La presa in carico logopedica del paziente pediatrico con tumore testa-collo: analisi della letteratura

INTRODUZIONE: Sebbene il cancro pediatrico della testa e del collo sia relativamente raro, i tassi di incidenza e di sopravvivenza sono in aumento. I pazienti possono necessitare di interventi riabilitativi per la gestione di un’ampia gamma di sintomi ed esiti dovuti al tumore stesso, alla chirurgia o alle terapie antitumorali; in particolare i pazienti con tumore della testa e del collo (HNC) presentano alti tassi di incidenza di disfagia. In letteratura non sono presenti attualmente linee guida per la gestione della disfagia nei pazienti pediatrici con HNC. Questa tesi si propone di fornire un punto di partenza per lo sviluppo di indicazioni per la presa in carico logopedica per la disfagia di questa popolazione di pazienti. MATERIALI E METODI: È stata condotta una revisione della letteratura nei databases digitali Cochrane, Google Scholar, PubMed e PMC tramite parole chiave: cancer, dysphagia, children. Gli articoli sono stati selezionati tramite i criteri di inclusione ed esclusione. RISULTATI: Sono stati inclusi 23 articoli che indagano le tempistiche e le modalità di intervento logopedico nei pazienti pediatrici oncologici. I dati in letteratura evidenziano l’importanza di un intervento logopedico continuo e precoce. È ribadita l’importanza di una valutazione precoce e periodica e la programmazione di una gestione a lungo termine con interventi di follow-up. Il logopedista agisce in collaborazione con i membri del team multidisciplinare e gli interventi devono essere discussi in equipe, soprattutto per pazienti con quadro clinico-ematologico non ottimale. Gli interventi possono essere di tipo preventivo, restitutivo, compensativo o palliativo. Appaiono rilevanti gli interventi di pre-abilitazione/prevenzione per mitigare o prevenire la comparsa di disturbi. Inoltre assume importanza fondamentale per questa categoria di pazienti la collaborazione con i caregivers per l’individuazione precoce dei sintomi e la gestione degli stessi. È sottolineato, infine, che il logopedista ha un ruolo anche nella gestione dei sintomi nella fase terminale di vita nell’ottica delle cure palliative. CONCLUSIONE: Sebbene in letteratura pochi autori riportino dati sulla gestione logopedica dei pazienti pediatrici oncologici testa-collo, si desume che gli aspetti fondamentali per la presa in carico risultano essere un intervento sartoriale, precoce e continuo, che comprenda la gestione degli esiti a lungo termine, la realizzazione di interventi di prevenzione e preabilitazione e il coinvolgimento dei caregivers durante tutto il percorso dalla diagnosi al follow-up. Ulteriori studi sono necessari in merito alla tipologia di protocolli di valutazioni adatti, alle tempistiche di inizio e conclusione dell’intervento e alla presa in carico dei pazienti più piccoli. Risulta quindi fondamentale per ogni logopedista che si approccia a questa tipologia di pazienti partire da quelle che sono le evidenze emerse dalla letteratura per poter poi intervenire ad hoc nella presa in carico.