ABSTRACT: OBIETTIVO: il fine di questo elaborato è quello di ricercare attraverso un’analisi comparativa, analogie e differenze tra diversi dispositivi telescopici a disposizione del soggetto ipovedente, che nel corso degli anni hanno subito continue modificazioni e perfezionamenti. Successivamente, è stato importante valutare per ogni singolo sistema telescopico analizzato l’influenza e i cambiamenti che comporta in termini di campo visivo, acuità visiva, accomodazione, movimenti della testa e percezione della profondità. MATERIALI E METODI: per lo svolgimento di questo lavoro è stata condotta una ricerca bibliografica sul portale scientifico PubMed, per ogni dispositivo telescopico studiato sono stati revisionati 4-5 articoli, i quali rimandavano successivamente ad altre pubblicazioni, che una volta revisionate, hanno reso l’elaborato maggiormente completo e ricco di spunti. I testi selezionati sono compresi in uno spazio temporale che inizia nei primi anni 90’ e arriva fino ad oggi. Per ogni studio analizzato, la ricerca si è concentrata principalmente sui seguenti parametri: descrizione del sistema telescopico, applicazione del sistema, restrizione del campo visivo, difficoltà nell’utilizzo a distanza ravvicinata, movimenti della testa e degli occhi. DISCUSSIONE: ogni sistema telescopico fornisce benefici al soggetto ipovedente in quanto, a seconda dell’ingrandimento utilizzato, permette un miglioramento dell’acuità visiva e lo svolgimento di normali attività della vita quotidiana. Il compromesso principale affinché si concretizzi questo beneficio, però, è una netta riduzione del campo visivo, notabile in ogni tipo di sistema telescopico analizzato. Al soggetto, inoltre, risulterà difficile l’utilizzo di questo ausilio ottico per la visione prossimale, perché la richiesta accomodativa è notevolmente più elevata nel telescopio rispetto agli occhiali. Infine, nello svolgimento del terzo capitolo sono emersi altri svantaggi riguardanti i movimenti della testa e degli occhi e la percezione della profondità: questi limiti del dispositivo cambiano a seconda della tipologia dello stesso. CONCLUSIONI: si evince chiaramente che la preparazione e collaborazione del paziente sono elementi fondamentali per il corretto utilizzo del sistema telescopico, che lo stesso deve essere al corrente degli svantaggi relativi al campo visivo, all’accomodazione, ai movimenti della testa e alla percezione della profondità. È importante, inoltre, proseguire il trattamento dell’ipovedente con percorsi di follow-up anche dopo la prescrizione del dispositivo telescopico, con lo scopo di perfezionare l’applicazione. È importante anche valutare con il soggetto i miglioramenti che il sistema ingrandente porta nella quotidianità, confrontandoli con i compromessi necessari da accettare affinché il dispositivo svolga la sua funzione.

Confronto tra sistemi telescopici come ausili correttivi in supporto alla condizione visiva del soggetto ipovedente

Sagui, Enrico
2021/2022

Abstract

ABSTRACT: OBIETTIVO: il fine di questo elaborato è quello di ricercare attraverso un’analisi comparativa, analogie e differenze tra diversi dispositivi telescopici a disposizione del soggetto ipovedente, che nel corso degli anni hanno subito continue modificazioni e perfezionamenti. Successivamente, è stato importante valutare per ogni singolo sistema telescopico analizzato l’influenza e i cambiamenti che comporta in termini di campo visivo, acuità visiva, accomodazione, movimenti della testa e percezione della profondità. MATERIALI E METODI: per lo svolgimento di questo lavoro è stata condotta una ricerca bibliografica sul portale scientifico PubMed, per ogni dispositivo telescopico studiato sono stati revisionati 4-5 articoli, i quali rimandavano successivamente ad altre pubblicazioni, che una volta revisionate, hanno reso l’elaborato maggiormente completo e ricco di spunti. I testi selezionati sono compresi in uno spazio temporale che inizia nei primi anni 90’ e arriva fino ad oggi. Per ogni studio analizzato, la ricerca si è concentrata principalmente sui seguenti parametri: descrizione del sistema telescopico, applicazione del sistema, restrizione del campo visivo, difficoltà nell’utilizzo a distanza ravvicinata, movimenti della testa e degli occhi. DISCUSSIONE: ogni sistema telescopico fornisce benefici al soggetto ipovedente in quanto, a seconda dell’ingrandimento utilizzato, permette un miglioramento dell’acuità visiva e lo svolgimento di normali attività della vita quotidiana. Il compromesso principale affinché si concretizzi questo beneficio, però, è una netta riduzione del campo visivo, notabile in ogni tipo di sistema telescopico analizzato. Al soggetto, inoltre, risulterà difficile l’utilizzo di questo ausilio ottico per la visione prossimale, perché la richiesta accomodativa è notevolmente più elevata nel telescopio rispetto agli occhiali. Infine, nello svolgimento del terzo capitolo sono emersi altri svantaggi riguardanti i movimenti della testa e degli occhi e la percezione della profondità: questi limiti del dispositivo cambiano a seconda della tipologia dello stesso. CONCLUSIONI: si evince chiaramente che la preparazione e collaborazione del paziente sono elementi fondamentali per il corretto utilizzo del sistema telescopico, che lo stesso deve essere al corrente degli svantaggi relativi al campo visivo, all’accomodazione, ai movimenti della testa e alla percezione della profondità. È importante, inoltre, proseguire il trattamento dell’ipovedente con percorsi di follow-up anche dopo la prescrizione del dispositivo telescopico, con lo scopo di perfezionare l’applicazione. È importante anche valutare con il soggetto i miglioramenti che il sistema ingrandente porta nella quotidianità, confrontandoli con i compromessi necessari da accettare affinché il dispositivo svolga la sua funzione.
2021-07
55
Ipovisione, telescopio, lenti a contatto, lenti intraoculari, galileiano, kepleriano, ingrandimento, campo visivo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/28717