Il concetto di autismo ha subito notevoli modifiche nel corso della storia. Ancora oggi, con Disturbo dello Spettro Autistico (Autism Spectrum Disorder, ASD), si fa riferimento ad una condizione della quale si ha un numero limitato di informazioni e di cui sempre più si parla (Zappella, 2018). L’idea di questo elaborato è nata da un forte interesse verso l’argomento, emerso a seguito della partecipazione al corso di “Psicologia delle Disabilità” tenuto dalla professoressa I. C. Mammarella e dal desiderio di volere approfondire la conoscenza delle anomalie legate all’ASD e rispondere alle esigenze di un numero sempre maggiore di bambini e ragazzi, per comprendere quali possano essere gli strumenti e le modalità per migliorare le condizioni di vita di coloro che ricevono tale diagnosi. È stato, infatti, osservato come in particolare le abilità fino-motorie e visuo-spaziali possano manifestarsi in modo differente e spesso deficitario in bambini con ASD, influendo negativamente e significativamente su altre abilità (comunicative, sociali, emotive) e in diversi ambiti di vita quotidiana (Downey & Rapport, 2012). L’obiettivo del presente elaborato è, non solo evidenziare le difficoltà e i punti di debolezza che caratterizzano i sintomi tipici dei pazienti con ASD, ma anche mostrare i punti di forza, spesso trascurati e poco conosciuti. È infatti fondamentale partire da questi ultimi per intervenire poi sulle problematiche e garantire un intervento adeguato rispetto alle richieste del bambino (Lanou et al, 2011). L’elaborato è suddiviso in quattro sezioni, di cui le prime due riferite agli aspetti teorici e gli ultimi due capitoli riguardanti la ricerca. Nel primo capitolo viene descritta la storia dell’inquadramento diagnostico, i criteri diagnostici dell’autismo e le caratteristiche cliniche secondo il DSM-5 (APA, 2013), concludendo con una descrizione nel dettaglio delle caratteristiche del Disturbo dello Spettro autistico senza disabilità intellettiva. Nel secondo capitolo vengono approfondite le variabili d’interesse della ricerca, ovvero abilità fino-motorie e visuo-spaziali, delineando gli strumenti utili all’indagine di tali capacità e descrivendo come queste si presentano nella popolazione con ASD. Nel terzo capitolo viene presentata la ricerca: in particolare sono delineati l'obiettivo e le ipotesi e vengono descritti il campione, le prove utilizzate e il metodo d’indagine adottato. Nel quarto e ultimo capitolo dell’elaborato vengono descritti i risultati, che vengono successivamente discussi alla luce delle ipotesi e della letteratura di riferimento. Infine, saranno evidenziati di limiti e alcune prospettive future.

Abilità fino-motorie e visuospaziali in autismo senza disabilità intellettiva: confronto tra casi singoli

BONACINA, GLORIA
2021/2022

Abstract

Il concetto di autismo ha subito notevoli modifiche nel corso della storia. Ancora oggi, con Disturbo dello Spettro Autistico (Autism Spectrum Disorder, ASD), si fa riferimento ad una condizione della quale si ha un numero limitato di informazioni e di cui sempre più si parla (Zappella, 2018). L’idea di questo elaborato è nata da un forte interesse verso l’argomento, emerso a seguito della partecipazione al corso di “Psicologia delle Disabilità” tenuto dalla professoressa I. C. Mammarella e dal desiderio di volere approfondire la conoscenza delle anomalie legate all’ASD e rispondere alle esigenze di un numero sempre maggiore di bambini e ragazzi, per comprendere quali possano essere gli strumenti e le modalità per migliorare le condizioni di vita di coloro che ricevono tale diagnosi. È stato, infatti, osservato come in particolare le abilità fino-motorie e visuo-spaziali possano manifestarsi in modo differente e spesso deficitario in bambini con ASD, influendo negativamente e significativamente su altre abilità (comunicative, sociali, emotive) e in diversi ambiti di vita quotidiana (Downey & Rapport, 2012). L’obiettivo del presente elaborato è, non solo evidenziare le difficoltà e i punti di debolezza che caratterizzano i sintomi tipici dei pazienti con ASD, ma anche mostrare i punti di forza, spesso trascurati e poco conosciuti. È infatti fondamentale partire da questi ultimi per intervenire poi sulle problematiche e garantire un intervento adeguato rispetto alle richieste del bambino (Lanou et al, 2011). L’elaborato è suddiviso in quattro sezioni, di cui le prime due riferite agli aspetti teorici e gli ultimi due capitoli riguardanti la ricerca. Nel primo capitolo viene descritta la storia dell’inquadramento diagnostico, i criteri diagnostici dell’autismo e le caratteristiche cliniche secondo il DSM-5 (APA, 2013), concludendo con una descrizione nel dettaglio delle caratteristiche del Disturbo dello Spettro autistico senza disabilità intellettiva. Nel secondo capitolo vengono approfondite le variabili d’interesse della ricerca, ovvero abilità fino-motorie e visuo-spaziali, delineando gli strumenti utili all’indagine di tali capacità e descrivendo come queste si presentano nella popolazione con ASD. Nel terzo capitolo viene presentata la ricerca: in particolare sono delineati l'obiettivo e le ipotesi e vengono descritti il campione, le prove utilizzate e il metodo d’indagine adottato. Nel quarto e ultimo capitolo dell’elaborato vengono descritti i risultati, che vengono successivamente discussi alla luce delle ipotesi e della letteratura di riferimento. Infine, saranno evidenziati di limiti e alcune prospettive future.
2021
Fine-motor and visuospatial skills in autism without intellectual disability: A comparison of single cases
Autismo senza DI
aspetti motori
visuospaziali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/30271