Background: La dislessia evolutiva è un disturbo dell’apprendimento che impedisce a soggetti, intellettivamente normodotati, di automatizzare la lettura e quindi di renderla sciolta e scorrevole. Nel corso della vita può avere conseguenze negative compresi il raggiungimento di un livello scolastico inferiore, più alti tassi di disoccupazione e sotto-occupazione. I caratteristici deficit neuropsicologici del disturbo permangono anche in età adulta, consentendo di differenziare soggetti con dislessia dagli altri. Obiettivi: Lo scopo di questa revisione sistematica è quello di determinare l’impatto della dislessia in età adulta, in particolare nel mondo del lavoro. Abbiamo cercato di indagare i seguenti quesiti di ricerca: a. Gli adulti con dislessia hanno più difficoltà sul lavoro rispetto ai loro colleghi? b. La dislessia in ambito lavorativo è un fattore negativo? c. Quanto incide sulla vita professionale una diagnosi di dislessia? Metodi: La revisione sistematica è stata scelta come metodo d’indagine in quanto “gold-standard” per sintetizzare la letteratura disponibile. Sono stati reclutati gli studi che si focalizzano sull’inserimento lavorativo dei soggetti adulti con diagnosi di dislessia. La ricerca è stata limitata a studi primari pubblicati dal 1990 in lingua inglese. Vista l’interdisciplinarietà dell’ambito di indagine, gli studi rilevanti sono stati identificati attraverso la ricerca in due banche dati bibliografiche, PubMed e PsycINFO, scelte in base alla loro area di riferimento (medica e psicologica). Ulteriori studi sono stati aggiunti dalla bibliografia di una revisione sistematica precedente. Gli studi identificati sono stati indicizzati in un database e analizzati da tre giudici indipendenti. Gli studi inclusi nella sintesi qualitativa sono stati codificati attraverso schede che ne sintetizzano i dati rilevanti. Risultati: Dalla ricerca nelle banche dati bibliografiche e dalla letteratura grigia sono stati identificati un totale di 273 studi. Dopo l’eliminazione dei titoli doppi, sono passati allo screening di titolo ed abstract da parte dei tre giudici, un totale di 208 studi. Alla fine del processo 27 titoli sono stati inclusi nella sintesi. Conclusioni: In questa revisione della letteratura abbiamo analizzato una grande eterogeneità di studi che ci hanno permesso di avere uno sguardo ampio su diversi aspetti della partecipazione al lavoro da parte di adulti dislessici. Tra i fattori riguardanti l’inserimento lavorativo, abbiamo riscontrato tassi più elevati di disoccupazione correlati a livelli di istruzione inferiori rispetto ai pari. I deficit di lettura permangono in età adulta, e molti partecipanti riferiscono difficoltà a ottenere e a mantenere un lavoro a causa della dislessia. Riguardo le scelte occupazionali sembra che gli individui con dislessia abbiano molte meno probabilità dei pari di essere coinvolti in professioni che si centrano su scienza/informatica, gestione e finanza. Hanno invece più probabilità di essere coinvolti in professioni manuali o orientate alle persone. Lo status socioeconomico è un’altra variabile che influisce in maniera significativa sui problemi di diagnosi, esperienze educative e occupazionali. L’accettazione e la consapevolezza di sé possono aiutare una persona con dislessia a riconoscere i punti di forza, valutare accuratamente i limiti e trovare strategie appropriate per raggiungere gli obiettivi personali. Una grande rilevanza è stata data alle strategie di coping e compensazione adottate dai soggetti dislessici per far fronte alle sfide quotidiane. Il sostegno sociale sembrerebbe essere un altro fattore chiave. Molto spesso si ha a che fare con superiori e colleghi che non sono sufficientemente informati sui DSA. L’ignoranza porta alla diffidenza, e quindi a situazioni e ambienti ostili. Emerge quindi la necessità di sensibilizzare non sono i caregivers, ma chiunque abbia a che fare con persone con DSA.

