L’obiettivo di questo elaborato è fondato sulla ricerca in letteratura di informazioni e dati sull’individuazione dei fattori di rischio, dei fattori protettivi e conseguentemente dei comportamenti preventivi che riducono la prevalenza e l’incidenza della cataratta, patologia del cristallino che colpisce una grande fetta della popolazione dopo i sessanta anni di età. La cataratta è qualsiasi opacità del cristallino, indipendentemente dall’agente eziologico, dal grado di impedimento visivo o dal tipo di trattamento necessario per curarla. Tale patologia, poiché riduce gradualmente l’acuità visiva del soggetto, ha un grande effetto invalidante dal punto di vista fisico, psicologico e sociale: la gestione tempestiva ed efficace di questa malattia sui soggetti colpiti, porta ad un netto miglioramento della loro visione. La prevalenza della cataratta è aumentata drasticamente a causa dell’incremento dell’età media: per questo motivo è importante individuare i fattori che ne evitano l’insorgenza o la progressione (fattori positivi) e identificare anche quei fattori che, se presenti, aumentano la probabilità di comparsa della cataratta o ne aumentano la velocità di avanzamento (fattori negativi), e di conseguenza, saper attuare degli interventi di promozione e di prevenzione efficaci. L’individuazione di tali fattori è un compito dell’epidemiologia: questa è una disciplina che ha per oggetto lo studio dello stato di salute e di malattia di popolazioni umane in rapporto con fattori individuali e ambientali, con il fine di individuare i fattori positivi di benessere e quelli causali di malattia e le condizioni che ne favoriscono ed ostacolano l’azione. Grazie alla conoscenza dei fattori di rischio, è possibile limitare l’insorgenza della cataratta tramite misure preventive e quindi, preservare l’acuità visiva del soggetto. Il ruolo dell’ottico e dell’optometrista è quello di attuare azioni di promozione della salute, di compiere misure di prevenzione primaria e di saper individuare i segni tipici della patologia, in modo tale da invitare il soggetto a rivolgersi ad un medico professionista se in presenza di segni sospetti (prevenzione secondaria). Lo scopo della tesi, quindi, è dimostrare come i fattori individuali (la genetica, il genere, l’età, l’alimentazione) e i fattori ambientali (i raggi UV) possono influenzare l’insorgenza e la progressione della cataratta. I risultati di questo studio, tramite ricerche in letteratura, indicano cosa possono fare l’ottico e l’optometrista tramite azioni di promozione della salute e di prevenzione primaria di primo e secondo livello con attività di eduzione alla salute. L’elaborato è stato svolto usando principalmente libri universitari inerenti all’anatomia e alla patologia dell’occhio e dei suoi annessi, in particolare alle affezioni che colpiscono il cristallino. La ricerca in letteratura, inoltre, è stata eseguita utilizzando motori di ricerca online, tra i quali Epicentro.it, Optometry and Vision Science, articoli e riviste scientifiche inerenti all’argomento in esame. Il materiale oggetto di studio è stato selezionato in base all’inerenza con l’argomento trattato e all’anno di pubblicazione, dando più rilevanza agli articoli e ai libri pubblicati più recentemente.

LA CATARATTA: FATTORI DI RISCHIO E PREVENZIONE

Calcagni, Celeste
2019/2020

Abstract

L’obiettivo di questo elaborato è fondato sulla ricerca in letteratura di informazioni e dati sull’individuazione dei fattori di rischio, dei fattori protettivi e conseguentemente dei comportamenti preventivi che riducono la prevalenza e l’incidenza della cataratta, patologia del cristallino che colpisce una grande fetta della popolazione dopo i sessanta anni di età. La cataratta è qualsiasi opacità del cristallino, indipendentemente dall’agente eziologico, dal grado di impedimento visivo o dal tipo di trattamento necessario per curarla. Tale patologia, poiché riduce gradualmente l’acuità visiva del soggetto, ha un grande effetto invalidante dal punto di vista fisico, psicologico e sociale: la gestione tempestiva ed efficace di questa malattia sui soggetti colpiti, porta ad un netto miglioramento della loro visione. La prevalenza della cataratta è aumentata drasticamente a causa dell’incremento dell’età media: per questo motivo è importante individuare i fattori che ne evitano l’insorgenza o la progressione (fattori positivi) e identificare anche quei fattori che, se presenti, aumentano la probabilità di comparsa della cataratta o ne aumentano la velocità di avanzamento (fattori negativi), e di conseguenza, saper attuare degli interventi di promozione e di prevenzione efficaci. L’individuazione di tali fattori è un compito dell’epidemiologia: questa è una disciplina che ha per oggetto lo studio dello stato di salute e di malattia di popolazioni umane in rapporto con fattori individuali e ambientali, con il fine di individuare i fattori positivi di benessere e quelli causali di malattia e le condizioni che ne favoriscono ed ostacolano l’azione. Grazie alla conoscenza dei fattori di rischio, è possibile limitare l’insorgenza della cataratta tramite misure preventive e quindi, preservare l’acuità visiva del soggetto. Il ruolo dell’ottico e dell’optometrista è quello di attuare azioni di promozione della salute, di compiere misure di prevenzione primaria e di saper individuare i segni tipici della patologia, in modo tale da invitare il soggetto a rivolgersi ad un medico professionista se in presenza di segni sospetti (prevenzione secondaria). Lo scopo della tesi, quindi, è dimostrare come i fattori individuali (la genetica, il genere, l’età, l’alimentazione) e i fattori ambientali (i raggi UV) possono influenzare l’insorgenza e la progressione della cataratta. I risultati di questo studio, tramite ricerche in letteratura, indicano cosa possono fare l’ottico e l’optometrista tramite azioni di promozione della salute e di prevenzione primaria di primo e secondo livello con attività di eduzione alla salute. L’elaborato è stato svolto usando principalmente libri universitari inerenti all’anatomia e alla patologia dell’occhio e dei suoi annessi, in particolare alle affezioni che colpiscono il cristallino. La ricerca in letteratura, inoltre, è stata eseguita utilizzando motori di ricerca online, tra i quali Epicentro.it, Optometry and Vision Science, articoli e riviste scientifiche inerenti all’argomento in esame. Il materiale oggetto di studio è stato selezionato in base all’inerenza con l’argomento trattato e all’anno di pubblicazione, dando più rilevanza agli articoli e ai libri pubblicati più recentemente.
2019-04
55
health promotions; risk factors; cataract; opacification; epidemiology; prevalence; incidence; age-related cataract, cristallyne; lens.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/27439