L’oggetto di studio del presente lavoro è il monastero di San Nicolò del Lido. Gli obbiettivi prefissati sono stati principalmente due: ampliare la rete di conoscenze sui monasteri benedettini nel territorio in relazione alla Congregazione Cassinese e mostrare gli esiti dell’applicazione integrata tra analisi storica e metodologia BIM, utile per una maggiore completezza dei dati e quindi dei risultati. Nella prima parte la ricerca si è focalizzata sull’approfondimento della conoscenza del contesto in cui il monastero del Lido si inserisce, sia dal punto di vista religioso che territoriale. L’idea che anche San Nicolò possa rientrare all’interno di un sistema tipologico architettonico elaborato dalla Congregazione si forma sulla base di studi precedentemente sviluppati e sulla valutazione di altri esempi, anche molto vicini ad esso. In primo luogo, è stato fondamentale comprendere le dinamiche di gestione di ciò che riguardava il tema edilizio. Esso non è da considerarsi isolato, poiché rientra all’interno di un intero modus operandi da cui questo studio non poteva prescindere. Lo stesso vale per il territorio del Lido, luogo ricco di storia che ha indubbiamente influenzato e modificato quella del monastero. Questa ricerca preliminare ha permesso di poter approfondire nella seconda parte il caso vero e proprio. A tal fine sono stati utilizzati molteplici strumenti. Per la ricerca storica è stata data fondamentale importanza al materiale contenuto in Archivio di Stato di Venezia, in cui è depositato il Fondo del monastero e numerosi documenti cartografici. A partire da questi è stato possibile ricostruire le fasi costruttive che hanno condotto il monastero ad assumere la conformazione odierna a seguito dell’unione con la Congregazione. A tal fine è stata svolto un lavoro di integrazione di quanto ottenuto dall’analisi storica con la metodologia BIM (Building Information Modeling). Quest’ultima ha permesso di ragionare spazialmente sullo stato di fatto del complesso monasteriale, sui suoi ambienti, sugli elementi che lo compongono e di visualizzare l’evoluzione nel tempo nelle sue diverse fasi. Grazie all’applicazione rigorosa della metodologia è stato possibile confermare ed arricchire i dati raccolti durante la ricerca, giungendo ad un risultato coerente nelle sue molteplicità. Ciascuna informazione è stata poi distinta in diversi gradi di conoscenza ed ipotesi, fornendo una base chiara e precisa per eventuali futuri sviluppi.
Spazi monastici di San Nicolò del Lido. Ricerca integrata tra analisi storica e metodologia BIM
MERLO, VERONICA
2020/2021
Abstract
L’oggetto di studio del presente lavoro è il monastero di San Nicolò del Lido. Gli obbiettivi prefissati sono stati principalmente due: ampliare la rete di conoscenze sui monasteri benedettini nel territorio in relazione alla Congregazione Cassinese e mostrare gli esiti dell’applicazione integrata tra analisi storica e metodologia BIM, utile per una maggiore completezza dei dati e quindi dei risultati. Nella prima parte la ricerca si è focalizzata sull’approfondimento della conoscenza del contesto in cui il monastero del Lido si inserisce, sia dal punto di vista religioso che territoriale. L’idea che anche San Nicolò possa rientrare all’interno di un sistema tipologico architettonico elaborato dalla Congregazione si forma sulla base di studi precedentemente sviluppati e sulla valutazione di altri esempi, anche molto vicini ad esso. In primo luogo, è stato fondamentale comprendere le dinamiche di gestione di ciò che riguardava il tema edilizio. Esso non è da considerarsi isolato, poiché rientra all’interno di un intero modus operandi da cui questo studio non poteva prescindere. Lo stesso vale per il territorio del Lido, luogo ricco di storia che ha indubbiamente influenzato e modificato quella del monastero. Questa ricerca preliminare ha permesso di poter approfondire nella seconda parte il caso vero e proprio. A tal fine sono stati utilizzati molteplici strumenti. Per la ricerca storica è stata data fondamentale importanza al materiale contenuto in Archivio di Stato di Venezia, in cui è depositato il Fondo del monastero e numerosi documenti cartografici. A partire da questi è stato possibile ricostruire le fasi costruttive che hanno condotto il monastero ad assumere la conformazione odierna a seguito dell’unione con la Congregazione. A tal fine è stata svolto un lavoro di integrazione di quanto ottenuto dall’analisi storica con la metodologia BIM (Building Information Modeling). Quest’ultima ha permesso di ragionare spazialmente sullo stato di fatto del complesso monasteriale, sui suoi ambienti, sugli elementi che lo compongono e di visualizzare l’evoluzione nel tempo nelle sue diverse fasi. Grazie all’applicazione rigorosa della metodologia è stato possibile confermare ed arricchire i dati raccolti durante la ricerca, giungendo ad un risultato coerente nelle sue molteplicità. Ciascuna informazione è stata poi distinta in diversi gradi di conoscenza ed ipotesi, fornendo una base chiara e precisa per eventuali futuri sviluppi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/29761