Background: thymic tumors are rare but the most frequent neoplasms of anterior mediastinum. The most represented are those with epithelial origin, such as thymomas, carcinomas and neuroendocrine tumors. Most thymomas have a slow growth and are often diagnosed in early stage, so they can be easily resecated in a radical way. Carcinomas and neuroendocrine tumors are less frequent but more aggressive and usually invade the surrounding structures or metastatize. Although in resectable tumors the surgical standard approach for thymectomy is median sternotomy, mininvasive surgery, and in paricular the robotic approach with Da Vinci System, proved itself to be a valid alternative. Objective: with this study we want to evaluate surgical and oncological outcomes of thymectomy in tre treatment of patients with thymic epithelial tumors and how the introduction of the robotic approach has influenced on surgical indications in these patients. Materials and methods: it is an observational retrospective study conducted on 342 patients with thymic epithelial tumor who underwent to thymectomy with robotic mininvasive approach or to other mininvasive approach or to open one between January 2002 to May 2021 in the Thoracic Surgery Unit of Padua University. To evaluate the surgical outcomes we analized the data about the surgery and the recover, whereas for oncologic results we based on ambulatorial visits or on telephonic interview to individuate the patients who had a recidive or died and for what reason. 4 Results: surgical outcomes were: intraoperative complications 9,0%; conversion necessity 9,8%; recidive rate 2,5% in a median follow-up of 57 (RQI 31-84); 5-year survival more than 95%; overall survival of 92,2%. Conclusions: with our study we demonstrated that the number of robotic operations has grown in an evident way for TET in I-II of Masaoka-Koga stage, whereas the open approach is reduced during the time. This was not observated for III-IV stage of Masaoka-Koga. Surgical outcomes were similar to other studies, while for oncologic results our study has the longer follow-up and showed a similar or better recidive rate of other studies

RIASSUNTO Presupposti dello studio: i tumori che originano nel timo sono rari ma comunque rappresentano le più frequenti neoplasie del mediastino anteriore. I più rappresentati sono quelli di origine epiteliale, come i timomi, i carcinomi e i tumori neuroendocrini. La maggior parte dei timomi ha una crescita lenta e viene spesso diagnosticata in stadio precoce, per cui viene facilmente resecata in modo radicale. I carcinomi e i tumori neuroendocrini sono meno frequenti ma più aggressivi e spesso invadono gli organi circostanti o metastatizzano. Nonostante nei tumori resecabili l’approccio chirurgico stantard per la timectomia rimanga la sternotomia mediana, la chirurgica mininvasiva, e in particolare l’approccio robotico con il Sistema Da Vinci, si è dimostrata una valida alternativa. Scopo dello studio: con questo studio vogliamo valutare gli esiti chirurgici ed oncologici della timectomia nel trattamento dei pazienti con tumori epiteliali del timo e come l’introduzione dell’approccio robotico abbia influito sulle indicazioni chirurgiche in questi pazienti. Materiali e metodi: è uno studio osservazionale retrospettivo condotto su 342 pazienti con tumore epiteliale del timo sottoposti a timectomia con approccio mininvasivo robotico oppure con altro approccio mininvasivo o open tra il gennaio 2002 e il maggio 2021 nell’Unità di Chirurgia Toracica dell’Università di Padova. Per la valutazione degli outcome chirurgici precoci abbiamo analizzato i dati relativi all’intervento e al ricovero, mentre per i risultati oncologici ci siamo basati sulle visite ambulatoriali o sui colloqui telefonici per individuare i pazienti che hanno avuto una recidiva di malattia o che sono deceduti e per quale causa. 2 Risultati: gli outcome chirurgici sono stati i seguenti: complicanze intraoperatorie 9,0%; necessità di conversione 9,8%; tasso di recidiva 2,5% in un follow-up mediano di 57 (RIQ 31-84); sopravvivenza a 5 anni dall’intervento superiore al 95%; sopravvivenza complessiva del 92,2%. Conclusioni: con il nostro studio abbiamo dimostrato che l’andamento nel tempo il numero degli interventi robotici è aumentato in modo molto evidente per quel che riguarda i TET in stadio I e II Masaka-Koga, mentre l’approccio sternotomico mediano si è progressivamente ridotto nel tempo. Non è lo stesso per il trattamento dei TET in stadio III o IV di Masaoka-Koga. Per quanto riguarda i risultati chirurgici del nostro studio essi sono in linea con quelli di altri studi, mentre per quanto riguarda i risultati oncologici, il nostro studio è uno di quelli con follow up più lungo e ha mostrato un tasso di recidiva simile se non migliore rispetto ad altri studi

