L'elaborato analizza l'operazione di trasformazione transfrontaliera attraverso tre prospettive differenti: la teorica del diritto, l'evoluzione giurisprudenziale in ambito europeo, e l'esegesi della recente Direttiva 2019/2121/UE; ma accomunate da una visione sistematica diretta ad esaminare il tema, partendo dal riconoscimento dell’istituto per arrivare alla sua normazione. Nel primo capitolo si è scomposto l'istituto in esame nelle sue due componenti giuridiche, il trasferimento della sede sociale all’estero e la trasformazione. Prosegue con l’esame dei principali problemi legati alla mancanza di uniformità dei criteri di collegamento posti dal diritto internazionale privato, la cui funzione è quella di impostare il riconoscimento delle società estere nel Paese di destinazione; ed infine analizza la funzione principe della trasformazione ordinaria: la continuità dei rapporti giuridici. Il capitolo successivo, di natura giurisprudenziale, espone la breve evoluzione legislativa in ambito europeo e nazionale sul trasferimento della sede all’estero e della consequenziale trasformazione transfrontaliera. Tuttavia, il suo perno ruota attorno all’integrazione giurisprudenziale a livello europeo, vagliando i c.d. leading cases, i quali hanno posto per primi le basi della futura, ed ora attuale, Dir. 2019/2121/UE. In ultimo, nel terzo capitolo, di natura esegetica, viene illustrato il contenuto della norma europea cercando di interpretare i principali aspetti chiave legati al procedimento e alle tutele dei soci, dei creditori e dei lavoratori. Soprattutto con riferimento a quest’ultime, si è espressa una possibile disciplina di recepimento basandosi sull’esperienza pregressa di mobilità intraeuropea, ossia le fusioni transfrontaliere e il trasferimento all’estero della sede della Società Europea. Attraverso questo percorso si è giunti alla conclusione, che la trasformazione transfrontaliera assicura il diritto alle società di capitali di poter scegliere la lex societatis anche in un momento successivo alla costituzione. Perciò, si è di fronte ad una trasformazione intesa come avvicendamento di modelli organizzativi all’interno dell’ordinamento europeo, che costituisce pieno esercizio della libertà di stabilimento ex art. 49 e 54 TFUE. Invece, con riguardo alla Direttiva 2019/2121, si è certamente entusiasti per la volontà del legislatore europeo di aver introdotto una disciplina sul tema; tuttavia, la stessa fa emergere alcune criticità sulle tutele. Sul punto si sottolinea la mancanza di una linea precisa in tema di esercizio abusivo dell’istituto, la mancanza di una disciplina che favorisca l’effettività del capitale sociale, e la sottovalutazione sul modello informativo come sistema di tutela ex ante sia per i soci che per i creditori. Tutti questi profili critici dovranno essere rivisti, anche dal legislatore italiano in sede di recepimento, al fine di scongiurare il ritorno ad un’ulteriore aura di incertezza, la cui conseguenza è lo scoraggiamento ad intraprendere operazioni del genere, per le società di capitali.

La trasformazione transfrontaliera nelle società di capitali: nuove prospettive e tutele alla luce della Direttiva 2019/2121/UE

VANZETTO, ENRICO
2021/2022

Abstract

L'elaborato analizza l'operazione di trasformazione transfrontaliera attraverso tre prospettive differenti: la teorica del diritto, l'evoluzione giurisprudenziale in ambito europeo, e l'esegesi della recente Direttiva 2019/2121/UE; ma accomunate da una visione sistematica diretta ad esaminare il tema, partendo dal riconoscimento dell’istituto per arrivare alla sua normazione. Nel primo capitolo si è scomposto l'istituto in esame nelle sue due componenti giuridiche, il trasferimento della sede sociale all’estero e la trasformazione. Prosegue con l’esame dei principali problemi legati alla mancanza di uniformità dei criteri di collegamento posti dal diritto internazionale privato, la cui funzione è quella di impostare il riconoscimento delle società estere nel Paese di destinazione; ed infine analizza la funzione principe della trasformazione ordinaria: la continuità dei rapporti giuridici. Il capitolo successivo, di natura giurisprudenziale, espone la breve evoluzione legislativa in ambito europeo e nazionale sul trasferimento della sede all’estero e della consequenziale trasformazione transfrontaliera. Tuttavia, il suo perno ruota attorno all’integrazione giurisprudenziale a livello europeo, vagliando i c.d. leading cases, i quali hanno posto per primi le basi della futura, ed ora attuale, Dir. 2019/2121/UE. In ultimo, nel terzo capitolo, di natura esegetica, viene illustrato il contenuto della norma europea cercando di interpretare i principali aspetti chiave legati al procedimento e alle tutele dei soci, dei creditori e dei lavoratori. Soprattutto con riferimento a quest’ultime, si è espressa una possibile disciplina di recepimento basandosi sull’esperienza pregressa di mobilità intraeuropea, ossia le fusioni transfrontaliere e il trasferimento all’estero della sede della Società Europea. Attraverso questo percorso si è giunti alla conclusione, che la trasformazione transfrontaliera assicura il diritto alle società di capitali di poter scegliere la lex societatis anche in un momento successivo alla costituzione. Perciò, si è di fronte ad una trasformazione intesa come avvicendamento di modelli organizzativi all’interno dell’ordinamento europeo, che costituisce pieno esercizio della libertà di stabilimento ex art. 49 e 54 TFUE. Invece, con riguardo alla Direttiva 2019/2121, si è certamente entusiasti per la volontà del legislatore europeo di aver introdotto una disciplina sul tema; tuttavia, la stessa fa emergere alcune criticità sulle tutele. Sul punto si sottolinea la mancanza di una linea precisa in tema di esercizio abusivo dell’istituto, la mancanza di una disciplina che favorisca l’effettività del capitale sociale, e la sottovalutazione sul modello informativo come sistema di tutela ex ante sia per i soci che per i creditori. Tutti questi profili critici dovranno essere rivisti, anche dal legislatore italiano in sede di recepimento, al fine di scongiurare il ritorno ad un’ulteriore aura di incertezza, la cui conseguenza è lo scoraggiamento ad intraprendere operazioni del genere, per le società di capitali.
2021
Cross-border conversion of limited liability companies: new perspectives and protections in the light of Directive 2019/2121/EU
Trasformazione
Transfrontaliera
Società di capitali
Direttiva UE
Operazioni società
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/29360