Research topic and objective: given the lack of knowledge about lipedema, the risk for people who suffer from this disorder is not to be diagnosed with it and, as a consequence, not to be prescribed with the most effective treatment options. The aim of this thesis is to examine the role of physiotherapy in the management of the disease and to describe the best practices for its management, meaning the specific physiotherapy interventions that enable the improvement of the condition and the wellbeing of the person affected. Materials and methods: the research was carried out on Pubmed. Selection and inclusion criteria for the articles were: consistency with the topic of physiotherapy intervention, English or Italian language and their availability in full text. Results: results show that the most effective treatment option for lipedema is Complete Decongestive Physiotherapy. Other techniques are: Vibrotherapy, Intermittent Pneumatic Compression, Subcutaneous Adipose Tissue Therapy and Self-Treatment options. Discussion and conclusions: recent studies on manual lymph drainage doubt its utility in lymphedema. As there are no signs of a lymphatic impairment in lipedema, manual lymph drainage seems to be useless in lipedema, except for reducing capillary fragility and pain to the touch. Compression therapy (bandages and garnments) appears crucial for its anti inflammatory effect. Selftreatment (e.g. dry brushing, percussion therapy with massage guns) can also be beneficial, as it’s a more specific treatment than usual skin care. Skin care still remains important but in advanced stages. There’s a general consensus on exercise. Its characteristics should be sustainability and low impact but it should also mantain or increase muscle mass. Any activity should be performed with garnments on, if possible. Vibrotherapy was found to be useful if applied in combination with manual lymph drainage. Intermittent pneumatic compression seems to be similar to lymph drainage. SAT therapy seems very useful for the treatment of fibrosis.

Argomento e obiettivi della tesi: il lipedema è una patologia ancora sconosciuta a molti. Per questo motivo rischia di non essere trattata nel modo o nei tempi più adeguati. L’obiettivo della tesi è indagare l’importanza che la figura del fisioterapista riveste nella gestione della patologia e descrivere quindi le best practice, ossia gli interventi specifici che maggiormente promuovono il benessere e il miglioramento delle condizioni cliniche di chi ne soffre. Materiali e metodi: la ricerca si è svolta utilizzando la banca dati Pubmed. I criteri di selezione e di inclusione degli articoli sono stati la pertinenza all’argomento indagato, la lingua inglese o italiana e la reperibilità in full text. Risultati: dall’analisi degli studi emerge come tecnica più comune e validata la CDP, composta da linfodrenaggio manuale, terapia compressiva con bendaggio multistrato e tutori elastocompressivi, esercizio e infine cura e igiene della cute. Altre tecniche applicate in misura minore sono la vibroterapia, la pressoterapia, la SAT therapy, nonché alcune modalità di autotrattamento. Discussione e conclusioni: recenti studi sull’efficacia del linfodrenaggio mettono in dubbio la sua utilità nel linfedema e quindi anche nel lipedema. Inoltre, non essendoci traccia nel lipedema di un impairment linfologico, il linfodrenaggio manuale sembra non essere una terapia utile nel lipedema, se non per la riduzione della fragilità capillare e del dolore. La terapia elastocompressiva risulta invece fondamentale non tanto per la spremitura dei tessuti (linfedema), ma per il suo effetto antinfiammatorio. L’utilizzo di strumenti di autotrattamento come le spazzole per la spazzolatura a secco, il foam roller e i dispositivi massaggianti (percussione) risultano un trattamento più specifico e più utile per le caratteristiche del sottocutaneo nel lipedema rispetto alla sola cura e igiene della cute, che rimane però fondamentale soprattutto negli stadi avanzati. Sul ruolo dell’esercizio sembra esserci un generale accordo: esso deve essere sostenibile nel tempo, possibilmente a basso impatto, deve evitare la perdita di massa muscolare e deve essere svolto con indosso i tutori. La vibroterapia si è rivelata una terapia utile in associazione al linfodrenaggio. La pressoterapia invece sembra essere assimilabile al linfodrenaggio nei risultati apportati. Ancora troppo poco conosciuta è invece la SAT therapy, tecnica di massaggio profondo per il trattamento della fibrosi e delle sue ripercussioni.

Il ruolo della fisioterapia nella gestione del lipedema: una revisione della letteratura.