Dislessia e inserimento lavorativo: una revisione sistematica della letteratura

GIANGIACOMI, AGNESE
2020/2021

Abstract

Background: La dislessia evolutiva è un disturbo dell’apprendimento che impedisce a soggetti, intellettivamente normodotati, di automatizzare la lettura e quindi di renderla sciolta e scorrevole. Nel corso della vita può avere conseguenze negative compresi il raggiungimento di un livello scolastico inferiore, più alti tassi di disoccupazione e sotto-occupazione. I caratteristici deficit neuropsicologici del disturbo permangono anche in età adulta, consentendo di differenziare soggetti con dislessia dagli altri. Obiettivi: Lo scopo di questa revisione sistematica è quello di determinare l’impatto della dislessia in età adulta, in particolare nel mondo del lavoro. Abbiamo cercato di indagare i seguenti quesiti di ricerca: a. Gli adulti con dislessia hanno più difficoltà sul lavoro rispetto ai loro colleghi? b. La dislessia in ambito lavorativo è un fattore negativo? c. Quanto incide sulla vita professionale una diagnosi di dislessia? Metodi: La revisione sistematica è stata scelta come metodo d’indagine in quanto “gold-standard” per sintetizzare la letteratura disponibile. Sono stati reclutati gli studi che si focalizzano sull’inserimento lavorativo dei soggetti adulti con diagnosi di dislessia. La ricerca è stata limitata a studi primari pubblicati dal 1990 in lingua inglese. Vista l’interdisciplinarietà dell’ambito di indagine, gli studi rilevanti sono stati identificati attraverso la ricerca in due banche dati bibliografiche, PubMed e PsycINFO, scelte in base alla loro area di riferimento (medica e psicologica). Ulteriori studi sono stati aggiunti dalla bibliografia di una revisione sistematica precedente. Gli studi identificati sono stati indicizzati in un database e analizzati da tre giudici indipendenti. Gli studi inclusi nella sintesi qualitativa sono stati codificati attraverso schede che ne sintetizzano i dati rilevanti. Risultati: Dalla ricerca nelle banche dati bibliografiche e dalla letteratura grigia sono stati identificati un totale di 273 studi. Dopo l’eliminazione dei titoli doppi, sono passati allo screening di titolo ed abstract da parte dei tre giudici, un totale di 208 studi. Alla fine del processo 27 titoli sono stati inclusi nella sintesi. Conclusioni: In questa revisione della letteratura abbiamo analizzato una grande eterogeneità di studi che ci hanno permesso di avere uno sguardo ampio su diversi aspetti della partecipazione al lavoro da parte di adulti dislessici. Tra i fattori riguardanti l’inserimento lavorativo, abbiamo riscontrato tassi più elevati di disoccupazione correlati a livelli di istruzione inferiori rispetto ai pari. I deficit di lettura permangono in età adulta, e molti partecipanti riferiscono difficoltà a ottenere e a mantenere un lavoro a causa della dislessia. Riguardo le scelte occupazionali sembra che gli individui con dislessia abbiano molte meno probabilità dei pari di essere coinvolti in professioni che si centrano su scienza/informatica, gestione e finanza. Hanno invece più probabilità di essere coinvolti in professioni manuali o orientate alle persone. Lo status socioeconomico è un’altra variabile che influisce in maniera significativa sui problemi di diagnosi, esperienze educative e occupazionali. L’accettazione e la consapevolezza di sé possono aiutare una persona con dislessia a riconoscere i punti di forza, valutare accuratamente i limiti e trovare strategie appropriate per raggiungere gli obiettivi personali. Una grande rilevanza è stata data alle strategie di coping e compensazione adottate dai soggetti dislessici per far fronte alle sfide quotidiane. Il sostegno sociale sembrerebbe essere un altro fattore chiave. Molto spesso si ha a che fare con superiori e colleghi che non sono sufficientemente informati sui DSA. L’ignoranza porta alla diffidenza, e quindi a situazioni e ambienti ostili. Emerge quindi la necessità di sensibilizzare non sono i caregivers, ma chiunque abbia a che fare con persone con DSA.
2020
Dyslexia and work placement: a systematic review of the literature
Dyslexia
Work
Adulthood
Employ
Work partecipation
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/29141