Syndrome, sindrome che ragguppa un insieme di problemi oculari, visivi e posturali, e che risulta essere uno dei principali rischi professionali del XXI secolo; particolare attenzione sarà dedicata alla principale alterazione caratterizzante la sindrome, e cioè l'occhio secco secondario all'espozione ad uno schermo videoterminale. Verranno citati i principali studi sull'argomento ed i vari fattori di rischio, si procederà inoltre a discutere delle varie problematiche visive collegate alle caratteristiche specifiche degli schermi, che influenzano il comfort e l'affatticamento visivo, per terminare con una descrizione dei vari rimedi e trattamenti da impiegare nel caso in cui, l'utente di VDT, lamenti secchezza oculare.

Uso dei dispositivi digitali e incidenze del DED (Dry Eye Disease)

Vivoda, Sara
2019/2020

Abstract

Negli ultimi anni le attrezzature informatiche hanno subito un forte sviluppo sia in ambito lavorativo che nella vita quotidiana, recando anche delle modifiche riguardo alle postazioni di lavoro al videoterminale, quest’ultimo ormai diventato uno strumento comunemente usato sul posto di lavoro, senza l’ausilio del quale molte attività non potrebbero neanche esistere. Oggi gli utenti utilizzano molto più spesso apparecchiature elettroniche come computer, smartphones e tablet, utilizzati in ogni dove. Deve dedursi però, che frequentemente i lavoratori videoterminali sono sottoposti a malesseri quali mal di testa, secchezza oculare, lacrimazione, nervosismo, stress e quanto altro, dovuto maggiormente alla loro postazione di lavoro non adeguata, causando in tal senso, nel corso della giornata, una minor tolleranza da parte del lavoratore in quanto va a trovarsi in una posizione di disagio. Purtroppo, le leggi e le direttive ministeriali richiedono un lungo processo di approvazione, mentre la tecnologia immette sul mercato, molto più rapidamente, dispositivi all'avanguardia. Il videoterminalista, secondo il d.lgs. 81/2008 in attuazione all’articolo 1 della legge 123/2007, è il lavoratore che fa uso di videoterminali, ovvero di attrezzature munite di schermi alfanumerici e grafici, per o più di venti ore la settimana; non c'è alcun dubbio quindi che, al giorno d'oggi, i lavoratori videoterminalisti risentano più di tutti gli altri operatori di videoterminale (VDT) delle problematiche lavoro/correlate, per la precisione dei disturbi visivi, oculari e muscoloscheletrici. Per quanto riguarda i problemi oculari, è stato riscontrato, nel corso di numerosi studi, che il problema principale collegato ad una esposizione prolungata al VDT sia l'occhio secco. Questo elaborato introduce le nozioni base dell'apparato lacrimale per arrivare alla definizione generale di DED (Dry Eye Disease), elaborata dal Comitato del National Eye Institute (NEI), al Industry Dry Eye Workshop (DEWS), e alla sua successiva classificazione. Data la grande varietà di segni e sintomi caratterizzanti la patologia in questione, non c'è un vero e proprio protocollo da seguire per effettuare una precisa diagnosi, vengono sommati i risultati di vari test; verranno spiegati quindi, i test lacrimali principali utilizzati nella pratica clinica assieme ai questionari di screening, utilizzabili anch'essi nella diagnosi di occhio secco. I disagi lamentati quindi, possono essere diminuiti principalmente, grazie ad una corretta ergonomia delle postazioni lavorative. Saranno trattati in questo elaborato inoltre, le caratteristiche principali del videoterminalista e della Computer Vision Syndrome, sindrome che ragguppa un insieme di problemi oculari, visivi e posturali, e che risulta essere uno dei principali rischi professionali del XXI secolo; particolare attenzione sarà dedicata alla principale alterazione caratterizzante la sindrome, e cioè l'occhio secco secondario all'espozione ad uno schermo videoterminale. Verranno citati i principali studi sull'argomento ed i vari fattori di rischio, si procederà inoltre a discutere delle varie problematiche visive collegate alle caratteristiche specifiche degli schermi, che influenzano il comfort e l'affatticamento visivo, per terminare con una descrizione dei vari rimedi e trattamenti da impiegare nel caso in cui, l'utente di VDT, lamenti secchezza oculare.
2019-12
67
: dry eye, videoterminale, ergonomia, film lacrimale, Computer Vision Syndrome, lavoratore di VDT, ammiccamento, sostituti lacrimali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/22726