La seconda patologia per diffusione a livello mondiale è la Degenerazione Maculare. Essa interessa soggetti in età avanzata e l’incidenza varia a seconda del territorio. La patologia si rivela con un calo dell’acuità visiva e la perdita della visione centrale a causa della presenza di una macchia scura, detta scotoma, nel campo visivo del paziente. La malattia colpisce inizialmente la retina di un solo occhio ma generalmente a distanza di 5 anni coinvolge anche il secondo. Secondo un recente studio l’apprendimento percettivo(PL) con mascheramento laterale su soggetti affetti da DM senile migliorerebbe la visione residua periferica. Il training prende in considerazione il peripheral retinal locus PRL –ovvero il nuovo punto in retina che i soggetti impiegano per la fissazione- per la valutazione del visus. L’elaborato nasce come valutazione a posteriori di uno studio condotto da un’equipe di professionisti nell’ambito della neuropsicologia e delle neuroscienze (“Perceptual learning leads to long lasting visual improvement in patients with central vision loss” di M. Maniglia, A. Pavan, G. Sato, G. Contemori, S. Montemurro, L. Battaglini e C. Casco (2016)). I soggetti sono stati esaminati attraverso dei test di carattere optometrico come acuità, campo visivo e sensibilità al contrasto al fine di valutare l’efficienza visiva nel pre e post-training e per alcuni anche in un follow up. Nel seguente scritto sono stati raccolti nuovi dati nelle medesime condizioni dello studio suddetto, a distanza di 1 anno e mezzo in media, per rilevare un ulteriore follow up, inclusa la microperimetria. I dati raccolti sono stati utilizzati per valutare (i) se il PL ha portato benefici a lungo termine, (ii) se la performance attuale è peggiorata, costante o migliorata e (iii) se quest’ultimo dato è strettamente connesso all’evoluzione della patologia. Dallo studio è emerso che i risultati attuali rilevati specificatamente per la zona indicata come PRL, nella fase iniziale del training, risulta ad oggi essere non in uso da alcuni pazienti che risultano avere prestazioni inferiori. Ciò è riscontrabile nella microperimetria in uno spostamento del PRL. Per i soggetti in cui non vi è stato uno spostamento del PRL, le prestazioni risultano essere stabili.

Ipovisione e Apprendimento percettivo in soggetti affetti da Degenerazione Maculare: correlazione tra follow up e progressione malattia

Quarta, Giulia
2016/2017

Abstract

La seconda patologia per diffusione a livello mondiale è la Degenerazione Maculare. Essa interessa soggetti in età avanzata e l’incidenza varia a seconda del territorio. La patologia si rivela con un calo dell’acuità visiva e la perdita della visione centrale a causa della presenza di una macchia scura, detta scotoma, nel campo visivo del paziente. La malattia colpisce inizialmente la retina di un solo occhio ma generalmente a distanza di 5 anni coinvolge anche il secondo. Secondo un recente studio l’apprendimento percettivo(PL) con mascheramento laterale su soggetti affetti da DM senile migliorerebbe la visione residua periferica. Il training prende in considerazione il peripheral retinal locus PRL –ovvero il nuovo punto in retina che i soggetti impiegano per la fissazione- per la valutazione del visus. L’elaborato nasce come valutazione a posteriori di uno studio condotto da un’equipe di professionisti nell’ambito della neuropsicologia e delle neuroscienze (“Perceptual learning leads to long lasting visual improvement in patients with central vision loss” di M. Maniglia, A. Pavan, G. Sato, G. Contemori, S. Montemurro, L. Battaglini e C. Casco (2016)). I soggetti sono stati esaminati attraverso dei test di carattere optometrico come acuità, campo visivo e sensibilità al contrasto al fine di valutare l’efficienza visiva nel pre e post-training e per alcuni anche in un follow up. Nel seguente scritto sono stati raccolti nuovi dati nelle medesime condizioni dello studio suddetto, a distanza di 1 anno e mezzo in media, per rilevare un ulteriore follow up, inclusa la microperimetria. I dati raccolti sono stati utilizzati per valutare (i) se il PL ha portato benefici a lungo termine, (ii) se la performance attuale è peggiorata, costante o migliorata e (iii) se quest’ultimo dato è strettamente connesso all’evoluzione della patologia. Dallo studio è emerso che i risultati attuali rilevati specificatamente per la zona indicata come PRL, nella fase iniziale del training, risulta ad oggi essere non in uso da alcuni pazienti che risultano avere prestazioni inferiori. Ciò è riscontrabile nella microperimetria in uno spostamento del PRL. Per i soggetti in cui non vi è stato uno spostamento del PRL, le prestazioni risultano essere stabili.
2016-12
80
Ipovisione; Ausili Ottici; Degenerazione Maculare; Neuroscienze; Apprendimento Percettivo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/24674