In questo lavoro viene analizzata la tematica della responsabilità civile del datore di lavoro in materia di infortuni sul lavoro. L’art. 10 dell’attuale testo di riferimento in materia di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, il d.P.R. n. 1124/1965, prevede un titolo autonomo e speciale di responsabilità che sostituisce per il datore di lavoro la disciplina generale. In deroga ai principi generali del diritto comune, l’obbligo del datore di lavoro di corrispondere un risarcimento al lavoratore infortunato viene subordinato, nei limiti del danno differenziale, ossia nei limiti della differenza tra il danno calcolato in sede civilistica e l’indennizzo corrisposto dall’Istituto assicuratore, all’accertamento della responsabilità penale del datore di lavoro. Nel primo capitolo di questo lavoro vengono approfonditi gli aspetti generali dell’art. 2087 cod. civ., norma di chiusura dell’intero sistema prevenzionistico. Viene poi esaminata la fondamentale regola dell’esonero del datore di lavoro dalla responsabilità civile. Nel secondo capitolo viene approfondita la categoria del danno differenziale e del diverso danno complementare e i relativi sviluppi giurisprudenziali, con particolare riferimento al danno non patrimoniale. Alla fine, vengono analizzati anche i diversi metodi di calcolo del danno differenziale. Nel terzo e ultimo capitolo viene analizzata l’azione di regresso, con la quale l’Istituto assicuratore può chiedere il rimborso al datore di lavoro di quanto corrisposto a titolo di indennità. In particolare, vengono dapprima esaminati i profili sostanziali dell’azione e il fondamento della sua autonomia; successivamente vengono analizzati i presupposti per il suo esercizio e ai relativi aspetti processuali.
La responsabilità civile del datore di lavoro in materia di infortuni sul lavoro
MONTECCHIO, ANNA
2021/2022
Abstract
In questo lavoro viene analizzata la tematica della responsabilità civile del datore di lavoro in materia di infortuni sul lavoro. L’art. 10 dell’attuale testo di riferimento in materia di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, il d.P.R. n. 1124/1965, prevede un titolo autonomo e speciale di responsabilità che sostituisce per il datore di lavoro la disciplina generale. In deroga ai principi generali del diritto comune, l’obbligo del datore di lavoro di corrispondere un risarcimento al lavoratore infortunato viene subordinato, nei limiti del danno differenziale, ossia nei limiti della differenza tra il danno calcolato in sede civilistica e l’indennizzo corrisposto dall’Istituto assicuratore, all’accertamento della responsabilità penale del datore di lavoro. Nel primo capitolo di questo lavoro vengono approfonditi gli aspetti generali dell’art. 2087 cod. civ., norma di chiusura dell’intero sistema prevenzionistico. Viene poi esaminata la fondamentale regola dell’esonero del datore di lavoro dalla responsabilità civile. Nel secondo capitolo viene approfondita la categoria del danno differenziale e del diverso danno complementare e i relativi sviluppi giurisprudenziali, con particolare riferimento al danno non patrimoniale. Alla fine, vengono analizzati anche i diversi metodi di calcolo del danno differenziale. Nel terzo e ultimo capitolo viene analizzata l’azione di regresso, con la quale l’Istituto assicuratore può chiedere il rimborso al datore di lavoro di quanto corrisposto a titolo di indennità. In particolare, vengono dapprima esaminati i profili sostanziali dell’azione e il fondamento della sua autonomia; successivamente vengono analizzati i presupposti per il suo esercizio e ai relativi aspetti processuali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/29382