“L’emozione più antica e forte dell’essere umano è la paura, e il tipo più antico e forte di paura è la paura dell’ignoto”. Così Howard Phillips Lovecraft - scrittore, poeta, critico letterario e saggista statunitense riconosciuto tra i maggiori scrittori di letteratura horror - recitava in “Supernatural Horror in Literature” (Howard P. Lovecraft, 1927) ciò che numerose evidenze scientifiche pubblicate nell’ultimo trentennio sostengono (Bottesi, 2022). Infatti, la paura dell’ignoto nel futuro è definita anche “intolleranza all’incertezza”, essa può rendere l’uomo maggiormente vulnerabile allo sviluppo di psicopatologia (Freestone et al.,1998). Questo elaborato di tesi si concentrerà principalmente sull'incertezza nella malattia, ovvero all’incertezza che si riferisce a contesti specifici di malattia psicologica e fisica. La malattia è intesa come uno stato di salute psico-fisica precaria che può comportare difficoltà fisiche, psicologiche, economiche, e familiari. La malattia può essere acuta oppure cronica. La malattia acuta ha insorgenza rapida o improvvisa, è circoscritta nel tempo, ha terapia limitata al decorso, con alta probabilità di guarigione (esempio: raffreddore, influenza non complicata, intossicazione). La malattia cronica ha insorgenza di solito lenta, il più delle volte con cause identificabili, oppure con cronicizzazione di una malattia acuta, comunque con un decorso lungo o indefinito, con terapia protratta nel tempo, con probabilità di guarigione dipendente dal tipo di malattia (esempio: bronchite cronica, malattie autoimmuni, diabete). Le condizioni croniche sono considerate la sfida di questo millennio: rappresentano le principali cause di mortalità. L’esperienza psicologica di malattia è caratterizzata per lo più da sentimenti negativi dal momento che essa può amplificare la paura dell’ignoto. L’incertezza sulla prognosi, sui trattamenti e sul futuro può generare un notevole carico di stress che coinvolge non solo la persona che ne soffre (il paziente), ma anche chi se ne prende cura (il caregiver informale) - spesso familiari, partner o amici stretti. Inoltre, l’intolleranza all’incertezza aumenta i dubbi e l’imprevedibilità delle situazioni (Mishel, 1981). Sia l’intolleranza dell’incertezza che l’incertezza nella malattia sono associate ad un maggior rischio di sviluppare processi di rimuginio - pensiero ripetitivo e negativo orientato al futuro - (Buhr & Dugas, 2004) e sintomi ansiosi e depressivi (Wells et al., 2004). Recentemente la letteratura ha mostrato che l’intolleranza dell’incertezza e l’incertezza nella malattia possono essere oggetto di interventi psicologici mirati (Bottesi et al., 2022). Tuttavia, il primo passo per pianificare un buon intervento è un buon assessment, e per far ciò, è necessario uno strumento di valutazione psicometricamente valido per misurare l'incertezza nella malattia e i suoi correlati ansiosi. Ad oggi, la scala più utilizzata per misurare l’incertezza nella malattia è la Mishel Uncertainty in Illness Scale (MUIS; Mishel, 1981), tuttavia essa presenta dei limiti, fra cui il background teorico non aggiornato, le procedure di validazione non ottimali - e la ridondanza di alcuni item che rendono la scala gravosa a livello cognitivo. Considerato questo background, in questo elaborato si è cercato di fornire una panoramica aggiornata sul costrutto dell’incertezza nella malattia e di sviluppare e studiare le proprietà psicometriche di una scala italiana per misurare l’incertezza nella malattia che potesse superare i suddetti limiti.

Paura dell’ignoto e incertezza: protagonisti e antagonisti nella malattia

VERARDO, SARA
2021/2022

Abstract

“L’emozione più antica e forte dell’essere umano è la paura, e il tipo più antico e forte di paura è la paura dell’ignoto”. Così Howard Phillips Lovecraft - scrittore, poeta, critico letterario e saggista statunitense riconosciuto tra i maggiori scrittori di letteratura horror - recitava in “Supernatural Horror in Literature” (Howard P. Lovecraft, 1927) ciò che numerose evidenze scientifiche pubblicate nell’ultimo trentennio sostengono (Bottesi, 2022). Infatti, la paura dell’ignoto nel futuro è definita anche “intolleranza all’incertezza”, essa può rendere l’uomo maggiormente vulnerabile allo sviluppo di psicopatologia (Freestone et al.,1998). Questo elaborato di tesi si concentrerà principalmente sull'incertezza nella malattia, ovvero all’incertezza che si riferisce a contesti specifici di malattia psicologica e fisica. La malattia è intesa come uno stato di salute psico-fisica precaria che può comportare difficoltà fisiche, psicologiche, economiche, e familiari. La malattia può essere acuta oppure cronica. La malattia acuta ha insorgenza rapida o improvvisa, è circoscritta nel tempo, ha terapia limitata al decorso, con alta probabilità di guarigione (esempio: raffreddore, influenza non complicata, intossicazione). La malattia cronica ha insorgenza di solito lenta, il più delle volte con cause identificabili, oppure con cronicizzazione di una malattia acuta, comunque con un decorso lungo o indefinito, con terapia protratta nel tempo, con probabilità di guarigione dipendente dal tipo di malattia (esempio: bronchite cronica, malattie autoimmuni, diabete). Le condizioni croniche sono considerate la sfida di questo millennio: rappresentano le principali cause di mortalità. L’esperienza psicologica di malattia è caratterizzata per lo più da sentimenti negativi dal momento che essa può amplificare la paura dell’ignoto. L’incertezza sulla prognosi, sui trattamenti e sul futuro può generare un notevole carico di stress che coinvolge non solo la persona che ne soffre (il paziente), ma anche chi se ne prende cura (il caregiver informale) - spesso familiari, partner o amici stretti. Inoltre, l’intolleranza all’incertezza aumenta i dubbi e l’imprevedibilità delle situazioni (Mishel, 1981). Sia l’intolleranza dell’incertezza che l’incertezza nella malattia sono associate ad un maggior rischio di sviluppare processi di rimuginio - pensiero ripetitivo e negativo orientato al futuro - (Buhr & Dugas, 2004) e sintomi ansiosi e depressivi (Wells et al., 2004). Recentemente la letteratura ha mostrato che l’intolleranza dell’incertezza e l’incertezza nella malattia possono essere oggetto di interventi psicologici mirati (Bottesi et al., 2022). Tuttavia, il primo passo per pianificare un buon intervento è un buon assessment, e per far ciò, è necessario uno strumento di valutazione psicometricamente valido per misurare l'incertezza nella malattia e i suoi correlati ansiosi. Ad oggi, la scala più utilizzata per misurare l’incertezza nella malattia è la Mishel Uncertainty in Illness Scale (MUIS; Mishel, 1981), tuttavia essa presenta dei limiti, fra cui il background teorico non aggiornato, le procedure di validazione non ottimali - e la ridondanza di alcuni item che rendono la scala gravosa a livello cognitivo. Considerato questo background, in questo elaborato si è cercato di fornire una panoramica aggiornata sul costrutto dell’incertezza nella malattia e di sviluppare e studiare le proprietà psicometriche di una scala italiana per misurare l’incertezza nella malattia che potesse superare i suddetti limiti.
2021
Fear of the unknown and uncertainty: protagonists and antagonists in illness
Ignoto
Incertezza
Incertezza&malattia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/30239