La Miopia è la comune anomalia refrattiva in cui i raggi luminosi vengono rifratti anteriormente al piano anatomico retinico. Si ritiene che la discrepanza tra i piani sia conseguente all’allungamento assiale del bulbo oculare che viene stimolato a crescere per compensare un errore di focalizzazione secondo una innata propensione all’emmetropizzazione del sistema. Tuttavia l’aumento della prevalenza dell’errore miopico nella popolazione degli ultimi decenni sta dimostrando che esistono dei fattori in grado di alterare i meccanismi compensativi oculari e che ad operare non sia solamente la predisposizione genetica. L’incremento dei casi di alta Miopia soprattutto tra i soggetti più giovani aumenta il rischio di riscontrare patologie retiniche e lascia intendere che le cause di questa moderna epidemia miopica siano intrinseche al rinnovato stile di vita della società della Rivoluzione Industriale. Secondo alcune ipotesi il miglioramento del sistema educativo e della qualità della vita hanno portato la popolazione a tralasciare le attività all’aperto, che di recente sono state definite un fattore protettivo per gli effetti della luce solare, e a consumare cibi ad alto indice glicemico per cui il corpo, a quanto pare, si sta adattando evolutivamente proprio in questo periodo. Inoltre l’avvento della moderna tecnologia ha finito per annullare le distanze spaziali rendendo del tutto inutile saper vedere in lontananza. Se si interrogasse Charles Darwin probabilmente risponderebbe che si sta verificando un secondo adattamento della specie umana che va a sostituire il modello dell’uomo cacciatore e agricoltore per cui l’occhio miope era un limite alla sopravvivenza e per questo eliminato dalla Selezione Naturale. Di fatto alcune ricerche hanno confermato l’esistenza di alcuni cromosomi e geni mutati nei soggetti miopi rispetto agli ipermetropi e agli emmetropi e che le sedi dei loro effetti siano la Retina e la Sclera. Diversi studi condotti sugli animali riferiscono che la crescita oculare sia mediata dallo stimolo luminoso e che la retina periferica svolga un ruolo predominante nello sviluppo rispetto al centro-fovea. Di conseguenza il modello eziopatogenetico accoglie una nuova teoria dell’origine della Miopia, il defocus ipermetropico periferico, e porta in secondo piano quella che incriminava l’accomodazione. L’Epidemiologia mira ad identificare i fattori ambientali che potenzialmente riescono ad entrare in contatto con il sistema visivo e a modularne la fisiologia. Una volta identificati sarà possibile proporre una valida strategia preventiva anche se alcune terapie sono già operative sulla popolazione e stanno mostrando risultati abbastanza soddisfacenti, in particolare l’Atropina 0,01%, l’Ortocheratologia e le lenti a contatto multifocali. La Miopia quindi assume una nuova definizione frutto di un connubio tra Genetica e Ambiente e richiede un intervento specialistico di “controllo” piuttosto che “correttivo” per evitare che il suo nome venga scritto nel codice genetico della specie umana.

L’aumento della Miopia nelle società moderne, numeri e considerazioni

Mariani, Giorgia
2017/2018

Abstract

La Miopia è la comune anomalia refrattiva in cui i raggi luminosi vengono rifratti anteriormente al piano anatomico retinico. Si ritiene che la discrepanza tra i piani sia conseguente all’allungamento assiale del bulbo oculare che viene stimolato a crescere per compensare un errore di focalizzazione secondo una innata propensione all’emmetropizzazione del sistema. Tuttavia l’aumento della prevalenza dell’errore miopico nella popolazione degli ultimi decenni sta dimostrando che esistono dei fattori in grado di alterare i meccanismi compensativi oculari e che ad operare non sia solamente la predisposizione genetica. L’incremento dei casi di alta Miopia soprattutto tra i soggetti più giovani aumenta il rischio di riscontrare patologie retiniche e lascia intendere che le cause di questa moderna epidemia miopica siano intrinseche al rinnovato stile di vita della società della Rivoluzione Industriale. Secondo alcune ipotesi il miglioramento del sistema educativo e della qualità della vita hanno portato la popolazione a tralasciare le attività all’aperto, che di recente sono state definite un fattore protettivo per gli effetti della luce solare, e a consumare cibi ad alto indice glicemico per cui il corpo, a quanto pare, si sta adattando evolutivamente proprio in questo periodo. Inoltre l’avvento della moderna tecnologia ha finito per annullare le distanze spaziali rendendo del tutto inutile saper vedere in lontananza. Se si interrogasse Charles Darwin probabilmente risponderebbe che si sta verificando un secondo adattamento della specie umana che va a sostituire il modello dell’uomo cacciatore e agricoltore per cui l’occhio miope era un limite alla sopravvivenza e per questo eliminato dalla Selezione Naturale. Di fatto alcune ricerche hanno confermato l’esistenza di alcuni cromosomi e geni mutati nei soggetti miopi rispetto agli ipermetropi e agli emmetropi e che le sedi dei loro effetti siano la Retina e la Sclera. Diversi studi condotti sugli animali riferiscono che la crescita oculare sia mediata dallo stimolo luminoso e che la retina periferica svolga un ruolo predominante nello sviluppo rispetto al centro-fovea. Di conseguenza il modello eziopatogenetico accoglie una nuova teoria dell’origine della Miopia, il defocus ipermetropico periferico, e porta in secondo piano quella che incriminava l’accomodazione. L’Epidemiologia mira ad identificare i fattori ambientali che potenzialmente riescono ad entrare in contatto con il sistema visivo e a modularne la fisiologia. Una volta identificati sarà possibile proporre una valida strategia preventiva anche se alcune terapie sono già operative sulla popolazione e stanno mostrando risultati abbastanza soddisfacenti, in particolare l’Atropina 0,01%, l’Ortocheratologia e le lenti a contatto multifocali. La Miopia quindi assume una nuova definizione frutto di un connubio tra Genetica e Ambiente e richiede un intervento specialistico di “controllo” piuttosto che “correttivo” per evitare che il suo nome venga scritto nel codice genetico della specie umana.
2017-09
77
Miopia, Progressione, Epidemiologia, Eziologia, Emmetropizzazione, Genetica, Defocus, Ortocheratologia, Atropina, Lenti Multifocali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/23525