Le recenti scoperte riguardanti le orbite degli oggetti trans-nettuniani hanno indotto molti autori a ipotizzare l'esistenza di un corpo perturbatore massiccio posto ai limiti del sistema solare, denominato Pianeta Nove, per spiegare alcune peculiarità quali clustering in argomento del perielio, longitudine del nodo ascendente e longitudine del perielio di alcuni oggetti distanti noti. Questi effetti non sembrano essere causati da bias osservativi. La presenza di tale pianeta potrebbe anche spiegare l'esistenza di oggetti altamente inclinati e retrogradi e l'inclinazione assiale del Sole. Numerose simulazioni effettuate da moltissimi autori hanno portato a varie ipotesi per il Pianeta Nove restringendo il range di parametri a massa m9=5-20mT, semiasse maggiore a9=350-1000 UA, inclinazione i9=22°-40°, eccentricità e9=0,5-0,8, argomento del perielio ω9=138°, longitudine del perielio Ω9=251° e longitudine del nodo ascendente ϖ9=113°. La posizione attuale del pianeta è stimata essere ν9=117,8°+11°-10° o in una regione vicina all'afelio della sua orbita. Varie ipotesi (migrazione, formazione in situ, cattura) falliscono nello spiegare a pieno l'origine di un pianeta a tale distanza. La presenza di due pianeti, invece che uno solo, è stata proposta per spiegare ulteriori anomalie della Fascia di Kuiper non implicabili al Pianeta Nove. La ricerca di pianeti nel sistema solare esterno è molto diffcile e le ipotesi su massa, orbita e posizione sono limitate dal ridotto numero di oggetti trans-nettuniani estremi noti. Ad oggi la presenza del Pianeta Nove sembra probabile anche se le teorie presentano ancora alcuni punti deboli, ma nel prossimo futuro nuove survey e nuovi telescopi potrebbero portare a una risoluzione definitiva della questione, con la scoperta del pianeta o l'esclusione della sua esistenza.
Esiste un nono pianeta nel sistema solare?
Cammisa, Stefano
2017/2018
Abstract
Le recenti scoperte riguardanti le orbite degli oggetti trans-nettuniani hanno indotto molti autori a ipotizzare l'esistenza di un corpo perturbatore massiccio posto ai limiti del sistema solare, denominato Pianeta Nove, per spiegare alcune peculiarità quali clustering in argomento del perielio, longitudine del nodo ascendente e longitudine del perielio di alcuni oggetti distanti noti. Questi effetti non sembrano essere causati da bias osservativi. La presenza di tale pianeta potrebbe anche spiegare l'esistenza di oggetti altamente inclinati e retrogradi e l'inclinazione assiale del Sole. Numerose simulazioni effettuate da moltissimi autori hanno portato a varie ipotesi per il Pianeta Nove restringendo il range di parametri a massa m9=5-20mT, semiasse maggiore a9=350-1000 UA, inclinazione i9=22°-40°, eccentricità e9=0,5-0,8, argomento del perielio ω9=138°, longitudine del perielio Ω9=251° e longitudine del nodo ascendente ϖ9=113°. La posizione attuale del pianeta è stimata essere ν9=117,8°+11°-10° o in una regione vicina all'afelio della sua orbita. Varie ipotesi (migrazione, formazione in situ, cattura) falliscono nello spiegare a pieno l'origine di un pianeta a tale distanza. La presenza di due pianeti, invece che uno solo, è stata proposta per spiegare ulteriori anomalie della Fascia di Kuiper non implicabili al Pianeta Nove. La ricerca di pianeti nel sistema solare esterno è molto diffcile e le ipotesi su massa, orbita e posizione sono limitate dal ridotto numero di oggetti trans-nettuniani estremi noti. Ad oggi la presenza del Pianeta Nove sembra probabile anche se le teorie presentano ancora alcuni punti deboli, ma nel prossimo futuro nuove survey e nuovi telescopi potrebbero portare a una risoluzione definitiva della questione, con la scoperta del pianeta o l'esclusione della sua esistenza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/24114