L’elaborato mira a descrivere, attraverso l’analisi di diversi articoli scientifici e un’indagine campionaria, l’iter e gli esiti del trapianto corneale DALK. Vuole inoltre sottolineare l’importanza della collaborazione tra diversi professionisti al fine di soddisfare le esigenze visive del paziente operato. Nella prima parte dell’elaborato verranno esposte le condizioni che portano al trapianto DALK, la tecnica chirurgica dell’intervento e le complicanze ad esso associate. In seguito si descriveranno i risultati medi di astigmatismo riportati in letteratura e i possibili pattern topografici post operatori. Nella seconda parte dello studio verranno illustrate le tecniche di compensazione dell’astigmatismo post trapianto, soffermandosi sia sulle opzioni ottiche che chirurgiche. Infine, nella terza e ultima parte, verranno analizzati i risultati ottenuti dalla somministrazione di un questionario a 19 pazienti operati di DALK dal Dottor Luca Avoni presso l’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna. Le domande hanno mirato a valutare la soddisfazione degli esiti dell’intervento e ad individuare una correlazione tra questa, il livello di astigmatismo, la compensazione adottata e l’acuità visiva raggiunta. Dall’elaborazione dei dati raccolti, risulta un astigmatismo compreso tra 3 e 6 D nella maggioranza dei pazienti. Le lenti a contatto sono la compensazione più adottata, seguite dagli occhiali. Con correzione, la maggior parte dei pazienti riferisce AV >5/10. La maggioranza di loro esprime massima soddisfazione riguardo all’iter e all’esito del trapianto. Entro i limiti del piccolo campionamento, si è osservato che i pazienti aventi astigmatismo post trapianto compreso tra 3D e 6D esprimono maggiore soddisfazione rispetto ai pazienti con astigmatismo di altre entità. Chi ha espresso la massima soddisfazione, tornando indietro rifarebbe l’intervento senza dubbio. Invece, chi non è stato pienamente soddisfatto, considera l’intervento una necessità per la risoluzione della situazione che ha determinato il trapianto. La correzione ottica che permette migliore visus è la lente a contatto.
Astigmatismo post trapianto corneale: incidenza e tecniche di compensazione
Uderzo, Michela
2017/2018
Abstract
L’elaborato mira a descrivere, attraverso l’analisi di diversi articoli scientifici e un’indagine campionaria, l’iter e gli esiti del trapianto corneale DALK. Vuole inoltre sottolineare l’importanza della collaborazione tra diversi professionisti al fine di soddisfare le esigenze visive del paziente operato. Nella prima parte dell’elaborato verranno esposte le condizioni che portano al trapianto DALK, la tecnica chirurgica dell’intervento e le complicanze ad esso associate. In seguito si descriveranno i risultati medi di astigmatismo riportati in letteratura e i possibili pattern topografici post operatori. Nella seconda parte dello studio verranno illustrate le tecniche di compensazione dell’astigmatismo post trapianto, soffermandosi sia sulle opzioni ottiche che chirurgiche. Infine, nella terza e ultima parte, verranno analizzati i risultati ottenuti dalla somministrazione di un questionario a 19 pazienti operati di DALK dal Dottor Luca Avoni presso l’Ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna. Le domande hanno mirato a valutare la soddisfazione degli esiti dell’intervento e ad individuare una correlazione tra questa, il livello di astigmatismo, la compensazione adottata e l’acuità visiva raggiunta. Dall’elaborazione dei dati raccolti, risulta un astigmatismo compreso tra 3 e 6 D nella maggioranza dei pazienti. Le lenti a contatto sono la compensazione più adottata, seguite dagli occhiali. Con correzione, la maggior parte dei pazienti riferisce AV >5/10. La maggioranza di loro esprime massima soddisfazione riguardo all’iter e all’esito del trapianto. Entro i limiti del piccolo campionamento, si è osservato che i pazienti aventi astigmatismo post trapianto compreso tra 3D e 6D esprimono maggiore soddisfazione rispetto ai pazienti con astigmatismo di altre entità. Chi ha espresso la massima soddisfazione, tornando indietro rifarebbe l’intervento senza dubbio. Invece, chi non è stato pienamente soddisfatto, considera l’intervento una necessità per la risoluzione della situazione che ha determinato il trapianto. La correzione ottica che permette migliore visus è la lente a contatto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/25092