The main purpose of this essay is to analyze some pieces of «Woobinda», Aldo Nove’s short stories collection, published in 1996 by Castelvecchi and soon recognized as some kind of Italian pulp literature manifesto. The main focuses of the analysis are the product fetishization in the mass-consumption, postmodern universe that the characters share, as well as the ubiquity and the intrusion of media (mainly television) in the private sphere. The analysis is preceded by an introduction aimed to depict both the socio-cultural and the literary context that led to the collection. It’s important to briefly mention the italian pulp scene and the work that helped Nove launch his career as a pulp writer, namely the famous collection «Gioventù Cannibale», to which he contributed with a short story, «Il mondo dell’amore». The success of the collection cemented «Cannibali» as the official name of the italian pulp movement. After that «Woobinda» will be introduced more in detail in its stylistic and linguistic elements, inquiring which effects they do convey in the reader: the two main options are irony and mimesis; This discussion will be further elaborated thanks to an essay by Castaldi, «Tra pulp e noir: realismo nella narrativa italiana degli anni Novanta». The focus of the thesis is commodity fetishization in Nove’s work, and, using an essay by Gagliano, «Il protagonista-consumatore e la merce-segno: il percorso iper-consumistico di Aldo Nove ne Il Bagnoschiuma», several pieces (mainly, of course, the story «Il bagnoschiuma») will be scrutinized in order to achieve a better overview of the topic. The other key element is television, its omnipresent, all-seeing gaze and the toxic relationship that the characters entertain with it. Nove’s stories will be related to some interpretations, like Bovo-Romeuf’s one in «Aldo Nove, de Woobinda à Superwoobinda : l’éthique du trash et ses limites». The thesis concludes analyzing the last story of the collection, «Protagonisti », and making a small introduction to some basics of postmodern philosophy that can relate to the topics previously touched, following the lead of Purgar’s essay «Reading Nove through Baudrillard: Irony and Dread of Television Images in «Superwoobinda»».

L’elaborato si sviluppa intorno all’analisi di alcuni brani di «Woobinda», la raccolta di racconti brevi di Aldo Nove, edita nel 1996 presso Castelvecchi e presto assurta a manifesto del pulp italiano, concentrandosi principalmente sulle componenti dei racconti che più scandagliano il feticismo merceologico e l’onnipresenza del media televisivo nella società postmoderna in cui il libro è ambientato. Prima di svolgere l’analisi la raccolta viene contestualizzata, sia dal punto di vista socio-culturale che da quello letterario; quest’ultimo viene individuato in particolare nell’esordio letterario di Nove con la pubblicazione del racconto «Il mondo dell’amore» nella raccolta «Gioventù Cannibale», edita presso Einaudi e curata da Daniele Brolli, il cui titolo diventerà sinonimo e definizione del pulp “all’italiana”. Successivamente si affronta una breve disamina degli elementi linguistico-stilistici presenti in generale in «Woobinda» e di come questi si relazionino con il contenuto. In particolare si parla di effetto ironico e effetto mimetico, supportando le tesi prese in considerazione con l’aiuto del saggio di Castaldi «Tra pulp e noir: realismo nella narrativa italiana degli anni Novanta». Il fulcro dell’elaborato affronta la tematica del feticismo della merce nella società dei consumi a partire dal saggio di Gagliano «Il protagonista-consumatore e la merce-segno: il percorso iper-consumistico di Aldo Nove ne Il Bagnoschiuma», analizzando brani di racconti particolarmente significativi a riguardo, in particolare, per l’appunto «Il bagnoschiuma». L’altro argomento centrale è l’onnipresenza della televisione e il rapporto malsano dei personaggi di «Woobinda» con l’universo mediatico. La televisione infatti è il nucleo tematico centrale e, per stessa ammissione dell’autore, la guida strutturale della raccolta; l’elaborato si concentra, dunque, sull’analisi di alcuni brani che mettono in relazione l’universo televisivo con alcune problematiche della società post-moderna, grazie al supporto di alcuni saggi, tra cui «Aldo Nove, de Woobinda à Superwoobinda : l’éthique du trash et ses limites» di Bovo-Romeuf. La trattazione si conclude con la disamina dell’ultimo racconto, «Protagonisti», e un breve confronto tra le tematiche finora analizzate nella raccolta e alcuni accenni di filosofia post-moderna come suggerito dal saggio di Purgar «Reading Nove through Baudrillard: Irony and Dread of Television Images in «Superwoobinda»».

