I linfomi Non-Hodgkin sono processi neoplastici che riproducono le caratteristiche morfologiche, fenotipiche, genotipiche e talvolta anche una o più tappe della maturazione degli elementi linfoidi. Costituiscono un gruppo estremamente complesso di neoplasie aventi caratteristiche diverse in base al clone coinvolto dalla noxa neoplastica: membro pro-apoptotico della famiglia dei geni Bcl-2, che deve il suo nome a B-cell lhymphoma 2. Variano da forme indolenti (rappresentate principalmente dal linfoma follicolare) a forme altamente aggressive che necessitano di diverso approccio terapeutico (Bonadonna G. et al, 2007). Si presentano in genere con localizzazione primitiva in sede linfonodale. Negli ultimi decenni l’incidenza dei di LNH risulta in continuo aumento nella maggior parte dei Paesi industrializzati, attestandosi al quinto posto tra le varie neoplasie per incidenza. I linfomi non Hodgkin rappresentano il 3-5% di tutte le neoplasie maligne, registrandosi attualmente in Italia circa 10.000 casi/anno con un tasso di incidenzadi 14,6 casi/100.000 abitanti/anno (uno dei più alti in Europa), che aumenta parallelamente all’età (picchi di incidenza specifici per i diversi tipi di LNH), con tassi di mortalità standardizzati sulla popolazione mondiale di 5,8/100.000 abitanti/anno; la probabilità di sopravvivenza a 5 anni è passata dal 35% al 80% dal 1965 al 1985, rendendole una fra le categorie di tumori più facilmente curabili. L’eziologia dei linfomi è a tutt’oggi sconosciuta nel 70% dei casi. Il 15-20% potrebbe essere ricollegato ad infezioni da patogeni quali Helicobacter Pilori (linfoma follicolare primitivo del duodeno, MALT), virus di Epstein-Barr (linfoma di Burkitt), virus dell'epatite C, HTLV-1 (leucemia/linfoma dell'adulto a cellule T). Il 5% invece viene ricondotto a situazioni di immunodeficienza (primaria, associata ad HIV, post-trapianto, da utilizzo di metotrexate) o autoimmunità (sindrome di Sjogren, tiroidite di Hashimoto, artrite reumatoide, ecc.) (Gong Y.et al, 2017; Boyer DF.et al, 2107).

Espressione di PD-L1 nel Linfoma a Grandi Cellule B Diffuso

Rossi, Giulia
2017/2018

Abstract

I linfomi Non-Hodgkin sono processi neoplastici che riproducono le caratteristiche morfologiche, fenotipiche, genotipiche e talvolta anche una o più tappe della maturazione degli elementi linfoidi. Costituiscono un gruppo estremamente complesso di neoplasie aventi caratteristiche diverse in base al clone coinvolto dalla noxa neoplastica: membro pro-apoptotico della famiglia dei geni Bcl-2, che deve il suo nome a B-cell lhymphoma 2. Variano da forme indolenti (rappresentate principalmente dal linfoma follicolare) a forme altamente aggressive che necessitano di diverso approccio terapeutico (Bonadonna G. et al, 2007). Si presentano in genere con localizzazione primitiva in sede linfonodale. Negli ultimi decenni l’incidenza dei di LNH risulta in continuo aumento nella maggior parte dei Paesi industrializzati, attestandosi al quinto posto tra le varie neoplasie per incidenza. I linfomi non Hodgkin rappresentano il 3-5% di tutte le neoplasie maligne, registrandosi attualmente in Italia circa 10.000 casi/anno con un tasso di incidenzadi 14,6 casi/100.000 abitanti/anno (uno dei più alti in Europa), che aumenta parallelamente all’età (picchi di incidenza specifici per i diversi tipi di LNH), con tassi di mortalità standardizzati sulla popolazione mondiale di 5,8/100.000 abitanti/anno; la probabilità di sopravvivenza a 5 anni è passata dal 35% al 80% dal 1965 al 1985, rendendole una fra le categorie di tumori più facilmente curabili. L’eziologia dei linfomi è a tutt’oggi sconosciuta nel 70% dei casi. Il 15-20% potrebbe essere ricollegato ad infezioni da patogeni quali Helicobacter Pilori (linfoma follicolare primitivo del duodeno, MALT), virus di Epstein-Barr (linfoma di Burkitt), virus dell'epatite C, HTLV-1 (leucemia/linfoma dell'adulto a cellule T). Il 5% invece viene ricondotto a situazioni di immunodeficienza (primaria, associata ad HIV, post-trapianto, da utilizzo di metotrexate) o autoimmunità (sindrome di Sjogren, tiroidite di Hashimoto, artrite reumatoide, ecc.) (Gong Y.et al, 2017; Boyer DF.et al, 2107).
2017
33
Neiplasie linfoidi, Linfomi Non-Hodgkin
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/27336