Con la seguente, si cercherà di ricostruire quello che è stato il pensiero elaborato da Hyman Minsky (1919 – 1996) relativamente quei fenomeni che si presentano ripetutamente nella nostra economia, e che portano con sé effetti distruttivi conducendo a vere e proprie crisi finanziarie: le bolle speculative. Dopo un’introduzione che aiuti a comprendere il quadro generale, nel primo capitolo verranno presentate le basi sulle quali Minsky ha iniziato a sviluppare la sua ipotesi d’instabilità finanziaria, con la presa in esame del modello a due prezzi e del ruolo e dei meccanismi sottostanti gli investimenti, nel tentativo di capire il modo in cui tali bolle si creano, quali sono le condizioni che ne favoriscono la crescita e perché, poi, arrivano a scoppiare causando il crollo di un intero sistema. Nel secondo capitolo ci si focalizzerà sul ruolo della moneta e sul modo in cui la sua offerta venga determinata endogenamente al sistema, verrà presentata quella che viene definita classificazione delle posizioni, osservandone le caratteristiche e la loro diffusione nelle diverse fasi del ciclo, inoltre, si prenderanno in esame le soluzioni di politica economica proposte dallo stesso Minsky. Per concludere, nel terzo capitolo, si cercherà di ricostruire quelle che sono state le variabili chiave che hanno portato allo scoppio dell’ultima grande crisi nel 2007, incentrando l’analisi sui cambiamenti più significativi dell’economia americana avvenuti a partire dagli anni Sessanta del XX secolo; si analizzeranno le lacune presenti nell’approccio minskiano applicato al moderno capitalismo e quali delle sue previsioni si siano rivelate corrette e si siano concretizzate, considerando un suo adattamento e una comunque necessaria modernizzazione per meglio aiutare a spiegare l’economia capitalistica degli ultimi anni. Tutto questo nel tentativo di dimostrare che tale approccio può essere considerato estremamente attuale, soprattutto alla luce del fatto che quello in cui viviamo può essere visto come un “nuovo” capitalismo che si è rivelato essere esposto a, e al contempo prodromo di, crisi finanziarie i cui effetti si riversano poi sull’economia reale.
Ricostruzione e attualità dell'approccio teorico alle crisi finanziarie di Hyman Minsky
Favero, Eleonora
2019/2020
Abstract
Con la seguente, si cercherà di ricostruire quello che è stato il pensiero elaborato da Hyman Minsky (1919 – 1996) relativamente quei fenomeni che si presentano ripetutamente nella nostra economia, e che portano con sé effetti distruttivi conducendo a vere e proprie crisi finanziarie: le bolle speculative. Dopo un’introduzione che aiuti a comprendere il quadro generale, nel primo capitolo verranno presentate le basi sulle quali Minsky ha iniziato a sviluppare la sua ipotesi d’instabilità finanziaria, con la presa in esame del modello a due prezzi e del ruolo e dei meccanismi sottostanti gli investimenti, nel tentativo di capire il modo in cui tali bolle si creano, quali sono le condizioni che ne favoriscono la crescita e perché, poi, arrivano a scoppiare causando il crollo di un intero sistema. Nel secondo capitolo ci si focalizzerà sul ruolo della moneta e sul modo in cui la sua offerta venga determinata endogenamente al sistema, verrà presentata quella che viene definita classificazione delle posizioni, osservandone le caratteristiche e la loro diffusione nelle diverse fasi del ciclo, inoltre, si prenderanno in esame le soluzioni di politica economica proposte dallo stesso Minsky. Per concludere, nel terzo capitolo, si cercherà di ricostruire quelle che sono state le variabili chiave che hanno portato allo scoppio dell’ultima grande crisi nel 2007, incentrando l’analisi sui cambiamenti più significativi dell’economia americana avvenuti a partire dagli anni Sessanta del XX secolo; si analizzeranno le lacune presenti nell’approccio minskiano applicato al moderno capitalismo e quali delle sue previsioni si siano rivelate corrette e si siano concretizzate, considerando un suo adattamento e una comunque necessaria modernizzazione per meglio aiutare a spiegare l’economia capitalistica degli ultimi anni. Tutto questo nel tentativo di dimostrare che tale approccio può essere considerato estremamente attuale, soprattutto alla luce del fatto che quello in cui viviamo può essere visto come un “nuovo” capitalismo che si è rivelato essere esposto a, e al contempo prodromo di, crisi finanziarie i cui effetti si riversano poi sull’economia reale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/23945