Obiettivo primario della tesi è capire perché in Italia, essendo un’unica Nazione, esistono diversi percorsi per la richiesta degli ausili forniti dal SSN tramite l’elaborazione di una guida particolareggiata per il cittadino. Per arrivare all’obiettivo sono state svolte ricerche legislativo- normativo e ricerche sul campo. Si è partiti dall’analisi generale della riforma costituzionale del Tit. V, ( L.Cost.3/2021), legge che ha portato all’attuale autonomia regionale, dando alle regioni il ruolo di organizzare l’erogazione dei servizi sanitari giungendo al concetto che lo Stato ha il compito di garantire il finanziamento dei LEA e di verificare la capacità gestionale. E’stata elaborata una guida per supportare l’assistito ad orientarsi nel “mondo” della salute analizzando tutti gli step che un cittadino deve affrontare per ottenere il contributo Asl. Requisito fondamentale è ottenere il riconoscimento della patologia invalidante, quindi la richiesta d’invalidità civile, ma non tutti i soggetti possono aver riconosciuto tale condizione(per mancanza di requisiti o per determinate condizioni personali). Per tale motivo è stato elaborato un apposito questionario per una valutazione della situazione del cittadino, con il fine di valutare se è possibile o meno accedere a tale agevolazione. Da qui si è proceduto alla descrizione dell’inoltro della domanda di invalidità; dato per assunto che il cittadino abbia ottenuto l’invalidità civile con la patologia che interessa, dopodichè si è passato a descrivere tutto il procedimento per ottenere l’ausilio protesico, quindi si sono analizzati tutti gli step relativi all’iter burocratico: prescrizione, autorizzazione, applicazione, collaudo, fatturazione elettronica. Alla luce di quanto esaminato, sono state fatte delle ricerche sul campo per verificare la reale possibilità di creare una guida per il cittadino. Al centro di tali ricerche c’è stata la Regione Molise, con l’ASReM, seguendo 30 pazienti in tutto il percorso. A conclusione delle ricerche è emerso che non vi è omogeneità nell’iter, in quanto ogni distretto ha delle regole a sé, non vi è un protocollo ufficiale da seguire e le figure che concorrono in tutto l’iter non sempre sono adeguatamente formate. A seguito dei risultati ottenuti, relativamente alla regione Molise, si è pensato di creare dei casi pilota (n.11) per verificare l’operatività delle regioni limitrofe. Da quest’ulteriore indagine emerge che il Lazio e l’Abruzzo rispettano realmente tutto il procedimento cercando di agevolare il cittadino in quest’iter così complesso, mettendo a disposizione sia telematicamente che con personale adeguatamente formato tutte le indicazioni e rispettando le istruzioni amministrative fornite. Mentre, in Campania, emerge un rallentamento di tutto l’iter in quanto a volte si tende a mettere in secondo piano il diritto alla salute, per esigenze legate al piano di rientro e spending review; tanto è vero che si sta procedendo a segnalare agli organi preposti tale difficoltà. A conclusione del lavoro fatto è possibile affermare con decisione che prima di realizzare una guida unica per il cittadino residente in Molise, c’è la necessità di realizzare una linea guida per l’Asrem da fare adottare a tutti i livelli. Inoltre si può concludere che l’audioprotesista deve agire con appropriatezza e competenza in questi scenari cosi disomogenei e aiutare, supportare e indirizzare il cittadino nel giusto percorso, e certamente non deve solo pensare all’ applicazione protesica, bensì deve anche essere un counsellor informato e preparato. Ove necessario il tecnico Audioprotesista è chiamato a rappresentare un valido supporto nel fornire le corrette informazioni supportando il cittadino ad affrontare le necessità burocratiche e nella “alfabetizzazione burocratica” di riferimento, avendo la giusta formazione e le competenze comunicative.

