Il presente progetto di tesi tratta il ruolo degli uccelli migratori nella diffusione delle zecche e nella disseminazione dei patogeni ad esse associati, nel Nord-Est Italia. In questa zona infatti, ed in particolare in Friuli Venezia Giulia, le malattie zoonosiche trasmesse da zecche hanno assunto importanza crescente, dal momento che si riscontrano frequentemente casi di malattia dovuta a TBDs nell’uomo. Si è deciso di indagare due agenti infettivi trasmessi da zecche, ovvero Borrelia spp. e tick-borne encephalitis virus, responsabili rispettivamente della malattia di Lyme e dell’encefalite virale da zecche, che sono entrambe malattie endemiche in Friuli Venezia Giulia. L’obiettivo era quello di capire se, e in che termini, gli uccelli migratori possano effettivamente contribuire all’epidemiologia di questi due patogeni. Le zecche sono state prelevate dalle specie avicole migratorie durante le procedure di inanellamento svolte nella stazione Malga Confin, situata nelle Prealpi Giulie, tra settembre e novembre del 2019 e del 2020; questo periodo corrisponde al passaggio autunnale degli uccelli migratori intrapaleartici che seguono la rotta europea Nord-Est Sud-Ovest, in direzione Sud-Ovest. Le zecche sono state poi identificate morfologicamente allo stereomicroscopio e microscopio. La ricerca di Borrelia spp. e TBEV è stata realizzata con metodiche biomolecolari di real-time PCR e PCR. Durante l’inanellamento di 3414 esemplari totali, sono state prelevate ed in un secondo momento analizzate 209 zecche albergate da 88 uccelli, appartenenti a 8 specie migratorie diverse; tutte le zecche appartenevano alla specie I. ricinus, eccetto una I. frontalis prelevata da un pettirosso (Erithacus rubecula) e una I. acuminatus prelevata da un tordo sassello (Turdus iliacus). I risultati hanno evidenziato come gli uccelli migratori siano generalmente poco infestati dalle zecche (2,58%), ma quasi la metà di esse (48,8%) siano positive a Borrelia spp. Gli uccelli del genere Turdus (Turdus merula, Turdus iliacus e Turdus philomelos) sono risultati i più infestati e quelli che albergano la maggior parte delle zecche positive. Il sequenziamento di Borrelia spp. ha identificato 4 genospecie: la più prevalente è B. garinii, specie neurotropa classificata dall’ECDC come una delle principali responsabili di borreliosi di Lyme nell’uomo, seguita da B. valaisiana, B. afzelii e B. miyamotoi. Non sono state invece evidenziate positività per il TBEV. Il confronto di questi risultati con quelli riportati in letteratura ha permesso di sviluppare alcune considerazioni sul ruolo epidemiologico delle varie specie di uccelli migratori e sulla loro capacità di diffusione degli agenti infettivi indagati, sia a livello dell’area del campionamento, sia a livello più ampio, in relazione all’arco alpino e ai paesi europei attraversati dalla stessa rotta migratoria.
Borrelia spp. e tick-borne encephalitis virus in zecche prelevate da uccelli migratori in Nord-Est Italia
Grillo, Sofia
2021/2022
Abstract
Il presente progetto di tesi tratta il ruolo degli uccelli migratori nella diffusione delle zecche e nella disseminazione dei patogeni ad esse associati, nel Nord-Est Italia. In questa zona infatti, ed in particolare in Friuli Venezia Giulia, le malattie zoonosiche trasmesse da zecche hanno assunto importanza crescente, dal momento che si riscontrano frequentemente casi di malattia dovuta a TBDs nell’uomo. Si è deciso di indagare due agenti infettivi trasmessi da zecche, ovvero Borrelia spp. e tick-borne encephalitis virus, responsabili rispettivamente della malattia di Lyme e dell’encefalite virale da zecche, che sono entrambe malattie endemiche in Friuli Venezia Giulia. L’obiettivo era quello di capire se, e in che termini, gli uccelli migratori possano effettivamente contribuire all’epidemiologia di questi due patogeni. Le zecche sono state prelevate dalle specie avicole migratorie durante le procedure di inanellamento svolte nella stazione Malga Confin, situata nelle Prealpi Giulie, tra settembre e novembre del 2019 e del 2020; questo periodo corrisponde al passaggio autunnale degli uccelli migratori intrapaleartici che seguono la rotta europea Nord-Est Sud-Ovest, in direzione Sud-Ovest. Le zecche sono state poi identificate morfologicamente allo stereomicroscopio e microscopio. La ricerca di Borrelia spp. e TBEV è stata realizzata con metodiche biomolecolari di real-time PCR e PCR. Durante l’inanellamento di 3414 esemplari totali, sono state prelevate ed in un secondo momento analizzate 209 zecche albergate da 88 uccelli, appartenenti a 8 specie migratorie diverse; tutte le zecche appartenevano alla specie I. ricinus, eccetto una I. frontalis prelevata da un pettirosso (Erithacus rubecula) e una I. acuminatus prelevata da un tordo sassello (Turdus iliacus). I risultati hanno evidenziato come gli uccelli migratori siano generalmente poco infestati dalle zecche (2,58%), ma quasi la metà di esse (48,8%) siano positive a Borrelia spp. Gli uccelli del genere Turdus (Turdus merula, Turdus iliacus e Turdus philomelos) sono risultati i più infestati e quelli che albergano la maggior parte delle zecche positive. Il sequenziamento di Borrelia spp. ha identificato 4 genospecie: la più prevalente è B. garinii, specie neurotropa classificata dall’ECDC come una delle principali responsabili di borreliosi di Lyme nell’uomo, seguita da B. valaisiana, B. afzelii e B. miyamotoi. Non sono state invece evidenziate positività per il TBEV. Il confronto di questi risultati con quelli riportati in letteratura ha permesso di sviluppare alcune considerazioni sul ruolo epidemiologico delle varie specie di uccelli migratori e sulla loro capacità di diffusione degli agenti infettivi indagati, sia a livello dell’area del campionamento, sia a livello più ampio, in relazione all’arco alpino e ai paesi europei attraversati dalla stessa rotta migratoria.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/28733