Background. Il paziente psichiatrico, a causa della sua condizione patologica, presenta delle difficoltà ad ottenere autonomamente coscienza di malattia e a diventare, nell’immediato, “partecipante attivo” della sua condizione di salute, ad esempio, riuscendo ad identificare in tempi utili i segni e i sintomi che precedono una crisi. Generalmente nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) il trattamento è prevalentemente farmacologico, accompagnato da visite mediche e/o colloqui individuali effettuati su richiesta del paziente, in relazione ad acutizzazione della sintomatologia o per la condivisione del progetto di cura. Questo comporta che, sebbene il farmaco sia utile nella gestione dei sintomi, il paziente non sempre può essere stimolato ad acquisire consapevolezza e maggior autonomia sui problemi che insorgono prima o durante una crisi. Inoltre, spesso, il ricovero nel SPDC è, per il paziente, il punto di partenza di un percorso terapeutico-riabilitativo incentrato sulla propria salute mentale, mai attraversato prima. Può essere quindi un ambiente nuovo, dove ci si sente inesperti e spesso anche accompagnati da pregiudizi. Premesso questo, un valore aggiunto in un SPDC può essere quello di investire nell’attività di gruppo cognitivo-comportamentale\psicoeducativa manualizzata da Veltro et al. (2015), utilizzata come strumento di sensibilizzazione e consapevolizzazione da parte del paziente rispetto al suo stato di salute e ai motivi del ricovero, usufruire positivamente della convivenza in reparto con gli altri pazienti per scambio di idee, opinioni, saperi e vissuti. Inoltre, può essere di supporto all’equipe curante per conoscere al meglio possibile il paziente, trovando la strada terapeutica migliore, puntando anche su una migliore collaborazione consapevole del paziente stesso e a un miglior clima di reparto. Finalità e obiettivi. L’obiettivo di questa tesi è quello di indagare l’utilità della terapia cognitivo-comportamentale/psicoeducativa di gruppo implementata col metodo di Franco Veltro et al. (2015), nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC). Materiali e Metodi. Per la stesura dell’elaborato è stata condotta una ricerca in letteratura all’interno delle seguenti banche dati: PubMed, Trip DataBase, Cochrane Library, Cinhal, Cambridge University Press e La Rivista di Psichiatria online, applicando criteri precisi di selezione. Risultati. La ricerca ha permesso di individuare 7 articoli che hanno risposto ai criteri di inclusione stabiliti: 2 Trial Randomizzati Controllati , 2 studi di coorte prospettici e 3 studi di coorte retrospettivi. I risultati emersi dall’analisi dei documenti presi in esame dimostrano che vi è un miglior outcome (statisticamente significativi) per i pazienti ricoverati nei SPDC per quanto riguarda i seguenti indicatori di efficacia analizzati: • allontanamenti non concordati dal reparto; • riammissioni; • TSO nelle riammissioni; • atti di violenza e/o di aggressività; • contenzioni fisiche; • atmosfera di reparto; • soddisfazione dei pazienti; Conclusioni. Gli studi dimostrano che, con l’investimento nell’attività di gruppo con un approccio strutturato di tipo cognitivo-comportamentale/psicoeducativo si possono ottenere benefici per i pazienti e per il servizio che li ha in carico. Inoltre, agli infermieri può essere affidata la gestione dei gruppi, dopo un opportuno corso di formazione. È però consigliato vengano prodotti nuovi studi RCT di qualità, per valutare e confermare i benefici che l’attività di gruppo può portare in un reparto per acuti.

La terapia cognitivo-comportamentale di gruppo secondo il metodo di Franco Veltro presso i Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura. Revisione della letteratura.

GABAI, ELENA
2020/2021

Abstract

Background. Il paziente psichiatrico, a causa della sua condizione patologica, presenta delle difficoltà ad ottenere autonomamente coscienza di malattia e a diventare, nell’immediato, “partecipante attivo” della sua condizione di salute, ad esempio, riuscendo ad identificare in tempi utili i segni e i sintomi che precedono una crisi. Generalmente nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) il trattamento è prevalentemente farmacologico, accompagnato da visite mediche e/o colloqui individuali effettuati su richiesta del paziente, in relazione ad acutizzazione della sintomatologia o per la condivisione del progetto di cura. Questo comporta che, sebbene il farmaco sia utile nella gestione dei sintomi, il paziente non sempre può essere stimolato ad acquisire consapevolezza e maggior autonomia sui problemi che insorgono prima o durante una crisi. Inoltre, spesso, il ricovero nel SPDC è, per il paziente, il punto di partenza di un percorso terapeutico-riabilitativo incentrato sulla propria salute mentale, mai attraversato prima. Può essere quindi un ambiente nuovo, dove ci si sente inesperti e spesso anche accompagnati da pregiudizi. Premesso questo, un valore aggiunto in un SPDC può essere quello di investire nell’attività di gruppo cognitivo-comportamentale\psicoeducativa manualizzata da Veltro et al. (2015), utilizzata come strumento di sensibilizzazione e consapevolizzazione da parte del paziente rispetto al suo stato di salute e ai motivi del ricovero, usufruire positivamente della convivenza in reparto con gli altri pazienti per scambio di idee, opinioni, saperi e vissuti. Inoltre, può essere di supporto all’equipe curante per conoscere al meglio possibile il paziente, trovando la strada terapeutica migliore, puntando anche su una migliore collaborazione consapevole del paziente stesso e a un miglior clima di reparto. Finalità e obiettivi. L’obiettivo di questa tesi è quello di indagare l’utilità della terapia cognitivo-comportamentale/psicoeducativa di gruppo implementata col metodo di Franco Veltro et al. (2015), nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC). Materiali e Metodi. Per la stesura dell’elaborato è stata condotta una ricerca in letteratura all’interno delle seguenti banche dati: PubMed, Trip DataBase, Cochrane Library, Cinhal, Cambridge University Press e La Rivista di Psichiatria online, applicando criteri precisi di selezione. Risultati. La ricerca ha permesso di individuare 7 articoli che hanno risposto ai criteri di inclusione stabiliti: 2 Trial Randomizzati Controllati , 2 studi di coorte prospettici e 3 studi di coorte retrospettivi. I risultati emersi dall’analisi dei documenti presi in esame dimostrano che vi è un miglior outcome (statisticamente significativi) per i pazienti ricoverati nei SPDC per quanto riguarda i seguenti indicatori di efficacia analizzati: • allontanamenti non concordati dal reparto; • riammissioni; • TSO nelle riammissioni; • atti di violenza e/o di aggressività; • contenzioni fisiche; • atmosfera di reparto; • soddisfazione dei pazienti; Conclusioni. Gli studi dimostrano che, con l’investimento nell’attività di gruppo con un approccio strutturato di tipo cognitivo-comportamentale/psicoeducativo si possono ottenere benefici per i pazienti e per il servizio che li ha in carico. Inoltre, agli infermieri può essere affidata la gestione dei gruppi, dopo un opportuno corso di formazione. È però consigliato vengano prodotti nuovi studi RCT di qualità, per valutare e confermare i benefici che l’attività di gruppo può portare in un reparto per acuti.
2020
Cognitive-behavioural group therapy at the Psychiatric Diagnosis and Treatment Services (SPDC) according to the Franco Veltro method. A literature review.
SPDC
Group Therapy
Franco Veltro
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/29253