In the field of mental health we have witnessed an evolution not only of how patients are viewed by professionals, but also of the models that underlie the rehabilitation of people suffering from psychiatric disorders. This new vision of mental illness was accompanied by a reappraisal of practices within psychiatric facilities for diagnosis and treatment. The aim of this dissertation was to try and gather information on the tools that professional educators use in the field of psychiatric rehabilitation. A sample of convenience was chosen by contacting private facilities in the provinces of Padua and Treviso. 30 educators belonging to 15 different facilities joined the study. Data was collected with the use of an ad-hoc questionnaire and it was analysed using the software Excell. The analysis of the collected data showed that evidence-based methodologies are known in all the sampled facilities, and that these methodologies are combined with expressive activities (such as art therapy and music therapy, for instance). We also found that educators seem to involve patients in the decision-making process of their rehabilitation project. Lastly, according to the study, most professional educators use as a theoretical frame of reference recovery and the bio-psycho-social model as basis for their interventions during the rehabilitation of the patient.

Nell’ambito della salute mentale abbiamo assistito a un’evoluzione non solo della visione del paziente da parte dei professionisti, ma anche dei modelli che sottendono il percorso riabilitativo delle persone affette da disturbi psichiatrici. Questa nuova visione della malattia mentale è stata accompagnata da una rivisitazione delle pratiche all’interno delle strutture e dei servizi psichiatrici di diagnosi e cura. L’intento di questo studio è stato quello di cercare di raccogliere delle informazioni sugli strumenti che gli educatori professionali utilizzano nell’ambito della riabilitazione psichiatrica. È stato scelto un campione di convenienza contattando strutture gestite dal privato sociale della provincia di Padova e Treviso. Allo studio hanno aderito 30 educatori/educatrici appartenenti a 15 strutture diverse. Per la raccolta dei dati è stato costruito un questionario ad hoc e per l’analisi di questi dati è stato utilizzato il software Excel. Dall’analisi dei dati è emerso che in tutte le strutture oggetto di indagine sono conosciute le metodologie evidence based, e che queste vengono utilizzate in sinergia alle attività espressive (quali ad esempio arteterapia e musicoterapia). Abbiamo inoltre riscontrato che gli educatori/le educatrici sembrano coinvolgere l’utente nel processo decisionale del proprio progetto riabilitativo. Infine, risulta che alla base degli interventi messi in atto nel percorso riabilitativo del paziente la maggior parte dei professionisti coinvolti ha come cornice teorica di riferimento la recovery e il modello bio-psico-sociale.

Dall'assistenzialismo alla riabilitazione. Una ricerca quali-quantitativa in alcune strutture terapeutiche psichiatriche della provincia di Padova e Treviso.

MARCONATO, ANGELICA
2020/2021

Abstract

In the field of mental health we have witnessed an evolution not only of how patients are viewed by professionals, but also of the models that underlie the rehabilitation of people suffering from psychiatric disorders. This new vision of mental illness was accompanied by a reappraisal of practices within psychiatric facilities for diagnosis and treatment. The aim of this dissertation was to try and gather information on the tools that professional educators use in the field of psychiatric rehabilitation. A sample of convenience was chosen by contacting private facilities in the provinces of Padua and Treviso. 30 educators belonging to 15 different facilities joined the study. Data was collected with the use of an ad-hoc questionnaire and it was analysed using the software Excell. The analysis of the collected data showed that evidence-based methodologies are known in all the sampled facilities, and that these methodologies are combined with expressive activities (such as art therapy and music therapy, for instance). We also found that educators seem to involve patients in the decision-making process of their rehabilitation project. Lastly, according to the study, most professional educators use as a theoretical frame of reference recovery and the bio-psycho-social model as basis for their interventions during the rehabilitation of the patient.
2020
From welfarism to rehabilitation. A qualitative-quantitative research in some psychiatric therapeutic facilities in the province of Padova and Treviso.
Nell’ambito della salute mentale abbiamo assistito a un’evoluzione non solo della visione del paziente da parte dei professionisti, ma anche dei modelli che sottendono il percorso riabilitativo delle persone affette da disturbi psichiatrici. Questa nuova visione della malattia mentale è stata accompagnata da una rivisitazione delle pratiche all’interno delle strutture e dei servizi psichiatrici di diagnosi e cura. L’intento di questo studio è stato quello di cercare di raccogliere delle informazioni sugli strumenti che gli educatori professionali utilizzano nell’ambito della riabilitazione psichiatrica. È stato scelto un campione di convenienza contattando strutture gestite dal privato sociale della provincia di Padova e Treviso. Allo studio hanno aderito 30 educatori/educatrici appartenenti a 15 strutture diverse. Per la raccolta dei dati è stato costruito un questionario ad hoc e per l’analisi di questi dati è stato utilizzato il software Excel. Dall’analisi dei dati è emerso che in tutte le strutture oggetto di indagine sono conosciute le metodologie evidence based, e che queste vengono utilizzate in sinergia alle attività espressive (quali ad esempio arteterapia e musicoterapia). Abbiamo inoltre riscontrato che gli educatori/le educatrici sembrano coinvolgere l’utente nel processo decisionale del proprio progetto riabilitativo. Infine, risulta che alla base degli interventi messi in atto nel percorso riabilitativo del paziente la maggior parte dei professionisti coinvolti ha come cornice teorica di riferimento la recovery e il modello bio-psico-sociale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/29750