Il seguente elaborato tratta della Service Research (Mortari, 2017) che ho realizzato a seguito di un percorso di tirocinio biennale (2018-2020) svolto presso la sezione dei Gialli nella scuola dell’infanzia Sole Luna afferente all’Istituto Comprensivo 18 Veronetta-Porto. Ho condotto il progetto utilizzando l’approccio formativo del Service Learning (ibid.); attraverso l’osservazione partecipante e l’intervista all’insegnante di sezione ho identificato un bisogno educativo legato alla comunicazione, in particolare all’espressione del proprio pensiero e alla promozione dello sviluppo delle abilità comunicative. Per rispondere a questo bisogno ho svolto un’analisi della letteratura investigando dapprima il concetto di comunicazione, di cui ho appreso che possiede una doppia funzione: relazionale e proposizionale (Anolli, 2002). Siamo esseri relazionali, lo confermano gli studi sui neuroni specchio (Rollo, Fogassi, 2018) e la qualità delle nostre relazioni influenza il nostro ben-essere e la costruzione della nostra identità (Shaffer, 2005). Per vivere una vita buona abbiamo quindi bisogno di costruire relazioni positive e ciò è possibile quando agiamo secondo virtù, ovvero quando teniamo la mente orientata alla ricerca di ciò che è bene fare per declinare l’agire secondo il principio di obbedienza alla necessità ontologica di perseguire il bene proprio e quello comune (Mortari, 2019a). Alla luce di questa analisi ho sviluppato un progetto educativo focalizzato su due aspetti: il primo legato all’apprendimento delle abilità sociali implicate nella partecipazione agli scambi comunicativi e il secondo legato alla maturazione del pensiero etico, in virtù del fatto che l’educazione etica è considerata necessaria per costruire le competenze di cittadinanza (Mortari, Valbusa, 2017; Mortari, 2019a; Brint, Gasperoni, 2007; Bauman, 1996; MIUR, 2012). Per perseguire questa doppia finalità, ho sperimentato con i bambini il progetto MelArete realizzato da Mortari e collaboratori (Mortari, 2019a; Mortari 2019b; Mortari, Ubbiali, Vannini, 2020): si tratta di un percorso educativo di comunicazione e riflessione su specifici concetti etici (virtù). Analizzando i dati rilevati attraverso l’osservazione partecipante guidata dalla rubrica valutativa e incrociandoli con l’intervista finale alla tutor dei tirocinanti, posso affermare che il percorso realizzato è stato significativo per i bambini in quanto ha consentito loro di migliorare le loro capacità di dialogare su temi etici e di ascoltarsi reciprocamente. Inoltre, in parallelo al progetto educativo, ho svolto una ricerca fenomenologica (Mortari, 2007) sulle pratiche discorsive (Mortari, 2002; Mortari, Silva, 2015; Mortari, Pizzato, Silva, Bevilacqua, 2021) per descrivere il profilo conversazionale del gruppo e portare alla luce le dinamiche discorsive che hanno contribuito a promuovere le capacità comunicative e la maturazione etica nei bambini. Per svolgere l’indagine ho fatto riferimento al paradigma ecologico e all’epistemologia naturalistica, all’interno della quale ho abbracciato la filosofia fenomenologica e utilizzato i principi del metodo fenomenologico come guida per il processo di raccolta e di analisi dei dati. Seguendo questi principi ho costruito induttivamente un sistema di codifica della qualità formale delle mosse conversazionali del gruppo, su cui ho svolto un’analisi qualitativa e un’analisi quantitativa secondo una prospettiva diacronica. L’analisi qualitativa delle mosse conversazionali ha mostrato che, con la guida e il contenimento della figura adulta, i bambini sollevano questioni e co-costruiscono significati condivisi mettendo in pratica l’ascolto attivo. L’analisi quantitativa, infine, ha mostrato che i bambini hanno migliorato le loro capacità metacognitive, autoregolative, partecipative e la loro tenuta attentiva.

