Dal 1840 fino all’inizio della seconda guerra mondiale il mondo ha subito profondi cambiamenti, partendo dal boom di sviluppi della prima globalizzazione, fino ad arrivare ai periodi di grande depressione e protezionismo avuti con l’avvento dei due conflitti mondiali. Il presente elaborato riporta le caratteristiche, gli effetti e le conseguenze che questo periodo storico ha avuto sui flussi migratori di quel tempo. Infatti, i grandi spostamenti di massa, in questo periodo, trovano terreno fertile grazie a sviluppi tecnologici conseguenti all’invenzione della macchina a vapore, che non viene utilizzata solamente nel settore agricolo e industriale, ma anche applicata a quello navale. L’invenzione del battello a vapore, ha permesso di ridurre a poche settimane i viaggi che con barche a vela duravano mesi, spingendo così moltissime persone a cercare lavoro all’estero. Questi enormi spostamenti di persone provocano inevitabilmente diversi effetti nei vari Paesi, soprattutto a livello economico, sociale e politico. Uno dei Paesi con il tasso di emigrazioni più alto in Europa è proprio l’Italia, che si dimostra divisa in due, con una tendenza a emigrare maggiormente nelle regioni settentrionali, più sviluppate sotto il punto di vista industriale, mentre si mostra meno incline a spostarsi nelle regioni principalmente agricole del meridione. Le varie leggi e le policies di quell’epoca giocano un ruolo fondamentale nella gestione di questi flussi che sembrano non volersi arrestare, soprattutto verso le mete più gettonate come il Sud America, Stati Uniti e alcuni paesi europei come ad esempio la Francia. In Italia la motivazione principale che spinge le persone a emigrare è la miseria, obbligandole a spostarsi per cercare lavori più redditizi e portare i risparmi guadagnati, con mesi di lavoro intensivo, in patria per migliorare i tenori di vita della famiglia. Le persone, si spostano in maniera ciclica, monitorando la domanda di lavoro all’estero, la maggior parte trainati da lettere di amici o familiari già stanziati altrove. Questi ultimi svolgono un lavoro fondamentale, ossia quello di tenere aggiornati i conoscenti in patria sulla situazione economica e lavorativa dei paesi all’estero, accogliendo gli amici una volta sbarcati sul suolo straniero e aiutandoli a integrarsi, se possibile, nella società. La regione con il tasso di uscite più alto rispetto alla popolazione residente in Italia è il Veneto. All’interno dell’elaborato viene analizzata la situazione delle persone residenti nella regione ma soprattutto le condizioni dei migranti all’estero, con un piccolo sguardo ad un caso di emigrazione scledense in un piccolo comune francese chiamato Grigny. Questo comune, soprannominato La Petit Schio, dai primi anni del 900 è centro di estrazione della pietra molare, un materiale molto utilizzato per la costruzione di case e appartamenti in Francia, grazie alle sue caratteristiche naturali. È proprio in quest’ambiente che molti scledensi dell’epoca, trovano lavoro o addirittura sono appositamente chiamati per minare questo materiale, grazie alla loro predisposizione fisica e psicologia di dedizione al lavoro.

Analisi delle caratteristiche dei flussi migratori dalla prima globalizzazione alla seconda guerra mondiale Un approccio glocale

BALASSO, TOMMASO
2021/2022

Abstract

Dal 1840 fino all’inizio della seconda guerra mondiale il mondo ha subito profondi cambiamenti, partendo dal boom di sviluppi della prima globalizzazione, fino ad arrivare ai periodi di grande depressione e protezionismo avuti con l’avvento dei due conflitti mondiali. Il presente elaborato riporta le caratteristiche, gli effetti e le conseguenze che questo periodo storico ha avuto sui flussi migratori di quel tempo. Infatti, i grandi spostamenti di massa, in questo periodo, trovano terreno fertile grazie a sviluppi tecnologici conseguenti all’invenzione della macchina a vapore, che non viene utilizzata solamente nel settore agricolo e industriale, ma anche applicata a quello navale. L’invenzione del battello a vapore, ha permesso di ridurre a poche settimane i viaggi che con barche a vela duravano mesi, spingendo così moltissime persone a cercare lavoro all’estero. Questi enormi spostamenti di persone provocano inevitabilmente diversi effetti nei vari Paesi, soprattutto a livello economico, sociale e politico. Uno dei Paesi con il tasso di emigrazioni più alto in Europa è proprio l’Italia, che si dimostra divisa in due, con una tendenza a emigrare maggiormente nelle regioni settentrionali, più sviluppate sotto il punto di vista industriale, mentre si mostra meno incline a spostarsi nelle regioni principalmente agricole del meridione. Le varie leggi e le policies di quell’epoca giocano un ruolo fondamentale nella gestione di questi flussi che sembrano non volersi arrestare, soprattutto verso le mete più gettonate come il Sud America, Stati Uniti e alcuni paesi europei come ad esempio la Francia. In Italia la motivazione principale che spinge le persone a emigrare è la miseria, obbligandole a spostarsi per cercare lavori più redditizi e portare i risparmi guadagnati, con mesi di lavoro intensivo, in patria per migliorare i tenori di vita della famiglia. Le persone, si spostano in maniera ciclica, monitorando la domanda di lavoro all’estero, la maggior parte trainati da lettere di amici o familiari già stanziati altrove. Questi ultimi svolgono un lavoro fondamentale, ossia quello di tenere aggiornati i conoscenti in patria sulla situazione economica e lavorativa dei paesi all’estero, accogliendo gli amici una volta sbarcati sul suolo straniero e aiutandoli a integrarsi, se possibile, nella società. La regione con il tasso di uscite più alto rispetto alla popolazione residente in Italia è il Veneto. All’interno dell’elaborato viene analizzata la situazione delle persone residenti nella regione ma soprattutto le condizioni dei migranti all’estero, con un piccolo sguardo ad un caso di emigrazione scledense in un piccolo comune francese chiamato Grigny. Questo comune, soprannominato La Petit Schio, dai primi anni del 900 è centro di estrazione della pietra molare, un materiale molto utilizzato per la costruzione di case e appartamenti in Francia, grazie alle sue caratteristiche naturali. È proprio in quest’ambiente che molti scledensi dell’epoca, trovano lavoro o addirittura sono appositamente chiamati per minare questo materiale, grazie alla loro predisposizione fisica e psicologia di dedizione al lavoro.
2021
Analysis of migratory flows's characteristics from the first globalization to the second world war A global approach
Emigrati
Tratta
Globalizzazione
Rimesse
Migration
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/30113