La visione dei colori è un fenomeno complesso alla quale partecipano numerosi fattori di tipo fisico, fisiologico e psicologico. Non tutte le persone percepiscono il colore allo stesso modo, infatti, per circa l’8% degli uomini e lo 0,4% delle donne questa esperienza è preclusa parzialmente o totalmente. In questo elaborato si sono analizzate le varie tipologie di discromatopsie, da quelle ereditarie a quelle acquisite, dalle forme più lievi a quelle più gravi ed i relativi test diagnostici. Si sono analizzate, inoltre, le difficoltà che le persone con tale deficit incontrano nella vita quotidiana e in ambito lavorativo. Per limitare tali svantaggi si sono ricercate delle strategie compensative mediante l’uso di filtri colorati selettivi, sotto forma di lenti oftalmiche e di lenti a contatto. L’obiettivo principale dei filtri colorati è quello di assorbire determinate lunghezze d’onda permettendo di discriminare meglio i colori, modificando la percezione, la saturazione, la tonalità e la luminosità dello stimolo. Gli studi presi in considerazione confermano che l’uso di questi filtri permette la discriminazione dei colori, prima non distinti, migliorando in questo modo la percezione cromatica soggettiva, incrementando la performance ai test, in particolare quello di Ishihara e, in generale, migliorano la qualità della vita dei soggetti affetti da discromatopsia. Sebbene i risultati raggiunti grazie all’uso dei filtri colorati siano notevoli, la ricerca punta continuamente a migliorare e progettare dispositivi sempre più all’avanguardia e ad aprire nuovi orizzonti grazie alla terapia genica.

La percezione cromatica e le discromatopsie Colour Perception and its Impairments: Dyschromatopsia

Beltramello, Laura
2018/2019

Abstract

La visione dei colori è un fenomeno complesso alla quale partecipano numerosi fattori di tipo fisico, fisiologico e psicologico. Non tutte le persone percepiscono il colore allo stesso modo, infatti, per circa l’8% degli uomini e lo 0,4% delle donne questa esperienza è preclusa parzialmente o totalmente. In questo elaborato si sono analizzate le varie tipologie di discromatopsie, da quelle ereditarie a quelle acquisite, dalle forme più lievi a quelle più gravi ed i relativi test diagnostici. Si sono analizzate, inoltre, le difficoltà che le persone con tale deficit incontrano nella vita quotidiana e in ambito lavorativo. Per limitare tali svantaggi si sono ricercate delle strategie compensative mediante l’uso di filtri colorati selettivi, sotto forma di lenti oftalmiche e di lenti a contatto. L’obiettivo principale dei filtri colorati è quello di assorbire determinate lunghezze d’onda permettendo di discriminare meglio i colori, modificando la percezione, la saturazione, la tonalità e la luminosità dello stimolo. Gli studi presi in considerazione confermano che l’uso di questi filtri permette la discriminazione dei colori, prima non distinti, migliorando in questo modo la percezione cromatica soggettiva, incrementando la performance ai test, in particolare quello di Ishihara e, in generale, migliorano la qualità della vita dei soggetti affetti da discromatopsia. Sebbene i risultati raggiunti grazie all’uso dei filtri colorati siano notevoli, la ricerca punta continuamente a migliorare e progettare dispositivi sempre più all’avanguardia e ad aprire nuovi orizzonti grazie alla terapia genica.
2018-09
52
discromatopsie, test, filtri colorati, lenti X-Chrom, lenti ChromaGen, terapia genica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/28291