CONVERSARE CON MELARETE. Una Service Research sulla co-costruzione delle abilità comunicative nella scuola dell'infanzia

BERARDO, SARA
2021/2022

Abstract

Il seguente elaborato tratta della Service Research (Mortari, 2017) che ho realizzato a seguito di un percorso di tirocinio biennale (2018-2020) svolto presso la sezione dei Gialli nella scuola dell’infanzia Sole Luna afferente all’Istituto Comprensivo 18 Veronetta-Porto. Ho condotto il progetto utilizzando l’approccio formativo del Service Learning (ibid.); attraverso l’osservazione partecipante e l’intervista all’insegnante di sezione ho identificato un bisogno educativo legato alla comunicazione, in particolare all’espressione del proprio pensiero e alla promozione dello sviluppo delle abilità comunicative. Per rispondere a questo bisogno ho svolto un’analisi della letteratura investigando dapprima il concetto di comunicazione, di cui ho appreso che possiede una doppia funzione: relazionale e proposizionale (Anolli, 2002). Siamo esseri relazionali, lo confermano gli studi sui neuroni specchio (Rollo, Fogassi, 2018) e la qualità delle nostre relazioni influenza il nostro ben-essere e la costruzione della nostra identità (Shaffer, 2005). Per vivere una vita buona abbiamo quindi bisogno di costruire relazioni positive e ciò è possibile quando agiamo secondo virtù, ovvero quando teniamo la mente orientata alla ricerca di ciò che è bene fare per declinare l’agire secondo il principio di obbedienza alla necessità ontologica di perseguire il bene proprio e quello comune (Mortari, 2019a). Alla luce di questa analisi ho sviluppato un progetto educativo focalizzato su due aspetti: il primo legato all’apprendimento delle abilità sociali implicate nella partecipazione agli scambi comunicativi e il secondo legato alla maturazione del pensiero etico, in virtù del fatto che l’educazione etica è considerata necessaria per costruire le competenze di cittadinanza (Mortari, Valbusa, 2017; Mortari, 2019a; Brint, Gasperoni, 2007; Bauman, 1996; MIUR, 2012). Per perseguire questa doppia finalità, ho sperimentato con i bambini il progetto MelArete realizzato da Mortari e collaboratori (Mortari, 2019a; Mortari 2019b; Mortari, Ubbiali, Vannini, 2020): si tratta di un percorso educativo di comunicazione e riflessione su specifici concetti etici (virtù). Analizzando i dati rilevati attraverso l’osservazione partecipante guidata dalla rubrica valutativa e incrociandoli con l’intervista finale alla tutor dei tirocinanti, posso affermare che il percorso realizzato è stato significativo per i bambini in quanto ha consentito loro di migliorare le loro capacità di dialogare su temi etici e di ascoltarsi reciprocamente. Inoltre, in parallelo al progetto educativo, ho svolto una ricerca fenomenologica (Mortari, 2007) sulle pratiche discorsive (Mortari, 2002; Mortari, Silva, 2015; Mortari, Pizzato, Silva, Bevilacqua, 2021) per descrivere il profilo conversazionale del gruppo e portare alla luce le dinamiche discorsive che hanno contribuito a promuovere le capacità comunicative e la maturazione etica nei bambini. Per svolgere l’indagine ho fatto riferimento al paradigma ecologico e all’epistemologia naturalistica, all’interno della quale ho abbracciato la filosofia fenomenologica e utilizzato i principi del metodo fenomenologico come guida per il processo di raccolta e di analisi dei dati. Seguendo questi principi ho costruito induttivamente un sistema di codifica della qualità formale delle mosse conversazionali del gruppo, su cui ho svolto un’analisi qualitativa e un’analisi quantitativa secondo una prospettiva diacronica. L’analisi qualitativa delle mosse conversazionali ha mostrato che, con la guida e il contenimento della figura adulta, i bambini sollevano questioni e co-costruiscono significati condivisi mettendo in pratica l’ascolto attivo. L’analisi quantitativa, infine, ha mostrato che i bambini hanno migliorato le loro capacità metacognitive, autoregolative, partecipative e la loro tenuta attentiva.
2021
CONVERSING WITH MELARETE. A Service Research on Communicative Skills Co-construction in Kindergarten
comunicazione
Melarete
Service Research
infanzia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/30043