L’audioprotesista counselor e guida nel percorso burocratico dell’assistito SSN

GIANNINI, CLEONICE
2020/2021

Abstract

Obiettivo primario della tesi è capire perché in Italia, essendo un’unica Nazione, esistono diversi percorsi per la richiesta degli ausili forniti dal SSN tramite l’elaborazione di una guida particolareggiata per il cittadino. Per arrivare all’obiettivo sono state svolte ricerche legislativo- normativo e ricerche sul campo. Si è partiti dall’analisi generale della riforma costituzionale del Tit. V, ( L.Cost.3/2021), legge che ha portato all’attuale autonomia regionale, dando alle regioni il ruolo di organizzare l’erogazione dei servizi sanitari giungendo al concetto che lo Stato ha il compito di garantire il finanziamento dei LEA e di verificare la capacità gestionale. E’stata elaborata una guida per supportare l’assistito ad orientarsi nel “mondo” della salute analizzando tutti gli step che un cittadino deve affrontare per ottenere il contributo Asl. Requisito fondamentale è ottenere il riconoscimento della patologia invalidante, quindi la richiesta d’invalidità civile, ma non tutti i soggetti possono aver riconosciuto tale condizione(per mancanza di requisiti o per determinate condizioni personali). Per tale motivo è stato elaborato un apposito questionario per una valutazione della situazione del cittadino, con il fine di valutare se è possibile o meno accedere a tale agevolazione. Da qui si è proceduto alla descrizione dell’inoltro della domanda di invalidità; dato per assunto che il cittadino abbia ottenuto l’invalidità civile con la patologia che interessa, dopodichè si è passato a descrivere tutto il procedimento per ottenere l’ausilio protesico, quindi si sono analizzati tutti gli step relativi all’iter burocratico: prescrizione, autorizzazione, applicazione, collaudo, fatturazione elettronica. Alla luce di quanto esaminato, sono state fatte delle ricerche sul campo per verificare la reale possibilità di creare una guida per il cittadino. Al centro di tali ricerche c’è stata la Regione Molise, con l’ASReM, seguendo 30 pazienti in tutto il percorso. A conclusione delle ricerche è emerso che non vi è omogeneità nell’iter, in quanto ogni distretto ha delle regole a sé, non vi è un protocollo ufficiale da seguire e le figure che concorrono in tutto l’iter non sempre sono adeguatamente formate. A seguito dei risultati ottenuti, relativamente alla regione Molise, si è pensato di creare dei casi pilota (n.11) per verificare l’operatività delle regioni limitrofe. Da quest’ulteriore indagine emerge che il Lazio e l’Abruzzo rispettano realmente tutto il procedimento cercando di agevolare il cittadino in quest’iter così complesso, mettendo a disposizione sia telematicamente che con personale adeguatamente formato tutte le indicazioni e rispettando le istruzioni amministrative fornite. Mentre, in Campania, emerge un rallentamento di tutto l’iter in quanto a volte si tende a mettere in secondo piano il diritto alla salute, per esigenze legate al piano di rientro e spending review; tanto è vero che si sta procedendo a segnalare agli organi preposti tale difficoltà. A conclusione del lavoro fatto è possibile affermare con decisione che prima di realizzare una guida unica per il cittadino residente in Molise, c’è la necessità di realizzare una linea guida per l’Asrem da fare adottare a tutti i livelli. Inoltre si può concludere che l’audioprotesista deve agire con appropriatezza e competenza in questi scenari cosi disomogenei e aiutare, supportare e indirizzare il cittadino nel giusto percorso, e certamente non deve solo pensare all’ applicazione protesica, bensì deve anche essere un counsellor informato e preparato. Ove necessario il tecnico Audioprotesista è chiamato a rappresentare un valido supporto nel fornire le corrette informazioni supportando il cittadino ad affrontare le necessità burocratiche e nella “alfabetizzazione burocratica” di riferimento, avendo la giusta formazione e le competenze comunicative.
2020
The hearing care professional counselor and guide in the bureaucratic path of the NHS patient
SSN
audioprotesista
counselor
percorso asl
Iter brucratico
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/29401