Background E' noto che la lombalgia è un fenomeno diffuso e crescente, soprattutto nei paesi industrializzati, tanto da essere un fenomeno studiato e monitorato da tempo, anche in ambito lavorativo. Le dimensioni del problema sono tali da rendere la lombalgia il più comune disturbo muscolo-scheletrico della popolazione, con tassi d'incidenza del 80% nel corso della vita. Un recente sondaggio effettuato dalla comunità europea sulle condizioni lavorative, rivela che il 30% dei lavoratori europei soffre di dolori alla schiena e che il tasso di ricorrenza nell'arco dell'anno è piuttosto alto, attestandosi fra il 20 e il 44%, con ricorrenze nell'arco della vita fino all85%. Fra gli autisti e coloro i quali guidano veicoli per professione la prevalenza di LBP è alta, con valori quasi doppi rispetto ai lavoratori sedentari. L'aspetto più importante è che la lombalgia è stata riconosciuta come una delle maggiori cause di diminuzione dell'efficienza lavorativa e del benessere dell'individuo con conseguenti implicazioni finanziare, mediche e socioeconomiche sull'individuo nella sua quotidianità e sul piano lavorativo. Assenza lavorativa, cambio di lavoro, limitazioni lavorative, diminuita produttività e perdita del lavoro costituiscono alcune delle più note implicazioni socioeconomiche della lombalgia. Scopo dello studio Si è voluto innanzitutto circoscrivere e conoscere i fattori di rischio di una determinata categoria professionale, i tassisti, rappresentativa del settore dei trasporti e indagata più di altre in letteratura. Si è voluto indagare le principali strategie preventive adottate in questo settore, con attenzione all'evidenza dell'efficacia delle stesse e alla loro fattibilità e identificando il ruolo che può avere un opuscolo. Infine, costruire, sulla base delle nozioni teoriche raccolte, un opuscolo dedicato specificamente alla categoria professionale indagata, al fine di massimizzarne gli effetti, soprattutto qualora venga utilizzato all'interno di un programma preventivo multidimensionale. Materiali e metodi La prima parte dello studio è stata definita da una indagine della letteratura, raccogliendo, attraverso un criterio sistematico, tutti gli articoli relativi a tre macro- 5 argomenti considerati: fattori di rischio, caratteristiche di interazione del corpo con l'ambiente di guida e le strategie preventive testate finora in questo settore. Con le nozioni ricavate dall'analisi della letteratura si delinea poi un questionario per un'indagine conoscitiva di alcuni elementi caratteristici dei tassisti al quale sarebbe stato destinato poi l'opuscolo, al fine di costruirlo il più aderente possibile ai loro bisogni. Risultati e discussione Dall'analisi della letteratura emerge un quadro di estrema complessità dove sono frequenti le lacune conoscitive e dove si riscontra una notevole asimmetria di indagine, poiché viene privilegiata l'indagine di alcuni aspetti sacrificandone altri. Oltretutto l'ambiente di guida presenta una serie di elementi distintivi da qualsiasi altro contesto lavorativo, in primis quello dei lavoratori sedentari da cui si tende a volte, in maniera semplicistica, a mediare informazioni e conclusioni. La genesi multifattoriale della lombalgia si interseca con i notevoli fattori di rischio lavorativi, confermando la necessita di strategie preventive su più fronti, cronicamente carenti di un'adeguata dimostrazione di efficacia. Nella definizione dell'opuscolo, non è stato possibile avvalersi dei risultati derivanti dall'analisi dei questionari raccolti poiché in numero largamente insufficiente per costituire una base conoscitiva statisticamente rilevante. L'utilizzo di un opuscolo come valido strumento di prevenzione trova giustificazione in alcuni studi analizzati dove la definizione di un modello comportamentale lavoratoredipendente fornisce le basi teoriche di riferimento.

