Introduzione e generalità: questa tesi nasce con lo scopo di raccogliere la percezione soggettiva del malato sulle manifestazioni della Malattia di Parkinson (MdP) e di far emergere il ruolo che può avere la riabilitazione fisioterapica, analizzando anche quanto sia conosciuta e gradita da queste persone, al fine di evidenziare tutte le componenti che una patologia così complessa coinvolge. Materiali e metodi: dopo uno studio preliminare della letteratura sull’argomento per rispondere ai quesiti della tesi si è predisposto un questionario costruito ad hoc associato ad un’intervista, in cui si va ad esplorare e approfondire il problema da indagare. L’individuazione del campione di persone affette dalla MdP è avvenuta tramite tre centri riabilitativi contattati personalmente dalla studentessa, reclutando in totale 28 soggetti. Sono state somministrate le interviste e i questionari in forma cartacea nel periodo che va da luglio ad agosto 2016. Risultati: bradicinesia e rigidità, individuati come sintomi cardinali dalla letteratura, sono sentiti come fastidiosi e insopportabili dalla maggior parte degli intervistati. Otto persone hanno dichiarato di non sopportare lo stato di ansia e depressione e altre 8 riferiscono fastidio per la mancanza di equilibrio. Il tremore, invece, non sembra essere cosi poco tollerato come si poteva ipotizzare dai dati emersi dalla letteratura. In merito all’influenza del trattamento riabilitativo, l’85,7% ha risposto di stare meglio dopo la fisioterapia, e solamente il 3,6% ha riferito di non sentire la differenza da quando ha iniziato. La percezione della propria qualità di vita (QoL) è di una discreta -buona condizione per il 71,4 % di rispondenti. Alla domanda in cosa vorrebbero migliorare la loro QoL, la maggior parte dei soggetti intervistati risponde che vorrebbe stare meglio fisicamente, riuscire a fare più cose ed essere più autonomo. Discussione e conclusioni: la riabilitazione assume un ruolo importante nel trattamento della MdP in tutte le fasi di cui essa è composta; a questo proposito sarebbe importante diffondere la conoscenza dell’utilità del trattamento fisioterapico a tutte le persone che ne sono affette. Questo implica quindi un impegno sociale ed economico svolto sia dentro le strutture protette che al di fuori, per perseguire e continuare il progetto di salute individuato per ogni persona. Come sottolineato anche dagli interessati, le persone affette dalla MdP devono puntare sulla riabilitazione per cercare di preservare più a lungo possibile le autonomie che garantiscono una soddisfacente qualità della vita.

Le persone affette dalla malattia di parkinson. Indagine su percezione soggettiva di sintomi, qualita di vita e riabilitazione

Antonello, Silvia
2016/2017

Abstract

Introduzione e generalità: questa tesi nasce con lo scopo di raccogliere la percezione soggettiva del malato sulle manifestazioni della Malattia di Parkinson (MdP) e di far emergere il ruolo che può avere la riabilitazione fisioterapica, analizzando anche quanto sia conosciuta e gradita da queste persone, al fine di evidenziare tutte le componenti che una patologia così complessa coinvolge. Materiali e metodi: dopo uno studio preliminare della letteratura sull’argomento per rispondere ai quesiti della tesi si è predisposto un questionario costruito ad hoc associato ad un’intervista, in cui si va ad esplorare e approfondire il problema da indagare. L’individuazione del campione di persone affette dalla MdP è avvenuta tramite tre centri riabilitativi contattati personalmente dalla studentessa, reclutando in totale 28 soggetti. Sono state somministrate le interviste e i questionari in forma cartacea nel periodo che va da luglio ad agosto 2016. Risultati: bradicinesia e rigidità, individuati come sintomi cardinali dalla letteratura, sono sentiti come fastidiosi e insopportabili dalla maggior parte degli intervistati. Otto persone hanno dichiarato di non sopportare lo stato di ansia e depressione e altre 8 riferiscono fastidio per la mancanza di equilibrio. Il tremore, invece, non sembra essere cosi poco tollerato come si poteva ipotizzare dai dati emersi dalla letteratura. In merito all’influenza del trattamento riabilitativo, l’85,7% ha risposto di stare meglio dopo la fisioterapia, e solamente il 3,6% ha riferito di non sentire la differenza da quando ha iniziato. La percezione della propria qualità di vita (QoL) è di una discreta -buona condizione per il 71,4 % di rispondenti. Alla domanda in cosa vorrebbero migliorare la loro QoL, la maggior parte dei soggetti intervistati risponde che vorrebbe stare meglio fisicamente, riuscire a fare più cose ed essere più autonomo. Discussione e conclusioni: la riabilitazione assume un ruolo importante nel trattamento della MdP in tutte le fasi di cui essa è composta; a questo proposito sarebbe importante diffondere la conoscenza dell’utilità del trattamento fisioterapico a tutte le persone che ne sono affette. Questo implica quindi un impegno sociale ed economico svolto sia dentro le strutture protette che al di fuori, per perseguire e continuare il progetto di salute individuato per ogni persona. Come sottolineato anche dagli interessati, le persone affette dalla MdP devono puntare sulla riabilitazione per cercare di preservare più a lungo possibile le autonomie che garantiscono una soddisfacente qualità della vita.
2016-11-23
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/26923