Background e obiettivo dello studio: La SLA è una grave malattia neuromuscolare che indipendentemente dal suo sito di esordio tende a coinvolgere la muscolatura di competenza bulbare, responsabile tra l’altro della competenza glottica e deglutitotria. Per questi motivi, tutti i Pazienti affetti da SLA sviluppano nel tempo disfagia. Quando il Paziente non è più in grado di gestire le secrezioni salivari, si trova inevitabilmente esposto al forte rischio di inalazione e quindi di sviluppare polmonite ab ingestis. Lo scopo di questa Tesi è valutare cosa dice la Letteratura presente sulla relazione tra tosse e tracheostomia e verificare quali metodi ha a disposizione il fisioterapista respiratorio per misurare la tosse volontaria e riflessa al fine di evitare il rischio polmonite ab ingestis e di conseguenza la trachestomizzazione d’urgenza in seguito ad IRA; evento che rappresenta sempre un fallimento dell’Equipe Riabilitativa. Infine la Tesi presenterà uno Studio Pilota Preliminare che i Fisioterapisti Respiratori e le Logopediste della Fondazione IRCCS Ospedale San Camillo di Venezia stanno conducendo su un innovativo metodo di valutazione della forza della tosse riflessa. Materiali e Metodi: È stata effettuata una ricerca in Letteratura sulle banche dati PubMed, MEDLINE, The Cochrane Library e PEDro utilizzando le seguenti termini MeSH: “ALS” (Amyotrophic Lateral Sclerosis), “cough”, “tracheostomy” e “respiratory failure”. Sono state incluse linee guida, revisioni bibliografiche, RCT, studi sperimentali e studi osservazionali che fossero in inglese, gratuiti e che parlassero di complicanze respiratorie legate alla tosse inefficace e alla clearance delle vie aeree, e di tracheostomia in pazienti affetti da SLA. Degli articoli selezionati è stata poi valutata la validità utilizzando PRISMA, CONSORT e STROBE. Sono stati selezionati 45 articoli finali. Risultati: MIP, MEP, FVC e MIC danno una stima incompleta dell’efficacia della tosse volontaria. Il test più preciso è quello che misura il PcEF. La tracheostomia viene presa in considerazione quando è presente un’intolleranza o inefficacia della NIV e un’incapacità di produrre un PCEF assistito >160L/min. Nella maggior parte dei casi si ricorre all’intervento solo in condizioni critiche (tracheotomia d’urgenza). Dalla ricerca è emerso che non è presente un test valido per la valutazione della tosse riflessa. Conclusioni: Ad oggi il PcEF volontario è il valore più attendibile per quantificare la tosse. Dai primi risultati dello studio pilota in corso all’IRCCS Ospedale San Camillo di Venezia è emerso che la forza del PcEF riflesso non può essere considerato un indice valido per predire il rischio tracheostomizazzione pur rimanendo invece determinante valutare la presenza e la sensibilità del riflesso stesso che sembra costituire l’innesco del meccanismo di protezione che è misto riflesso/volontario.

La valutazione della tosse come elemento predittivo del rischio di tracheostomizzazione d'urgenza nei pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica. Indicazioni per il fisioterapista

Fre', Federico
2016/2017

Abstract

Background e obiettivo dello studio: La SLA è una grave malattia neuromuscolare che indipendentemente dal suo sito di esordio tende a coinvolgere la muscolatura di competenza bulbare, responsabile tra l’altro della competenza glottica e deglutitotria. Per questi motivi, tutti i Pazienti affetti da SLA sviluppano nel tempo disfagia. Quando il Paziente non è più in grado di gestire le secrezioni salivari, si trova inevitabilmente esposto al forte rischio di inalazione e quindi di sviluppare polmonite ab ingestis. Lo scopo di questa Tesi è valutare cosa dice la Letteratura presente sulla relazione tra tosse e tracheostomia e verificare quali metodi ha a disposizione il fisioterapista respiratorio per misurare la tosse volontaria e riflessa al fine di evitare il rischio polmonite ab ingestis e di conseguenza la trachestomizzazione d’urgenza in seguito ad IRA; evento che rappresenta sempre un fallimento dell’Equipe Riabilitativa. Infine la Tesi presenterà uno Studio Pilota Preliminare che i Fisioterapisti Respiratori e le Logopediste della Fondazione IRCCS Ospedale San Camillo di Venezia stanno conducendo su un innovativo metodo di valutazione della forza della tosse riflessa. Materiali e Metodi: È stata effettuata una ricerca in Letteratura sulle banche dati PubMed, MEDLINE, The Cochrane Library e PEDro utilizzando le seguenti termini MeSH: “ALS” (Amyotrophic Lateral Sclerosis), “cough”, “tracheostomy” e “respiratory failure”. Sono state incluse linee guida, revisioni bibliografiche, RCT, studi sperimentali e studi osservazionali che fossero in inglese, gratuiti e che parlassero di complicanze respiratorie legate alla tosse inefficace e alla clearance delle vie aeree, e di tracheostomia in pazienti affetti da SLA. Degli articoli selezionati è stata poi valutata la validità utilizzando PRISMA, CONSORT e STROBE. Sono stati selezionati 45 articoli finali. Risultati: MIP, MEP, FVC e MIC danno una stima incompleta dell’efficacia della tosse volontaria. Il test più preciso è quello che misura il PcEF. La tracheostomia viene presa in considerazione quando è presente un’intolleranza o inefficacia della NIV e un’incapacità di produrre un PCEF assistito >160L/min. Nella maggior parte dei casi si ricorre all’intervento solo in condizioni critiche (tracheotomia d’urgenza). Dalla ricerca è emerso che non è presente un test valido per la valutazione della tosse riflessa. Conclusioni: Ad oggi il PcEF volontario è il valore più attendibile per quantificare la tosse. Dai primi risultati dello studio pilota in corso all’IRCCS Ospedale San Camillo di Venezia è emerso che la forza del PcEF riflesso non può essere considerato un indice valido per predire il rischio tracheostomizazzione pur rimanendo invece determinante valutare la presenza e la sensibilità del riflesso stesso che sembra costituire l’innesco del meccanismo di protezione che è misto riflesso/volontario.
2016-03-23
SLA, trachostomia, valutazione tosse
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/26875