Il mio lavoro tratta della meditazione e in particolare delle motivazioni che spingono le persone ad approcciare queste pratiche. Nel primo capitolo ho riportato i contesti di origine della pratiche meditative, concentrandomi su alcune tradizioni orientali. Ho cercato di mostrare come la meditazione sia una pratica da sempre portata avanti dagli esseri umani, originariamente sviluppata in contesti spirituali o religiosi, che si è poi diffusa ampiamente ai giorni nostri, slegandosi anche dalla sua matrice spirituale e venendo apprezzata come potente strumento per raggiungere uno stato di maggior benessere. Nel secondo capitolo mi sono concentrata sul rapporto tra meditazione e psicologia. Queste discipline hanno da sempre dialogato, infatti il pensiero sviluppato da alcuni psicologi, psicoanalisti e in alcune correnti di psicoterapia mostra una visione della natura umana molto simile a quella di alcune discipline e filosofie orientali. La meditazione è stata incorporata in alcuni approcci terapeutici, e si è poi ampiamente diffusa attraverso alcuni protocolli clinici standardizzati (Mindfulness Based Stress Reduction), e anche la ricerca scientifica si è sempre più interessata all'argomento, fornendo numerose evidenze riguardo l'efficacia di questi interventi. Da un lato la diffusione della meditazione in ambito clinico ha messo a disposizione di tantissime persone strumenti utili ed efficaci per migliorare la propria condizione personale e raggiungere un stato di maggior benessere, dall'altro l'indagine scientifica rischia di inquadrare la meditazione in una visione troppo rigida ricercando metodologie rigorose, utili a valutarne l'efficacia in casi specifici, ma rischiando si perdere la grande ricchezza degli insegnamenti di cui le pratiche meditative fanno parte. Infine nell'ultimo capitolo della mia tesi ho riportato la ricerca svolta su un campione di meditanti italiani. Il mio lavoro si propone come un contributo per portare l'attenzione alla qualità dell'esperienza delle persone che meditano. In particolare ho indagato le motivazioni per cui le persone iniziano a meditare e le motivazioni per cui continuano nel tempo le pratiche. Il mio interesse era quello di vedere cosa spinge le persone ad avvicinarsi a queste pratiche, se i temi riportati siano vicini o lontani alle visioni spirituali delle filosofie antiche e se nel tempo, attraverso la pratica, le motivazioni cambiassero. Ho confrontato i miei risultati con quelli di altri studi simili, notando generalmente come il tema della spiritualità sia poco presente e principalmente le persone siano motivate da aspetti legati a migliorare il proprio benessere psichico, fisico ed emotivo.

Perche' meditare? Un'indagine su un campione di meditanti italiani

CASOLANI, ILARIA
2021/2022

Abstract

Il mio lavoro tratta della meditazione e in particolare delle motivazioni che spingono le persone ad approcciare queste pratiche. Nel primo capitolo ho riportato i contesti di origine della pratiche meditative, concentrandomi su alcune tradizioni orientali. Ho cercato di mostrare come la meditazione sia una pratica da sempre portata avanti dagli esseri umani, originariamente sviluppata in contesti spirituali o religiosi, che si è poi diffusa ampiamente ai giorni nostri, slegandosi anche dalla sua matrice spirituale e venendo apprezzata come potente strumento per raggiungere uno stato di maggior benessere. Nel secondo capitolo mi sono concentrata sul rapporto tra meditazione e psicologia. Queste discipline hanno da sempre dialogato, infatti il pensiero sviluppato da alcuni psicologi, psicoanalisti e in alcune correnti di psicoterapia mostra una visione della natura umana molto simile a quella di alcune discipline e filosofie orientali. La meditazione è stata incorporata in alcuni approcci terapeutici, e si è poi ampiamente diffusa attraverso alcuni protocolli clinici standardizzati (Mindfulness Based Stress Reduction), e anche la ricerca scientifica si è sempre più interessata all'argomento, fornendo numerose evidenze riguardo l'efficacia di questi interventi. Da un lato la diffusione della meditazione in ambito clinico ha messo a disposizione di tantissime persone strumenti utili ed efficaci per migliorare la propria condizione personale e raggiungere un stato di maggior benessere, dall'altro l'indagine scientifica rischia di inquadrare la meditazione in una visione troppo rigida ricercando metodologie rigorose, utili a valutarne l'efficacia in casi specifici, ma rischiando si perdere la grande ricchezza degli insegnamenti di cui le pratiche meditative fanno parte. Infine nell'ultimo capitolo della mia tesi ho riportato la ricerca svolta su un campione di meditanti italiani. Il mio lavoro si propone come un contributo per portare l'attenzione alla qualità dell'esperienza delle persone che meditano. In particolare ho indagato le motivazioni per cui le persone iniziano a meditare e le motivazioni per cui continuano nel tempo le pratiche. Il mio interesse era quello di vedere cosa spinge le persone ad avvicinarsi a queste pratiche, se i temi riportati siano vicini o lontani alle visioni spirituali delle filosofie antiche e se nel tempo, attraverso la pratica, le motivazioni cambiassero. Ho confrontato i miei risultati con quelli di altri studi simili, notando generalmente come il tema della spiritualità sia poco presente e principalmente le persone siano motivate da aspetti legati a migliorare il proprio benessere psichico, fisico ed emotivo.
2021
Why meditate? A survey on a cample of Italian practioners
meditazione
filosofie orientali
yoga
psicoterapia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/29281