Proposito: valutare l’efficacia di un programma di allenamento stroboscopico e visuo-motorio con il metodo S.V.T.A. su un gruppo di atleti. Metodo: 32 atleti di età compresa tra i 16 e i 24 anni, di sesso maschile, facenti parte di tre squadre di calcio a 5. Prima della sperimentazione, i soggetti sono stati sottoposti ad un’accurata analisi optometrica, in modo tale da poter avere un quadro generico sulla condizione visiva di ogni atleta. I soggetti sono stati poi divisi in modo da creare due gruppi omogenei e privi di differenze visive significative, che avrebbero potuto alterare i risultati dell’esperimento. I test controllo sono stati la flessibilità accomodativa e di vergenza, la capacità di anticipazione visiva valutata con l’ausilio di un Bassin Anticipation Timer, i movimenti saccadici e di fissazione, la capacità di equilibrio e la coordinazione occhio-piede. Dopo il controllo iniziale gli atleti del gruppo sperimentale si sono sottoposti ad un programma di allenamento stroboscopico e visuo-motorio di 28 settimane. L’allenamento prevedeva 4 sedute settimanali, che i soggetti svolgevano dal lunedì al giovedì. Le quattro sedute erano suddivise in due fasi: la prima nella quale venivano eseguiti esercizi integrativi con l’ausilio degli occhiali stroboscopici, e la seconda in cui il soggetto svolgeva esercizi visuo-motori con il metodo S.V.T.A.. Sedute stroboscopiche e visuo-motorie venivano svolte a giorni alterni. È stato ipotizzato che i soggetti allenati avrebbero incrementato le loro abilità visive maggiormente rispetto ad un gruppo non allenato. Inoltre da tali miglioramenti, il gruppo sperimentale, avrebbe ricavato benefici utili per la performance sportiva.
L’allenamento stroboscopico e con metodo SVTA. Valutazione sull’evoluzione delle capacità di anticipazione e sulle prestazioni
Meo, Alessandro
2018/2019
Abstract
Proposito: valutare l’efficacia di un programma di allenamento stroboscopico e visuo-motorio con il metodo S.V.T.A. su un gruppo di atleti. Metodo: 32 atleti di età compresa tra i 16 e i 24 anni, di sesso maschile, facenti parte di tre squadre di calcio a 5. Prima della sperimentazione, i soggetti sono stati sottoposti ad un’accurata analisi optometrica, in modo tale da poter avere un quadro generico sulla condizione visiva di ogni atleta. I soggetti sono stati poi divisi in modo da creare due gruppi omogenei e privi di differenze visive significative, che avrebbero potuto alterare i risultati dell’esperimento. I test controllo sono stati la flessibilità accomodativa e di vergenza, la capacità di anticipazione visiva valutata con l’ausilio di un Bassin Anticipation Timer, i movimenti saccadici e di fissazione, la capacità di equilibrio e la coordinazione occhio-piede. Dopo il controllo iniziale gli atleti del gruppo sperimentale si sono sottoposti ad un programma di allenamento stroboscopico e visuo-motorio di 28 settimane. L’allenamento prevedeva 4 sedute settimanali, che i soggetti svolgevano dal lunedì al giovedì. Le quattro sedute erano suddivise in due fasi: la prima nella quale venivano eseguiti esercizi integrativi con l’ausilio degli occhiali stroboscopici, e la seconda in cui il soggetto svolgeva esercizi visuo-motori con il metodo S.V.T.A.. Sedute stroboscopiche e visuo-motorie venivano svolte a giorni alterni. È stato ipotizzato che i soggetti allenati avrebbero incrementato le loro abilità visive maggiormente rispetto ad un gruppo non allenato. Inoltre da tali miglioramenti, il gruppo sperimentale, avrebbe ricavato benefici utili per la performance sportiva.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/26712