Background: Il dolore è un sintomo rilevante nel paziente pediatrico che accede al Pronto Soccorso, dove quello procedurale ha un grande impatto, prevenibile mediante l'utilizzo di tecniche farmacologiche e non. Nel Pronto Soccorso di Treviso (U.L.S.S. 9) si contano 13000 accessi pediatrici all'anno di cui 5000 per causa traumatologica. La visita e le procedure avvengono in un ambulatorio dedicato che manca però di tutta la strumentazione necessaria per un'efficace Terapia Non-Farmacologica (TNF). Obiettivi: Attraverso questa tesi si è voluto analizzare l'impatto che l'ambiente ha sulla percezione del dolore del bambino e sull'ansia anticipatoria. L'obiettivo ultimo è quello di ideare e strutturare nel Pronto Soccorso di Treviso (U.L.S.S. 9) uno spazio dedicato a migliorare la gestione del dolore nel trauma minore del bambino sfruttando la struttura dell'ambulatorio 5, già presente. Metodo: È stata eseguita un'analisi della letteratura scientifica per ricercare le migliori evidenze nell' ambito della TNF; è stato preso in considerazione il parere di un esperto nel campo della psicologia infantile ed è stato fatto un confronto con uno dei migliori ospedali pediatrici d'Italia. Sono stati costruiti due questionari (ad hoc) uno che mira a verificare il grado di formazione e sicurezza dell'infermiere nella gestione del bambino vittima di trauma minore e uno invece che indaga il grado di soddisfazione del genitore rispetto al trattamento che il figlio ha ricevuto. Entrambi i questionari volevano inoltre indagare le preferenze per quanto riguarda le modifiche da apportare. Con l'aiuto di un designer si è redatto il progetto finale. Risultati: 37 infermieri hanno risposto al primo questionario, 25 genitori al secondo. Buona parte degli infermieri ha dimostrato scarsa omogeneità e poca preparazione nella pratica della TNF. La mancanza di materiale per attuare le tecniche di TNF è emersa non solo tra gli infermieri ma anche tra i pareri dei genitori che hanno inoltre denunciato la non adeguatezza del luogo di cura. Conclusioni: Dai questionari è emersa la necessità di agire nei confronti degli infermieri che hanno dichiarato lacune conoscitive relativamente alla TNF e la necessità di adattare il luogo di cura al bambino. Nella parte conclusiva della tesi è stato esposto il principale progetto di modifica dell'ambulatorio che potrebbe essere preso in considerazione dall'Azienda per una futura modifica reale. Sono stati inoltre progettati due nuovi camici per medici e infermieri e un diploma del coraggio da consegnare al bambino al termine della procedura.

La gestione del dolore nel trauma minore del paziente pediatrico nel pronto soccorso di treviso (u.l.s.s. 9)

Berlese, Maddalena
2016/2017

Abstract

Background: Il dolore è un sintomo rilevante nel paziente pediatrico che accede al Pronto Soccorso, dove quello procedurale ha un grande impatto, prevenibile mediante l'utilizzo di tecniche farmacologiche e non. Nel Pronto Soccorso di Treviso (U.L.S.S. 9) si contano 13000 accessi pediatrici all'anno di cui 5000 per causa traumatologica. La visita e le procedure avvengono in un ambulatorio dedicato che manca però di tutta la strumentazione necessaria per un'efficace Terapia Non-Farmacologica (TNF). Obiettivi: Attraverso questa tesi si è voluto analizzare l'impatto che l'ambiente ha sulla percezione del dolore del bambino e sull'ansia anticipatoria. L'obiettivo ultimo è quello di ideare e strutturare nel Pronto Soccorso di Treviso (U.L.S.S. 9) uno spazio dedicato a migliorare la gestione del dolore nel trauma minore del bambino sfruttando la struttura dell'ambulatorio 5, già presente. Metodo: È stata eseguita un'analisi della letteratura scientifica per ricercare le migliori evidenze nell' ambito della TNF; è stato preso in considerazione il parere di un esperto nel campo della psicologia infantile ed è stato fatto un confronto con uno dei migliori ospedali pediatrici d'Italia. Sono stati costruiti due questionari (ad hoc) uno che mira a verificare il grado di formazione e sicurezza dell'infermiere nella gestione del bambino vittima di trauma minore e uno invece che indaga il grado di soddisfazione del genitore rispetto al trattamento che il figlio ha ricevuto. Entrambi i questionari volevano inoltre indagare le preferenze per quanto riguarda le modifiche da apportare. Con l'aiuto di un designer si è redatto il progetto finale. Risultati: 37 infermieri hanno risposto al primo questionario, 25 genitori al secondo. Buona parte degli infermieri ha dimostrato scarsa omogeneità e poca preparazione nella pratica della TNF. La mancanza di materiale per attuare le tecniche di TNF è emersa non solo tra gli infermieri ma anche tra i pareri dei genitori che hanno inoltre denunciato la non adeguatezza del luogo di cura. Conclusioni: Dai questionari è emersa la necessità di agire nei confronti degli infermieri che hanno dichiarato lacune conoscitive relativamente alla TNF e la necessità di adattare il luogo di cura al bambino. Nella parte conclusiva della tesi è stato esposto il principale progetto di modifica dell'ambulatorio che potrebbe essere preso in considerazione dall'Azienda per una futura modifica reale. Sono stati inoltre progettati due nuovi camici per medici e infermieri e un diploma del coraggio da consegnare al bambino al termine della procedura.
2016-04-04
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/26208