Introduzione: Oggi giorno nel mondo sono presenti numerosi soggetti ipovedenti e la stima, come affermano recenti indagini, è destinata a crescere ulteriormente. Un modo per migliorare la qualità della vita degli ipovedenti è quello di fornire loro degli ausili ottici o elettronici in grado di supportarli nelle attività quotidiane. Metodo: In questo elaborato, tra i diversi ausili, sono stati approfonditi i filtri selettivi. Per svolgere la parte di ricerca sono stati selezionati alcuni studi, tra la letteratura dai primi anni ’90 fino ad oggi, attraverso la consultazione del portale PubMed. Per ogni studio analizzato si sono indagati principalmente i seguenti parametri: acuità visiva, sensibilità al contrasto e visione dei colori. Risultati: Negli studi considerati, sono stati utilizzati filtri selettivi di colori e marchi diversi e i soggetti ipovedenti, partecipanti agli studi, erano affetti da varie patologie oculari. Dall’analisi dei risultati degli studi è emerso come l’acuità visiva aumenti nel 58% degli studi, rimanga invariata nel 25% e diminuisca invece nel 33%; mentre si è notato come i valori della sensibilità al contrasto migliorino nel 66% degli studi, rimanendo invariati o diminuendo rispettivamente nel 25% degli studi analizzati. Infine, per quanto riguarda la visione dei colori si è notata una generale diminuzione delle capacità discriminative. Discussione: Nella maggior parte degli studi, la strategia clinica risultata più consona per la scelta del filtro ottimale per una determinata patologia sembra essere quella di considerare la percezione soggettiva del soggetto e di non affidarsi alle sole raccomandazioni dei produttori. Nella letteratura non sono stati trovati molti articoli riguardanti lo studio dei filtri selettivi. La ricerca non ha prodotto dati tutti concordanti e ciò può essere dovuto al modesto numero di studi trovato e all’eterogeneità delle patologie di cui erano affetti i partecipanti e dei filtri indagati. Conclusione: Nonostante l’analisi degli studi non dia dei risultati univoci e concordanti, è però possibile notare come la maggior parte permetta di evidenziare una possibile efficacia dei filtri selettivi nei confronti dei soggetti ipovedenti.
I filtri selettivi in ipovisione: caratteristiche fisiche, applicazioni ed efficacia clinica
Mion, Giorgia
2018/2019
Abstract
Introduzione: Oggi giorno nel mondo sono presenti numerosi soggetti ipovedenti e la stima, come affermano recenti indagini, è destinata a crescere ulteriormente. Un modo per migliorare la qualità della vita degli ipovedenti è quello di fornire loro degli ausili ottici o elettronici in grado di supportarli nelle attività quotidiane. Metodo: In questo elaborato, tra i diversi ausili, sono stati approfonditi i filtri selettivi. Per svolgere la parte di ricerca sono stati selezionati alcuni studi, tra la letteratura dai primi anni ’90 fino ad oggi, attraverso la consultazione del portale PubMed. Per ogni studio analizzato si sono indagati principalmente i seguenti parametri: acuità visiva, sensibilità al contrasto e visione dei colori. Risultati: Negli studi considerati, sono stati utilizzati filtri selettivi di colori e marchi diversi e i soggetti ipovedenti, partecipanti agli studi, erano affetti da varie patologie oculari. Dall’analisi dei risultati degli studi è emerso come l’acuità visiva aumenti nel 58% degli studi, rimanga invariata nel 25% e diminuisca invece nel 33%; mentre si è notato come i valori della sensibilità al contrasto migliorino nel 66% degli studi, rimanendo invariati o diminuendo rispettivamente nel 25% degli studi analizzati. Infine, per quanto riguarda la visione dei colori si è notata una generale diminuzione delle capacità discriminative. Discussione: Nella maggior parte degli studi, la strategia clinica risultata più consona per la scelta del filtro ottimale per una determinata patologia sembra essere quella di considerare la percezione soggettiva del soggetto e di non affidarsi alle sole raccomandazioni dei produttori. Nella letteratura non sono stati trovati molti articoli riguardanti lo studio dei filtri selettivi. La ricerca non ha prodotto dati tutti concordanti e ciò può essere dovuto al modesto numero di studi trovato e all’eterogeneità delle patologie di cui erano affetti i partecipanti e dei filtri indagati. Conclusione: Nonostante l’analisi degli studi non dia dei risultati univoci e concordanti, è però possibile notare come la maggior parte permetta di evidenziare una possibile efficacia dei filtri selettivi nei confronti dei soggetti ipovedenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/26116