La timectomia robotica per neoplasia timica: risultati e fattori prognostici

MARIOTTO, SARA
2021/2022

Abstract

Background: thymic tumors are rare but the most frequent neoplasms of anterior mediastinum. The most represented are those with epithelial origin, such as thymomas, carcinomas and neuroendocrine tumors. Most thymomas have a slow growth and are often diagnosed in early stage, so they can be easily resecated in a radical way. Carcinomas and neuroendocrine tumors are less frequent but more aggressive and usually invade the surrounding structures or metastatize. Although in resectable tumors the surgical standard approach for thymectomy is median sternotomy, mininvasive surgery, and in paricular the robotic approach with Da Vinci System, proved itself to be a valid alternative. Objective: with this study we want to evaluate surgical and oncological outcomes of thymectomy in tre treatment of patients with thymic epithelial tumors and how the introduction of the robotic approach has influenced on surgical indications in these patients. Materials and methods: it is an observational retrospective study conducted on 342 patients with thymic epithelial tumor who underwent to thymectomy with robotic mininvasive approach or to other mininvasive approach or to open one between January 2002 to May 2021 in the Thoracic Surgery Unit of Padua University. To evaluate the surgical outcomes we analized the data about the surgery and the recover, whereas for oncologic results we based on ambulatorial visits or on telephonic interview to individuate the patients who had a recidive or died and for what reason. 4 Results: surgical outcomes were: intraoperative complications 9,0%; conversion necessity 9,8%; recidive rate 2,5% in a median follow-up of 57 (RQI 31-84); 5-year survival more than 95%; overall survival of 92,2%. Conclusions: with our study we demonstrated that the number of robotic operations has grown in an evident way for TET in I-II of Masaoka-Koga stage, whereas the open approach is reduced during the time. This was not observated for III-IV stage of Masaoka-Koga. Surgical outcomes were similar to other studies, while for oncologic results our study has the longer follow-up and showed a similar or better recidive rate of other studies
2021
Robotic thymectomy for thymic neoplasia: results and prognostic factors
RIASSUNTO Presupposti dello studio: i tumori che originano nel timo sono rari ma comunque rappresentano le più frequenti neoplasie del mediastino anteriore. I più rappresentati sono quelli di origine epiteliale, come i timomi, i carcinomi e i tumori neuroendocrini. La maggior parte dei timomi ha una crescita lenta e viene spesso diagnosticata in stadio precoce, per cui viene facilmente resecata in modo radicale. I carcinomi e i tumori neuroendocrini sono meno frequenti ma più aggressivi e spesso invadono gli organi circostanti o metastatizzano. Nonostante nei tumori resecabili l’approccio chirurgico stantard per la timectomia rimanga la sternotomia mediana, la chirurgica mininvasiva, e in particolare l’approccio robotico con il Sistema Da Vinci, si è dimostrata una valida alternativa. Scopo dello studio: con questo studio vogliamo valutare gli esiti chirurgici ed oncologici della timectomia nel trattamento dei pazienti con tumori epiteliali del timo e come l’introduzione dell’approccio robotico abbia influito sulle indicazioni chirurgiche in questi pazienti. Materiali e metodi: è uno studio osservazionale retrospettivo condotto su 342 pazienti con tumore epiteliale del timo sottoposti a timectomia con approccio mininvasivo robotico oppure con altro approccio mininvasivo o open tra il gennaio 2002 e il maggio 2021 nell’Unità di Chirurgia Toracica dell’Università di Padova. Per la valutazione degli outcome chirurgici precoci abbiamo analizzato i dati relativi all’intervento e al ricovero, mentre per i risultati oncologici ci siamo basati sulle visite ambulatoriali o sui colloqui telefonici per individuare i pazienti che hanno avuto una recidiva di malattia o che sono deceduti e per quale causa. 2 Risultati: gli outcome chirurgici sono stati i seguenti: complicanze intraoperatorie 9,0%; necessità di conversione 9,8%; tasso di recidiva 2,5% in un follow-up mediano di 57 (RIQ 31-84); sopravvivenza a 5 anni dall’intervento superiore al 95%; sopravvivenza complessiva del 92,2%. Conclusioni: con il nostro studio abbiamo dimostrato che l’andamento nel tempo il numero degli interventi robotici è aumentato in modo molto evidente per quel che riguarda i TET in stadio I e II Masaka-Koga, mentre l’approccio sternotomico mediano si è progressivamente ridotto nel tempo. Non è lo stesso per il trattamento dei TET in stadio III o IV di Masaoka-Koga. Per quanto riguarda i risultati chirurgici del nostro studio essi sono in linea con quelli di altri studi, mentre per quanto riguarda i risultati oncologici, il nostro studio è uno di quelli con follow up più lungo e ha mostrato un tasso di recidiva simile se non migliore rispetto ad altri studi
Robotica
Timectomia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/29271