In questo progetto di tesi si è cercato di proporre una metodologia innovativa di Comunicazione Aumentativa Alternativa, in ambito geriatrico, basata su strategie e strumenti fino ad ora in Italia usati solo per bambini e giovani in età evolutiva. L’intervento è iniziato con una valutazione e un’osservazione attenta dei bisogni dei clienti. Sono stati tradotti e sperimentati diversi strumenti di valutazione, dai quali sono emersi come problematici i problemi comportamentali legati alle manifestazioni di aggressività e agitazione, in particolare per la sfera comunicativa si sono evidenziate: difficoltà di trovare la parola, ripetitività nei discorsi, difficoltà a ricordare nomi e fatti recenti. Nella fase operativa si è provveduto ad orientare e modificare strumenti propri della C.A.A. in base alle esigenze dell’anziano e alle sue capacità cognitive, modulandoli nel rispetto dei vincoli posti degli enti ospitanti, dai parenti dei pazienti e dai pazienti stessi. Nonostante le difficoltà, si sono raggiunti risultati interessanti che potrebbero aprire le porte a nuovi approcci all’anziano con demenza per permettergli di riappropriarsi non solo del proprio passato e della propria vita, ma anche della dignità di persona pensante. Attraverso l’intervento clinico del Terapia Occupazionale, capace di integrare la persona nelle relazioni sociali, attraverso il coinvolgimento nelle occupazioni, le modifiche ambientali e l’uso di strumenti poveri (il passaporto della memoria, l’agenda visiva e la divisione in sequenza di alcune attività quotidiane), mutuati dalla Comunicazione Aumentativa Alternativa, i risultati hanno dimostrato una diminuzione della frequenza della manifestazione di comportamenti di aggressività ed un miglioramento delle autonomie personali.

Proposta di utilizzo di strumenti di comunicazione aumentativa alternativa nell'anziano con demenza istituzionalizzato: due casi clinici

Buriola, Francesca
2016/2017

Abstract

In questo progetto di tesi si è cercato di proporre una metodologia innovativa di Comunicazione Aumentativa Alternativa, in ambito geriatrico, basata su strategie e strumenti fino ad ora in Italia usati solo per bambini e giovani in età evolutiva. L’intervento è iniziato con una valutazione e un’osservazione attenta dei bisogni dei clienti. Sono stati tradotti e sperimentati diversi strumenti di valutazione, dai quali sono emersi come problematici i problemi comportamentali legati alle manifestazioni di aggressività e agitazione, in particolare per la sfera comunicativa si sono evidenziate: difficoltà di trovare la parola, ripetitività nei discorsi, difficoltà a ricordare nomi e fatti recenti. Nella fase operativa si è provveduto ad orientare e modificare strumenti propri della C.A.A. in base alle esigenze dell’anziano e alle sue capacità cognitive, modulandoli nel rispetto dei vincoli posti degli enti ospitanti, dai parenti dei pazienti e dai pazienti stessi. Nonostante le difficoltà, si sono raggiunti risultati interessanti che potrebbero aprire le porte a nuovi approcci all’anziano con demenza per permettergli di riappropriarsi non solo del proprio passato e della propria vita, ma anche della dignità di persona pensante. Attraverso l’intervento clinico del Terapia Occupazionale, capace di integrare la persona nelle relazioni sociali, attraverso il coinvolgimento nelle occupazioni, le modifiche ambientali e l’uso di strumenti poveri (il passaporto della memoria, l’agenda visiva e la divisione in sequenza di alcune attività quotidiane), mutuati dalla Comunicazione Aumentativa Alternativa, i risultati hanno dimostrato una diminuzione della frequenza della manifestazione di comportamenti di aggressività ed un miglioramento delle autonomie personali.
2016-11-22
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/26915