L'elaborato analizza la serie Netflix "BoJack Horseman" (2014-2020), creata da Raphael Bob-Waksberg e Lisa Hanawalt, per la casa di produzione Tornante. Il protagonista è un cavallo antropomorfo, ex celebrità degli anni Novanta del Novecento divenuto famoso grazie alla sitcom "Horsin' Around", che conduce una vita di eccessi e condotte moralmente discutibili. La Los Angeles dove vive il cavallo si presenta come una metafora della Hollywood cinica e dedita al capitalismo, dove le star come BoJack vengono sfruttate al pari di merce in vendita. Attraverso un'analisi della struttura e dei temi della serie, sono stati selezionati alcuni episodi sintomatici per la polemica contro la 'macchina dello spettacolo' che li caratterizza, in una eco delle invettive lanciate da Guy Ernest Debord in "La società dello spettacolo". L'elaborato si focalizza sulle argomentazioni della polemica, che non si limita a mostrare gli effetti di vite prive di valori morali ma mette in relazione questa condotta con un sistema mediale che a sua volta e non di rado cannibalizza tematiche sociali per alimentare il proprio meccanismo capitalistico, disprezzando la sensibilità dei singoli individui. Nell'interrogare il funzionamento di tale impianto di denuncia ci si è concentrati su alcuni motivi quali la manipolazione della verità da parte dei media tradizionali, la figura debordiana della "vedette", le dinamiche relazionali tra individui alienati in una società dipendente dall'immagine. Nell'ultima parte dell'elaborato, si prende in esame l'arena mediale costruita attorno alla webserie. In accordo col panorama mediatico attuale caratterizzato fortemente da dinamiche di partecipazione e interazione, si guarda all'attività dei fan rispetto al prodotto audiovisivo e in particolare alla rielaborazione, creazione di contenuti nonché all'azione informativa condotta con modalità condivisa. In conclusione, si analizza l'episodio speciale di Natale della serie con specifica attenzione alle modalità con cui mira, fruendo in parallelo dei contenuti dislocati sui social, a creare un rapporto tra la realtà dello spettatore e l'universo diegetico del protagonista in una sorta di ibridazione tra il proprio mondo e il nostro.
BoJack Horseman: un antieroe nella Società dello Spettacolo
ZANINI, BEATRICE
2021/2022
Abstract
L'elaborato analizza la serie Netflix "BoJack Horseman" (2014-2020), creata da Raphael Bob-Waksberg e Lisa Hanawalt, per la casa di produzione Tornante. Il protagonista è un cavallo antropomorfo, ex celebrità degli anni Novanta del Novecento divenuto famoso grazie alla sitcom "Horsin' Around", che conduce una vita di eccessi e condotte moralmente discutibili. La Los Angeles dove vive il cavallo si presenta come una metafora della Hollywood cinica e dedita al capitalismo, dove le star come BoJack vengono sfruttate al pari di merce in vendita. Attraverso un'analisi della struttura e dei temi della serie, sono stati selezionati alcuni episodi sintomatici per la polemica contro la 'macchina dello spettacolo' che li caratterizza, in una eco delle invettive lanciate da Guy Ernest Debord in "La società dello spettacolo". L'elaborato si focalizza sulle argomentazioni della polemica, che non si limita a mostrare gli effetti di vite prive di valori morali ma mette in relazione questa condotta con un sistema mediale che a sua volta e non di rado cannibalizza tematiche sociali per alimentare il proprio meccanismo capitalistico, disprezzando la sensibilità dei singoli individui. Nell'interrogare il funzionamento di tale impianto di denuncia ci si è concentrati su alcuni motivi quali la manipolazione della verità da parte dei media tradizionali, la figura debordiana della "vedette", le dinamiche relazionali tra individui alienati in una società dipendente dall'immagine. Nell'ultima parte dell'elaborato, si prende in esame l'arena mediale costruita attorno alla webserie. In accordo col panorama mediatico attuale caratterizzato fortemente da dinamiche di partecipazione e interazione, si guarda all'attività dei fan rispetto al prodotto audiovisivo e in particolare alla rielaborazione, creazione di contenuti nonché all'azione informativa condotta con modalità condivisa. In conclusione, si analizza l'episodio speciale di Natale della serie con specifica attenzione alle modalità con cui mira, fruendo in parallelo dei contenuti dislocati sui social, a creare un rapporto tra la realtà dello spettatore e l'universo diegetico del protagonista in una sorta di ibridazione tra il proprio mondo e il nostro.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/29015