BORDIN, ANGELA
2020/2021

Abstract

Research topic and objective: given the lack of knowledge about lipedema, the risk for people who suffer from this disorder is not to be diagnosed with it and, as a consequence, not to be prescribed with the most effective treatment options. The aim of this thesis is to examine the role of physiotherapy in the management of the disease and to describe the best practices for its management, meaning the specific physiotherapy interventions that enable the improvement of the condition and the wellbeing of the person affected. Materials and methods: the research was carried out on Pubmed. Selection and inclusion criteria for the articles were: consistency with the topic of physiotherapy intervention, English or Italian language and their availability in full text. Results: results show that the most effective treatment option for lipedema is Complete Decongestive Physiotherapy. Other techniques are: Vibrotherapy, Intermittent Pneumatic Compression, Subcutaneous Adipose Tissue Therapy and Self-Treatment options. Discussion and conclusions: recent studies on manual lymph drainage doubt its utility in lymphedema. As there are no signs of a lymphatic impairment in lipedema, manual lymph drainage seems to be useless in lipedema, except for reducing capillary fragility and pain to the touch. Compression therapy (bandages and garnments) appears crucial for its anti inflammatory effect. Selftreatment (e.g. dry brushing, percussion therapy with massage guns) can also be beneficial, as it’s a more specific treatment than usual skin care. Skin care still remains important but in advanced stages. There’s a general consensus on exercise. Its characteristics should be sustainability and low impact but it should also mantain or increase muscle mass. Any activity should be performed with garnments on, if possible. Vibrotherapy was found to be useful if applied in combination with manual lymph drainage. Intermittent pneumatic compression seems to be similar to lymph drainage. SAT therapy seems very useful for the treatment of fibrosis.
2020
The role of physiotherapy in the management of lipedema: a review of literature.
Argomento e obiettivi della tesi: il lipedema è una patologia ancora sconosciuta a molti. Per questo motivo rischia di non essere trattata nel modo o nei tempi più adeguati. L’obiettivo della tesi è indagare l’importanza che la figura del fisioterapista riveste nella gestione della patologia e descrivere quindi le best practice, ossia gli interventi specifici che maggiormente promuovono il benessere e il miglioramento delle condizioni cliniche di chi ne soffre. Materiali e metodi: la ricerca si è svolta utilizzando la banca dati Pubmed. I criteri di selezione e di inclusione degli articoli sono stati la pertinenza all’argomento indagato, la lingua inglese o italiana e la reperibilità in full text. Risultati: dall’analisi degli studi emerge come tecnica più comune e validata la CDP, composta da linfodrenaggio manuale, terapia compressiva con bendaggio multistrato e tutori elastocompressivi, esercizio e infine cura e igiene della cute. Altre tecniche applicate in misura minore sono la vibroterapia, la pressoterapia, la SAT therapy, nonché alcune modalità di autotrattamento. Discussione e conclusioni: recenti studi sull’efficacia del linfodrenaggio mettono in dubbio la sua utilità nel linfedema e quindi anche nel lipedema. Inoltre, non essendoci traccia nel lipedema di un impairment linfologico, il linfodrenaggio manuale sembra non essere una terapia utile nel lipedema, se non per la riduzione della fragilità capillare e del dolore. La terapia elastocompressiva risulta invece fondamentale non tanto per la spremitura dei tessuti (linfedema), ma per il suo effetto antinfiammatorio. L’utilizzo di strumenti di autotrattamento come le spazzole per la spazzolatura a secco, il foam roller e i dispositivi massaggianti (percussione) risultano un trattamento più specifico e più utile per le caratteristiche del sottocutaneo nel lipedema rispetto alla sola cura e igiene della cute, che rimane però fondamentale soprattutto negli stadi avanzati. Sul ruolo dell’esercizio sembra esserci un generale accordo: esso deve essere sostenibile nel tempo, possibilmente a basso impatto, deve evitare la perdita di massa muscolare e deve essere svolto con indosso i tutori. La vibroterapia si è rivelata una terapia utile in associazione al linfodrenaggio. La pressoterapia invece sembra essere assimilabile al linfodrenaggio nei risultati apportati. Ancora troppo poco conosciuta è invece la SAT therapy, tecnica di massaggio profondo per il trattamento della fibrosi e delle sue ripercussioni.
Lipedema
Treatment
Management
Physiotherapy
Rehabilitation
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/29295