Strumenti innovativi per la Total Productive Maintenance. Il caso Lindt & Sprüngli Italia

Lindt & Sprüngli Italia, multinazionale specializzata nel settore della produzione e vendita di prodotti di cioccolato di lusso, dopo aver adottato la filosofia Lean con l’introduzione del metodo del Total Productive Maintenance in un’ottica di continuo miglioramento, pone davanti a sé continui nuovi traguardi da raggiungere. Per il raggiungimento di questi ultimi si rivela essenziale il miglioramento di tutto l’organico, tra cui l’efficientamento dell’area di manutenzione, una delle parti fondamentali all’interno dell’azienda, mediante l’adozione di nuove tecnologie caratterizzanti l’Industry 4.0, in particolare la realtà aumentata e gli smart glasses. Il presente elaborato, di fronte alle sfide appena descritte, intende quindi delineare un percorso che permetta e porti l’azienda ad avvicinarsi il più possibile alle stesse. Si è quindi partiti prendendo in considerazione la letteratura. Essa ha permesso di approfondire concetti rilevanti della filosofia Lean, della rivoluzione dell’Industry 4.0, della politica aziendale da adottare per una corretta gestione del cambiamento organizzativo e in particolare per facilitare l’accettazione della tecnologia, ossia l'introduzione degli smart glasses nelle attività manutentive. Quindi, una volta compresi gli elementi essenziali utili al miglioramento dell’efficienza - aumentare la polivalenza dei manutentori, ridurre dei tempi e costi degli interventi, aumentare il coinvolgimento del pilastro AM (Autonomous Maintenance) - si è ritenuto essenziale utilizzare le tecnologie appartenenti al mondo dell’Industry 4.0, tra cui la realtà aumentata per mezzo degli smart glasses, utili per la formazione, le chiamate con i manutentori interni e con i fornitori esterni. Mediante questo processo di analisi e l’impiego degli smart glasses è stato possibile vedere un aumento del numero di manutentori nelle zone di intervento, riduzione del numero di errori e dei tempi di set up, riduzione del tempo di intervento medio e di conseguenza un aumento dell’efficienza delle macchine, una riduzione del numero di chiamate a carico dei manutentori e riduzione dei costi legati ai fermo-macchina e alle trasferte per l’intervento dei fornitori esterni.