Lombalgia: strategie di prevenzione nei tassisti

Pivotto, Marco
2016/2017

Abstract

Background E' noto che la lombalgia è un fenomeno diffuso e crescente, soprattutto nei paesi industrializzati, tanto da essere un fenomeno studiato e monitorato da tempo, anche in ambito lavorativo. Le dimensioni del problema sono tali da rendere la lombalgia il più comune disturbo muscolo-scheletrico della popolazione, con tassi d'incidenza del 80% nel corso della vita. Un recente sondaggio effettuato dalla comunità europea sulle condizioni lavorative, rivela che il 30% dei lavoratori europei soffre di dolori alla schiena e che il tasso di ricorrenza nell'arco dell'anno è piuttosto alto, attestandosi fra il 20 e il 44%, con ricorrenze nell'arco della vita fino all85%. Fra gli autisti e coloro i quali guidano veicoli per professione la prevalenza di LBP è alta, con valori quasi doppi rispetto ai lavoratori sedentari. L'aspetto più importante è che la lombalgia è stata riconosciuta come una delle maggiori cause di diminuzione dell'efficienza lavorativa e del benessere dell'individuo con conseguenti implicazioni finanziare, mediche e socioeconomiche sull'individuo nella sua quotidianità e sul piano lavorativo. Assenza lavorativa, cambio di lavoro, limitazioni lavorative, diminuita produttività e perdita del lavoro costituiscono alcune delle più note implicazioni socioeconomiche della lombalgia. Scopo dello studio Si è voluto innanzitutto circoscrivere e conoscere i fattori di rischio di una determinata categoria professionale, i tassisti, rappresentativa del settore dei trasporti e indagata più di altre in letteratura. Si è voluto indagare le principali strategie preventive adottate in questo settore, con attenzione all'evidenza dell'efficacia delle stesse e alla loro fattibilità e identificando il ruolo che può avere un opuscolo. Infine, costruire, sulla base delle nozioni teoriche raccolte, un opuscolo dedicato specificamente alla categoria professionale indagata, al fine di massimizzarne gli effetti, soprattutto qualora venga utilizzato all'interno di un programma preventivo multidimensionale. Materiali e metodi La prima parte dello studio è stata definita da una indagine della letteratura, raccogliendo, attraverso un criterio sistematico, tutti gli articoli relativi a tre macro- 5 argomenti considerati: fattori di rischio, caratteristiche di interazione del corpo con l'ambiente di guida e le strategie preventive testate finora in questo settore. Con le nozioni ricavate dall'analisi della letteratura si delinea poi un questionario per un'indagine conoscitiva di alcuni elementi caratteristici dei tassisti al quale sarebbe stato destinato poi l'opuscolo, al fine di costruirlo il più aderente possibile ai loro bisogni. Risultati e discussione Dall'analisi della letteratura emerge un quadro di estrema complessità dove sono frequenti le lacune conoscitive e dove si riscontra una notevole asimmetria di indagine, poiché viene privilegiata l'indagine di alcuni aspetti sacrificandone altri. Oltretutto l'ambiente di guida presenta una serie di elementi distintivi da qualsiasi altro contesto lavorativo, in primis quello dei lavoratori sedentari da cui si tende a volte, in maniera semplicistica, a mediare informazioni e conclusioni. La genesi multifattoriale della lombalgia si interseca con i notevoli fattori di rischio lavorativi, confermando la necessita di strategie preventive su più fronti, cronicamente carenti di un'adeguata dimostrazione di efficacia. Nella definizione dell'opuscolo, non è stato possibile avvalersi dei risultati derivanti dall'analisi dei questionari raccolti poiché in numero largamente insufficiente per costituire una base conoscitiva statisticamente rilevante. L'utilizzo di un opuscolo come valido strumento di prevenzione trova giustificazione in alcuni studi analizzati dove la definizione di un modello comportamentale lavoratoredipendente fornisce le basi teoriche di riferimento.
2016-11-02
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/26904