SCOPO: questo elaborato ha ricercato i fattori predisponenti la cheratite microbica, in portatori di lenti a contatto. MATERIALI E METODI: lo studio è stato svolto presso la sede ospedaliera di Ravenna dell'AUSL Romagna e lo studio optometrico 'Studio Optica' di Gheller Pietro. I pazienti presi in riferimento, tutti affetti da cheratite microbica, sono stati 103 e colti in un periodo che va da marzo 2015 a luglio 2018. Di questi 103 pazienti totali è stato possibile entrare in contatto con 74. E' stata eseguita in primo luogo un'analisi epidemiologica ed eziologica, attribuendo particolare importanza all'incidenza della cheratite microbica indotta da lenti a contatto; curioso da notare anche l'aspetto percentuale di cheratite causata da lenti a contatto terapeutiche post trapianto. La somministrazione del questionario è stata realizzata solo ai portatori di lenti a contatto al fine di rilevare gli elementi di rischio inclusi nella tipologia, nell'uso, nella gestione e nella manutenzione delle lenti a contatto e nell'igiene. RISULTATI: rispetto i 74 casi di cheratite microbica contattati, 16 sono stati determinati da una cattiva compliance, manutenzione e uso delle lenti a contatto. E' stata confermata la scarsa incidenza di cheratite microbica sulle lenti RGP, diversamente dai molteplici casi di lenti morbide, di cui alcune monouso. E' rimasto evidente fattore di rischio l'uso eccessivo delle lenti: quasi tutti i portatori hanno dischiarato di usare le lenti tutto il giorno e tutti i giorni. Quasi la metà dei casi invece non ha rispettato le tempistiche di sostituzione delle lenti, rinnovandole oltre la scadenza (tra questi vi è stato qualche caso di lente monouso). A livello di manutenzione, la maggior parte del campione si è affidato alla semplice soluzione unica. Di rilievo il dato sull'esposizione all'acqua: 1 solo portatore ne ha evitato il contatto. Non sono poche le persone che hanno ignorato i controlli sia dall'ottico e sia dall'oculista, aumentando così il rischio della propria salute oculare. Sono stati evidenziati, tuttavia, degli elementi positivi: quasi tutti i pazienti non hanno fatto uso di lenti durante le ore di sonno. CONCLUSIONI: seppur di incidenza medio-bassa, le lenti a contatto hanno svolto il loro ruolo nella genesi della cheratite microbica. La causa non sono state le lenti a contatto, ma l'inadeguata gestione e cura che i portatori hanno tenuto. Ci sono stati casi di professionisti, in ambito contattologico, che possono aver lavorato in maniera approssimativa. La lente morbida multiuso è rimasta tra le lenti più preddisposte a tale complicanza.

Cheratite microbica e lenti a contatto – studio su campo Microbial keratitis and contact lenses – field of study

Cautis, Eduard
2018/2019

Abstract

SCOPO: questo elaborato ha ricercato i fattori predisponenti la cheratite microbica, in portatori di lenti a contatto. MATERIALI E METODI: lo studio è stato svolto presso la sede ospedaliera di Ravenna dell'AUSL Romagna e lo studio optometrico 'Studio Optica' di Gheller Pietro. I pazienti presi in riferimento, tutti affetti da cheratite microbica, sono stati 103 e colti in un periodo che va da marzo 2015 a luglio 2018. Di questi 103 pazienti totali è stato possibile entrare in contatto con 74. E' stata eseguita in primo luogo un'analisi epidemiologica ed eziologica, attribuendo particolare importanza all'incidenza della cheratite microbica indotta da lenti a contatto; curioso da notare anche l'aspetto percentuale di cheratite causata da lenti a contatto terapeutiche post trapianto. La somministrazione del questionario è stata realizzata solo ai portatori di lenti a contatto al fine di rilevare gli elementi di rischio inclusi nella tipologia, nell'uso, nella gestione e nella manutenzione delle lenti a contatto e nell'igiene. RISULTATI: rispetto i 74 casi di cheratite microbica contattati, 16 sono stati determinati da una cattiva compliance, manutenzione e uso delle lenti a contatto. E' stata confermata la scarsa incidenza di cheratite microbica sulle lenti RGP, diversamente dai molteplici casi di lenti morbide, di cui alcune monouso. E' rimasto evidente fattore di rischio l'uso eccessivo delle lenti: quasi tutti i portatori hanno dischiarato di usare le lenti tutto il giorno e tutti i giorni. Quasi la metà dei casi invece non ha rispettato le tempistiche di sostituzione delle lenti, rinnovandole oltre la scadenza (tra questi vi è stato qualche caso di lente monouso). A livello di manutenzione, la maggior parte del campione si è affidato alla semplice soluzione unica. Di rilievo il dato sull'esposizione all'acqua: 1 solo portatore ne ha evitato il contatto. Non sono poche le persone che hanno ignorato i controlli sia dall'ottico e sia dall'oculista, aumentando così il rischio della propria salute oculare. Sono stati evidenziati, tuttavia, degli elementi positivi: quasi tutti i pazienti non hanno fatto uso di lenti durante le ore di sonno. CONCLUSIONI: seppur di incidenza medio-bassa, le lenti a contatto hanno svolto il loro ruolo nella genesi della cheratite microbica. La causa non sono state le lenti a contatto, ma l'inadeguata gestione e cura che i portatori hanno tenuto. Ci sono stati casi di professionisti, in ambito contattologico, che possono aver lavorato in maniera approssimativa. La lente morbida multiuso è rimasta tra le lenti più preddisposte a tale complicanza.
2018-09
59
cheratite microbica, infezione corneale, infiltrato corneale, lenti a contatto
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/28295