Rappresentazioni della merce in Woobinda di Aldo Nove

MARCON, SARA
2021/2022

Abstract

The main purpose of this essay is to analyze some pieces of «Woobinda», Aldo Nove’s short stories collection, published in 1996 by Castelvecchi and soon recognized as some kind of Italian pulp literature manifesto. The main focuses of the analysis are the product fetishization in the mass-consumption, postmodern universe that the characters share, as well as the ubiquity and the intrusion of media (mainly television) in the private sphere. The analysis is preceded by an introduction aimed to depict both the socio-cultural and the literary context that led to the collection. It’s important to briefly mention the italian pulp scene and the work that helped Nove launch his career as a pulp writer, namely the famous collection «Gioventù Cannibale», to which he contributed with a short story, «Il mondo dell’amore». The success of the collection cemented «Cannibali» as the official name of the italian pulp movement. After that «Woobinda» will be introduced more in detail in its stylistic and linguistic elements, inquiring which effects they do convey in the reader: the two main options are irony and mimesis; This discussion will be further elaborated thanks to an essay by Castaldi, «Tra pulp e noir: realismo nella narrativa italiana degli anni Novanta». The focus of the thesis is commodity fetishization in Nove’s work, and, using an essay by Gagliano, «Il protagonista-consumatore e la merce-segno: il percorso iper-consumistico di Aldo Nove ne Il Bagnoschiuma», several pieces (mainly, of course, the story «Il bagnoschiuma») will be scrutinized in order to achieve a better overview of the topic. The other key element is television, its omnipresent, all-seeing gaze and the toxic relationship that the characters entertain with it. Nove’s stories will be related to some interpretations, like Bovo-Romeuf’s one in «Aldo Nove, de Woobinda à Superwoobinda : l’éthique du trash et ses limites». The thesis concludes analyzing the last story of the collection, «Protagonisti », and making a small introduction to some basics of postmodern philosophy that can relate to the topics previously touched, following the lead of Purgar’s essay «Reading Nove through Baudrillard: Irony and Dread of Television Images in «Superwoobinda»».
2021
The representation of commodities in Woobinda by Aldo Nove
L’elaborato si sviluppa intorno all’analisi di alcuni brani di «Woobinda», la raccolta di racconti brevi di Aldo Nove, edita nel 1996 presso Castelvecchi e presto assurta a manifesto del pulp italiano, concentrandosi principalmente sulle componenti dei racconti che più scandagliano il feticismo merceologico e l’onnipresenza del media televisivo nella società postmoderna in cui il libro è ambientato. Prima di svolgere l’analisi la raccolta viene contestualizzata, sia dal punto di vista socio-culturale che da quello letterario; quest’ultimo viene individuato in particolare nell’esordio letterario di Nove con la pubblicazione del racconto «Il mondo dell’amore» nella raccolta «Gioventù Cannibale», edita presso Einaudi e curata da Daniele Brolli, il cui titolo diventerà sinonimo e definizione del pulp “all’italiana”. Successivamente si affronta una breve disamina degli elementi linguistico-stilistici presenti in generale in «Woobinda» e di come questi si relazionino con il contenuto. In particolare si parla di effetto ironico e effetto mimetico, supportando le tesi prese in considerazione con l’aiuto del saggio di Castaldi «Tra pulp e noir: realismo nella narrativa italiana degli anni Novanta». Il fulcro dell’elaborato affronta la tematica del feticismo della merce nella società dei consumi a partire dal saggio di Gagliano «Il protagonista-consumatore e la merce-segno: il percorso iper-consumistico di Aldo Nove ne Il Bagnoschiuma», analizzando brani di racconti particolarmente significativi a riguardo, in particolare, per l’appunto «Il bagnoschiuma». L’altro argomento centrale è l’onnipresenza della televisione e il rapporto malsano dei personaggi di «Woobinda» con l’universo mediatico. La televisione infatti è il nucleo tematico centrale e, per stessa ammissione dell’autore, la guida strutturale della raccolta; l’elaborato si concentra, dunque, sull’analisi di alcuni brani che mettono in relazione l’universo televisivo con alcune problematiche della società post-moderna, grazie al supporto di alcuni saggi, tra cui «Aldo Nove, de Woobinda à Superwoobinda : l’éthique du trash et ses limites» di Bovo-Romeuf. La trattazione si conclude con la disamina dell’ultimo racconto, «Protagonisti», e un breve confronto tra le tematiche finora analizzate nella raccolta e alcuni accenni di filosofia post-moderna come suggerito dal saggio di Purgar «Reading Nove through Baudrillard: Irony and Dread of Television Images in «Superwoobinda»».
Woobinda
Aldo Nove
merce
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/29794